Skip to main content

Quando nel 1891, mentre fervevano i preparativi per l’esposizione universale che si sarebbe tenuta di lì a poco a Palermo, si ragionava su quale sarebbe dovuto essere il punto di attrazione della città, tutti guardarono al Teatro Politeama e a Piazza Ruggero Settimo. Il Massimo, il teatro d’opera, uno dei più grandi d’Europa ancora oggi, era allora ancora in fase di costruzione.
Il Politeama era un circo. Era e sarebbe dovuto essere il Teatro del popolo. In quanto circo, anche per via del fatto che le risorse finanziarie erano terminate, fu realizzato privo di copertura. La città ricorse, dunque, alla matita e alla visione del progettista che lo aveva disegnato. Quel Damiani Almeyda che lo aveva pensato all’interno di un più ampio progetto urbanistico della città e che aveva previsto anche la realizzazione di Via Enrico Amari quale asse viario che avrebbe connesso il porto con il cuore della vita cittadina. E Almeyda, sciovinismo a parte, che non era secondo a Eiffel, pensò alla copertura leggerissima in ferro, quella che ancora oggi è possibile ammirare, che venne posta come un cappello sulla struttura. Ecco.
Il Politeama, come il Massimo lì a due passi, sono due straordinarie opere d’architettura. Cartilagini delicate del sistema sociale ed economico della città di Palermo. Moderni allora. Moderni oggi. Già pensati per respirare assieme alla città, per vivere i suoi umori, per realizzare quello che si potrebbe definire la fotosintesi culturale di quella che è stata per lungo tempo la capitale del Mediterraneo.

Oggi il Politeama soffre degli acciacchi della vecchiaia e ha bisogno di un improcrastinabile intervento di recupero. Ecco perché l’Associazione Balat (nella persona dell’ing. Giuseppe Amaro) si è fatta soggetto promotore dello sviluppo di un progetto preliminare delle opere di recupero e valorizzazione funzionale e l’ha presentato al Comune di Palermo perché ne potesse valutare l’opportunità di inserirlo all’interno della programmazione.
Gli interventi che vanno dall’ottimizzazione acustica per correggere il riverbero provocato dalla cupola alla rifunzionalizzazione delle numerose bellissime sale e spazi del fabbricato, sono stati concepiti perché il Teatro possa tornare a essere un luogo vivo, capace di coniugare l’autenticità del progetto, quale fu nell’idea di Damiani Almeyda, con le esigenze di sostenibilità economica che l’attualità impone. E’ pensato per continuare a essere il luogo dell’opera sinfonica, ma anche luogo che può accogliere congressi da quattro, cinquecento persone. Dove la Sala degli Specchi, bellissima, può tornare a essere quella chicchissima caffetteria, qual era, tanto è vero che sulla porta che dà su Via Amari si può ancora leggere “Laboratorio di Caffè”.
I progettisti, coordinati dall’arch. Alessandro Traldi, si sono mossi in punta di piedi consapevoli di muoversi come giardinieri tra aiuole di rose e hanno potuto contare sulla professionalità degli ingegneri e degli architetti del Comune di Palermo che si sono entusiasmati al progetto.
Nulla è stato lasciato al caso. Tutto è stato pensato all’insegna della reversibilità. Nulla di ciò che è stato previsto del progetto deve apportare modifiche da cui non si possa tornare indietro.
Sotto la cupola, un fiore acustico sboccerà per migliorarne l’acustica e si richiuderà quando il visitatore, nel silenzio muto, vorrà godere al centro della platea della bellezza della volta.
Entro un mese la conferenza dei servizi. Poi la gara d’appalto. Perché “fare” non sia peccato. Anche a Palermo.

Il progetto di recupero del teatro Politeama di Palermo

Quando nel 1891, mentre fervevano i preparativi per l’esposizione universale che si sarebbe tenuta di lì a poco a Palermo, si ragionava su quale sarebbe dovuto essere il punto di attrazione della città, tutti guardarono al Teatro Politeama e a Piazza Ruggero Settimo. Il Massimo, il teatro d’opera, uno dei più grandi d’Europa ancora oggi, era allora ancora in fase…

comunicattiva-Indyref-referendum-scozia

Boom di Tweet sul referendum in Scozia. Il dibattito politico globale si fa "cinguettando"

Il Regno resta Unito. È questo l’epilogo del referendum più atteso degli ultimi tempi. Quello per l’indipendenza della Scozia, che ha visto schierarsi per “no” il 55,42% e per il “sì” 44,58% degli aventi diritto al voto. Tra il sospiro di sollievo del primo ministro inglese David Cameron per il pericolo scampato e gli sbuffi del leader indipendentista Alex Salmond…

Ecco perché la Cia ha fermato lo spionaggio in Europa

La Cia ha deciso di fermarsi. Non spierà più i governi alleati dell’Europa occidentale. Dopo le rivelazioni di Edward Snowden sul programma della National Security Agency, l’agenzia di intelligence americana ha confermato che farà una pausa. Secondo l’agenzia Ap, la decisione è stata presa per esaminare in rischi di uno spionaggio dei Paesi alleati. Le cosiddette “operazioni unilaterali” sono state…

Ecco chi sono tutti i veri capi dell’Isis

L’avanzata dello Stato Islamico è veloce. Il programma d’inchiesta “Death Making” di Al Arabiya News ha indagato sull’organizzazione terroristica: la storia, la struttura, la strategia e soprattutto i suoi leader. Dei 20 principali leader dell’Isis, 19 sono iracheni mentre soltanto uno è siriano. Alla guida c’è Ibrahim Awwad al-Badri, conosciuto come Abu Bakr al-Baghdadi (leggi il ritratto di Formiche.net). Gli…

Risparmiare sull’auto si può, arrivano le vetture ad acqua

Si chiama Hydromoving ed è una nuova tecnologia che tramite elettrolisi estrae idrogeno così da risparmiare sull’auto abbattendo i costi del carburante Viaggiare con la propria vettura o motociclo senza dipendere da orari e disponibilità dei mezzi pubblici è una comodità che può costare cara: i costi di carburante, bollo, assicurazione, pedaggi e tariffe orarie per il parcheggio possono incidere…

Rieccola, è tornata la sinistra Fornero

Chi si rivede! Elsa Maria Fornero è tornata a farsi sentire, leggere e vedere per recuperare il gradimento della Cgil, dalla quale fu indicata all’allora segretario del Pd Pier Luigi Bersani, e da questi a Mario Monti, come ministro del Lavoro nel governo “tecnico” chiamato nell’autunno del 2011 ad affrontare l’emergenza finanziaria esplosa mentre era a Palazzo Chigi Silvio Berlusconi.…

Paolo Messa ospite a Omnibus

Sabato 20 settembre, a partire dalle 7:00, il fondatore di Formiche Paolo Messa sarà ospite della trasmissione Omnibus, su La7.

Fincantieri, Bassanini e Parigi, salpa l'intesa italo-francese?

Pour parler finanziari, e magari politici ad alto livello, ma nessuna vera trattativa industriale in corso. LA NOTIZIA DEL CORRIERE E’ questo il quadro che scaturisce dalla notizia su un’ipotizzata fusione tra i big della cantieristica europea apparsa in questi giorni sul Corriere della Sera. Il quotidiano, con un articolo di Daniela Polizzi, cronista di finanza già al settimanale il…

Grandi opere, la proposta M5s: ricognizione e débat public

Una consultazione pubblica "per la realizzazione delle opere infrastrutturali di rilevante impatto ambientale, sociale ed economico, al fine di individuare le soluzioni ottimali e di promuovere l'accettazione sociale da parte delle collettività locali interessate dalla realizzazione". È il Débat Public in salsa 5 stelle, contenuto in una proposta del Movimento (a firma Andrea Cioffi e attualmente al vaglio degli iscritti…

Il Corriere della Sera sbertuccia Renzi

Che succede al Corriere della Sera? No, non stiamo parlando del vertice del quotidiano, visto che è conclamata la prossima uscita del direttore Ferruccio de Bortoli, con una procedura inedita: annuncio di uscita concordata, transizione dello stesso direttore fino a quando il condominio piuttosto turbolento di Rcs Mediagroup troverà l'accordo sul nome del successore di de Bortoli. Si sta invece…

×

Iscriviti alla newsletter