Skip to main content

L’Unità non è più in edicola. Ai tempi del Pci, alla domenica, venivano vendute centinaia di migliaia di copie grazie all’attivismo dei c.d. diffusori che, al mattino, si recavano nelle abitazioni della zona loro assegnata a proporre l’acquisto del quotidiano alle famiglie, con educazione e senza scoraggiarsi per gli eventuali rifiuti. La diffusione del quotidiano del partito era un servizio richiesto, più o meno, a tutti gli iscritti delle sezioni. I migliori diffusori si mettevano in evidenza e i loro primati venivano presi in considerazione (altro che la pagliacciate delle primarie !) per fare carriera nel partito. Alcuni, però, in tutta la loro vita non andavano oltre quell’incarico, ma si sentivano ugualmente utili al partito, al pari di quanti, durante le Feste dell’Unità, stavano in cucina. Adesso è cambiato tutto. Una persona che, a quei tempi, non avrebbe fatto neppure il diffusore dell’Unità – perché il segretario della sezione non si sarebbe fidato di lui – ora sta a Palazzo Chigi.

++++

Dicono che, a confronto con Catherine Ashton, Federica Mogherini sia un gigante del pensiero e dell’azione. Le manca solo il titolo di Baronessa. Si vede allora che quella posizione conta poco e serve ancora meno.

+++++

Quanto sta succedendo al Senato merita soltanto una considerazione: non si mette un Paese in ginocchio per i capricci di un ragazzino.

+++++

L’Argentina in default. Meditino quanti avevano preso a riferimento quel Paese per una eventuale ristrutturazione del debito pubblico.

+++++

Matteo Renzi non va a Bologna alle celebrazioni della tragica ricorrenza del 2 agosto. A subire le contestazioni mandano il ministro Giuliano Poletti, che è di casa, il quale per maggiore sicurezza parlerà solo in Comune, non in piazza. I collettivi (in città ce ne sono tanti) organizzeranno delle manifestazioni molto radicali in difesa – dicono – del popolo palestinese. A questi sciamannati non passa neppure per l’anticamera del cervello che siano stati proprio i movimenti estremisti palestinesi i mandanti di quella strage.

+++++

La Libia è nel caos. Ed è a due passi da casa nostra. Hanno voluto abbattere Gheddafi? Si tengano il Califfo, il quale, ai loro occhi, almeno non è amico di Silvio Berlusconi e non finanzierà la campagna elettorale di Sarkozy.

L'Unità, la Libia e Renzi. Le punture di spillo di Giuliano Cazzola

L’Unità non è più in edicola. Ai tempi del Pci, alla domenica, venivano vendute centinaia di migliaia di copie grazie all’attivismo dei c.d. diffusori che, al mattino, si recavano nelle abitazioni della zona loro assegnata a proporre l’acquisto del quotidiano alle famiglie, con educazione e senza scoraggiarsi per gli eventuali rifiuti. La diffusione del quotidiano del partito era un servizio…

Chi è il numero uno dei lanciatori europei nominato da Airbus e Safran

Airbus Group e Safran hanno nomitato Alain Charmeau, 58 anni, capo operazioni sistemi spaziali di Airbus Defence and Space, chief executive officer della Space Launcher joint venture. I numeri uno dei due gruppi, rispettivamente Tom Enders e Jean-Paul Herteman, hanno inoltre trovato un accordo per la nomina di Marc Venture, 63 anni, come direttore del board of director della nuova…

Verità e bugie sul caso Cottarelli

Tanto rumore per nulla, o quasi. Anche perché la maretta non è nata all'improvviso, ma è stata ben congegnata. Stiamo parlando del fatto che a breve Carlo Cottarelli non sarà più commissario governativo per la revisione della spesa pubblica. Nei mercati rionali e negli autobus la vicenda non appassiona molto, ma tra gli accademici e nei giornali non si parla…

Mps, ecco uomini e obiettivi del nuovo primo azionista York Capital

La scalata su Mps arriva dagli Usa? Forse è presto per dirlo, o forse è solo fantafinanza, ma certo è che dal 29 luglio c’è un nuovo primo azionista nella banca senese e si tratta di una società di gestione del risparmio con sede appunto negli Stati Uniti: York Capital Management Global Advisors ha il 5,025% della banca senese, secondo…

Il Corriere della Sera non è più l'espressione della borghesia lombarda. Il saggista Giancarlo Galli parla di de Bortoli e non solo

Ferruccio de Bortoli lascia la guida del Corriere della Sera. Lo farà nell’aprile 2015 contribuendo a scegliere il nuovo direttore del primo giornale italiano. Una notizia che aleggiava da tempo, resa consistente dai conflitti interni al Patto di sindacato proprietario di Rcs. Le parole con cui il giornalista si congeda dalla gloriosa testata sono eloquenti: "Ho sperato che vi fosse la possibilità di…

Perché l'Occidente se ne infischia dei cristiani perseguitati

L'analisi di Galli della Loggia (Corsera del 28 luglio) sulle cause dell'indifferentismo nei confronti delle persecuzioni contro i cristiani, se per un verso e' corretta e condivisibile, per altronon sembra mettere sufficientemente a fuoco la vera causa del voltarsi dall'altra parte del mondo occidentale: il fatto cioe' che proprio in occidente e' in atto una vera e propria persecuzione contro…

L'Iran, i tunnel, e l'ossessione di Netanyahu

Ben Caspit, columnist per al-Monitor e per diversi giornali israeliani, si chiedeva qualche giorno fa, se in futuro, sedata la guerra di Gaza che va avanti da oltre 20 giorni, sarebbe stato il caso di aprire una commissione d'inchiesta sulle responsabilità dell'apparato di sicurezza di Israele. Il quid non è come molti potrebbero pensare legato alla possibilità di crimini di…

Face4job.it pronto a sbarcare nel mercato del lavoro sportivo

Una nuova idea per far incontrare, senza vincoli e perdite di tempo, domanda e offerta di lavoro (per il momento solo sul mercato italiano, ma, nei prossimi mesi, sarà pronta anche la piattaforma multilingue), puntando sull'esaltazione dei talenti dei singoli candidati. E' l'idea guida di www.face4job.it, progetto digitale dedicato al "job market", nata da una intuizione di un giovane imprenditore…

Tripoli

Ecco quale sarà la mediazione italiana in Libia. Le parole di Mogherini

L’Italia è preoccupata per la situazione in Libia. Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha avvertito dei rischi di implosione e frammentazione del Paese, ha seguito della presa di controllo di Bengasi da parte delle milizie islamiche Ansar al Sharia. La dichiarazione è avvenuta durante un incontro in commissione Affari esteri al Senato. Per il ministro la tregua annunciata in…

×

Iscriviti alla newsletter