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Per la prima volta centinaia di giovani da ogni parte del mondo si riuniscono a Roma per lanciare una “sfida” ai grandi del pianeta. Una settimana di lavori serrati presso la sede FAO con lo scopo di simulare una seduta dell’Assemblea generale e delle Commissioni ONU e fare il punto sui cosiddetti 8 Obiettivi del Millennio (MDGs), fissati nel 2000 dalle Nazioni Unite e da realizzare entro il 2015.

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Si lavora con l’acqua alla gola. Manca solo un anno al countdown sullo sviluppo. Ecco perché sia nella simulazione che a Palazzo di Vetro la priorità è quella di dare risposte concrete e condivise agli otto punti che i 193 Stati membri dell’ONU si sono impegnati a raggiungere: lotta alla povertà e alla fame, garanzie per l’istruzione primaria, uguaglianza di genere, riduzione della mortalità infantile, miglioramento della salute delle madri, lotta all’HIV-AIDS, malaria ed altre malattie, sostenibilità ambientale e, infine, partenariato globale allo sviluppo.

La lista è bella lunga e ambiziosa. Così come lo è la prospettiva di riuscire a rispettare la deadline del 2015 portando a casa tutti gli obiettivi in agenda. Ma all’ottimismo della volontà si contrappone lo stato reale della situazione. Ad oggi, infatti, i primi due obiettivi sono stati parzialmente centrati, mentre sei restano da perseguire ancora in pieno.
Chiaro, quindi, che la corsa contro il tempo è tutta in salita. Ecco perché nel 2012, durante la Conferenza di Rio, si è firmato il documento “The Future We Want”: un testo non vincolante, ma che va a riempire le lacune degli otto punti. Il passaggio dagli Obiettivi del Millennio all’individuazione di Sustainable Development Goals (Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile), avverrà a partire dal 16 settembre prossimo, a New York, quando si apriranno i lavori della 69° Assemblea Generale.

La cosa interessante è che grazie a WIMUN 2014 (Wfuna – International Model United Nations) noi giovani avremo la possibilità di anticipare – e perché no, magari anche influenzare – il dibattito e le decisioni che i grandi prenderanno subito dopo l’estate. Durante i cinque giorni di simulazione i lavori dei delegati si articoleranno in plenaria e commissioni. Ed è in queste ultime che avverrà il vero confronto.

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Si parlerà di disarmo e sicurezza internazionale (I Commissione), economia e finanza (II Commissione); problemi sociali e culturali (III Commissione) e sicurezza alimentare (Commissione speciale). Le prime tre saranno composte da studenti universitari o neolaureati, mentre quella speciale coinvolgerà i ragazzi delle scuole superiori.
Passare dalle divisioni alle condivisioni. E’ questo l’obiettivo che si prefigge WIMUN, un’iniziativa organizzata in esclusiva mondiale dalla WFUNA (World Federation of United Nations Associations) in collaborazione con la SIOI (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale) che oltre ad avere un importante carattere formativo dà a noi giovani anche la possibilità di conoscere o approfondire realtà molto diverse dalle tradizioni dei Paesi di origine.

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Il mondo non aspetta. Gli equilibri geopolitici così come l’economia internazionale subiscono continue mutazioni e aggiornamenti. Ecco perché dobbiamo allenarci per correre allo stesso ritmo dei cambiamenti.
Caro mondo, noi ragazzi ci siamo. Le risoluzioni che saranno approvate in questi giorni arriveranno a Palazzo di Vetro, laddove ci auguriamo ci sia davvero uno spazio per raccogliere le nostre idee e magari ispirare qualche marcia in più. Perché, che si parli di grandi o di ragazzi, noi siamo il popolo delle Nazioni Unite e la nostra missione – come scritto nella Carta – è quella di riaffermare, tutti insieme, “la fede nei diritti fondamentali dell’uomo nella dignità e nel valore della persona umana, nell’eguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna e delle nazioni grandi e piccole […] al fine di promuovere il progresso sociale e un più elevato tenore di vita nell’ottica di una più ampia libertà”.

Giulia Costa e Leonardo Pascali (Master di Alta Formazione per le Funzioni Internazionali della SIOI)

Wimun 2014, così i giovani "sfidano" i grandi del pianeta

Per la prima volta centinaia di giovani da ogni parte del mondo si riuniscono a Roma per lanciare una “sfida” ai grandi del pianeta. Una settimana di lavori serrati presso la sede FAO con lo scopo di simulare una seduta dell’Assemblea generale e delle Commissioni ONU e fare il punto sui cosiddetti 8 Obiettivi del Millennio (MDGs), fissati nel 2000…

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