Skip to main content

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Caro Presidente del Consiglio,

nonostante siano trascorsi alcuni decenni, le ferite del “duello a sinistra” continuano a sanguinare. I pregiudizi, l’incapacità di guardare con obiettività ed autocritica ad un passato che sembra non passare, sono limiti palesi di una certa sinistra finanche di nuovo conio.

Anche se il tempo, da sempre galantuomo, e la recente storiografia rendono sempre più omaggio alla verità ed archiviano le menzogne di Stato su Craxi, in pochi, ancora, hanno avuto il coraggio e l’onestà intellettuale di fare i conti con la sua storia e la sua lezione.
Seppur con grande sforzo, di alcuni, provo a comprenderne le ragioni.

Per i figliocci di Berlinguer, cresciuti alle Frattocchie a pane e comunismo, Craxi, impersonando quella sinistra “normale” perché moderna, riformista ed europea, rappresentò un nemico da abbattere in quanto metteva in discussione la loro stessa esistenza politica.
Anziché scegliere la strada del revisionismo e dell’unità socialista, scelsero la barbarie giustizialista, condannando la sinistra post-comunista e democristiana ad un ventennio di sconfitte e di subalternità.

Ciò che invece non riesco a comprendere è l’avversità a priori, quasi come fosse un dogma da ossequiare, di chi non visse quella storia, quella stagione, e si presenta come il nuovo, come il cambiamento, parodiando proprio quella sinistra che Craxi rappresentò in Italia ed in Europa.
Le sue parole su Craxi nel corso della trasmissione “Che tempo che fa”, sono pertanto la palingenesi del cattocomunismo e la contraddizione incarnata.

Rivendica per sé il ruolo del modernizzatore, del rappresentate della sinistra riformista e socialdemocratica, guarda a Blair (che per sua ammissione si ispirò a “meriti e bisogni”), venera Clinton (Craxi fu il primo a parlare di internazionale democratica) e poi sceglie “ovviamente” Berlinguer, che fu un grande leader carismatico, ma non certo un riformista!
Al di là dell’opportunismo e della spicciola convenienza – peculiarità di chi non ha cultura e principi di riferimento – e dell’ignoranza storica appalesata, la sua scelta tradisce la nuova cultura del Pd che, purtroppo, sa tanto di vecchio.

Chi non conosce, non comprende e non analizza il passato, può vivere un fastoso presente, ma non può tracciare l’orizzonte del futuro. Il compito di un politico, di un vero leader, è poi anche quello di prevedere il domani.

Per questo spero che vorrà leggere il libro, con le note e gli appunti inediti di Bettino da Hammamet che mi sono premurata di farle recapitare a Palazzo Chigi. Troverà non un libro di memorie, ma dei testi che hanno l’afflato del futuro.

Non solo potrà così provare a capire chi era Craxi e cosa sia il riformismo, ma potrà trarne utili spunti per la sua azione di governo che, propositi e dichiarazioni a parte, sembra come un’oasi nel deserto.

Stefania Craxi

Caro Renzi, non capisco le sue parole su Craxi

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Caro Presidente del Consiglio, nonostante siano trascorsi alcuni decenni, le ferite del “duello a sinistra” continuano a sanguinare. I pregiudizi, l’incapacità di guardare con obiettività ed autocritica ad un passato che sembra non passare, sono limiti palesi di una certa sinistra finanche di nuovo conio. Anche se il tempo, da sempre galantuomo, e la recente storiografia…

Lo sapete che Renzi segue i consigli di Phelps sulla concertazione?

Di seguito il testo della quinta puntata di Oikonomia, rubrica settimanale di Marco Valerio Lo Prete (giornalista del Foglio) ospitata da Radio Radicale. Ogni lunedì mattina, dopo la rassegna stampa, potrete ascoltare una nuova puntata. (Qui tutti gli audio di Oikonomia e i testi finora pubblicati). Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha incontrato i sindacati martedì. Dopo il confronto a distanza e…

Sveglia Centrodestra! Oltre i litigi e i personalismi

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Ci stiamo avvicinando a grandi passi verso l’evento del 18 ottobre a Milano. L’orizzonte di «Sveglia Centrodestra!» sembrava lontano, fumoso; al contrario, in pochi mesi, nonostante lo scetticismo generale — e un circoscritto corollario di sottile denigrazione che, inevitabilmente, accompagna ogni impresa ambiziosa —, determinazione e volontà hanno permesso di lanciare la sfida e iniziare, finalmente,…

La Stazione Spaziale Internazionale parla anche italiano

Ma quanto c'è di italiano sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss)? Il conto lo ha fatto l'Agenzia spaziale italiana, che accanto alle agenzie spaziali dei 5 partner della ISS (americana Nasa, rusa Roscosmos, canadese Csa, giapponese Jaxa e europea Esa) figura come “Participant”, assicurando così all’Italia un doppio canale di accesso all'utilizzazione dell'avamposto orbitante: tramite l’Agenzia spaziale europea come uno dei…

A cosa è servito l'incontro tra Renzi e i sindacati?

I leader sindacali avrebbero fatto bene a presentarsi a Palazzo Chigi dopo aver consumato un’abbondante colazione in modo da rispondere ‘’no, grazie’’ quando Pier Matteo Renzi Tambroni, ricevendoli nella Sala Verde, alla presenza del ministro Giuliano Poletti, avrebbe chiesto loro se gradivano un caffè e magari anche un cornetto. Così avrebbero potuto ottimizzare, senza perdite di tempo, l’oretta a disposizione…

Prestazioni e fregature delle lampade a led

“Per l’invenzione di diodi efficienti che emettono luce blu, che ha permesso lo sviluppo di sorgenti di luce bianca luminose ed energeticamente economiche”. Questa la motivazione del premio Nobel per la fisica 2014, assegnato ieri a Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura, gli inventori dei Light Emitting Diodes, o LED, a luce blu. Si tratta in effetti di un'invenzione rivoluzionaria…

La mia cura choc per guarire dal mortifero europeismo dell'attuale Ue

Ho già avuto occasione di precisare che delle tre possibili vie per recuperare gli ideali che hanno ispirato l’unificazione europea, due avevano mostrato la loro impraticabilità, ma era rimasta la terza. Infatti la via economica, peraltro perseguita fin dalle origini del processo di unificazione postbellico, ha esaurito la sua spinta a causa delle lacune istituzionali e delle politiche praticate; le…

Ebola e Germania provocano ansie nelle borse

Ci sono fattori che complicano il quadro macroeconomico. Il primo è che i dati macro non sono di facile lettura. L’inflazione salariale americana, l’elemento più importante nelle scelte sui tassi della Fed, è straordinariamente mite in alcune statistiche (quelle del Dipartimento del Lavoro) ed è invece vivace e in crescita in altre, come ad esempio quelle raccolte da Adp. Le…

Così Philip Morris punta sull'Italia

Philip Morris ha inaugurato ieri il suo primo stabilimento pilota per la produzione di prodotti a potenziale rischio ridotto. I SITI Il sito produttivo, appena fuori Bologna, a Zola Predosa, è ora in funzione, mentre il primo stabilimento per la produzione su larga scala è attualmente in fase di costruzione a Crespellano e sarà a pieno regime entro la fine del…

riformare, Nis, Bruxelles, assalto, Ue

A Bruxelles si sta giocando una partita importante per gli equilibri mondiali

Tra accordi parlamentari consociativi (Ppe-S&D-Alde) e extraparlamentari (egemonia tedesca e del Ppe) il prossimo 22 ottobre la Commissione guidata da Jean-Claude Juncker riceverà la fiducia del parlamento europeo. Il “comitato di gestione” della nuova Commissione sarà il triumvirato Juncker-Selmayr-Timmermans, a detrimento della collegialità, e sicuramente a garanzia degli interessi (europei) della Germania. Diversamente dagli altri commentatori credo che questa Commissione…

×

Iscriviti alla newsletter