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Uno studio del Politecnico di Milano definisce il profilo dell’utente convergente: il 55% della popolazione tra i 16 e i 64 anni usa insieme pc e smartphone

È probabile che presto le offerte di Tiscali, Infostrada o Telecom comprendano, insieme al telefono fisso e la connessione internet casalinga, anche la possibilità di accedere alla rete in mobilità, tutto in un unico abbonamento; o perlomeno sarebbe una buona possibilità di investimento per quelle società di telefonia, come Telecom – Tim, che possono utilizzare una base già forte sul versante mobile;potrebbe inoltre essere un’occasione di risparmio per le famiglie che, ad oggi, si affidano principalmente al web per tagliare i costi della linea, sfruttando i servizi di portali dove porre le offerte Tiscali a confronto con quelle Fastweb, Alice ecc.

Sembra infatti che sempre di più le aziende dovranno tenere conto di un’utenza “convergente”, ovvero che utilizza contemporaneamente più dispositivi per la connessione internet: computer, smartphone, tablet ma anche smart tv, e-book reader e console multimediali sono gli schermi che gli italiani guardano tutti i giorni. Questo è il profilo d’utenza che emerge da uno studio del Laboratorio ConMe, presentato da poco in un convegno al Politecnico di Milano e intitolato “Il valore della convergenza”.

Che le abitudini di fruizione della tecnologia e il rapporto stesso uomo – digitale si siano decisamente evoluti è piuttosto evidente a chiunque. La ricerca ha evidenziato taluni aspetti del nuovo popolo del web, aiutandoci a tracciare un profilo della società di oggi, sempre più virtuale e a proprio agio con ogni estensione tecnologica.

Pochi anni fa si navigava su internet solo da casa mentre oggi la situazione è completamente mutata: il 55% dei connazionali tra i 16 e i 64 anni è a tutti gli effetti un utente convergente, utilizzando lo stesso giorno almeno due schermi diversi «per fruire contenuti mediali con intensità e frequenza superiore alla media». Stiamo parlando di quasi 23,4 milioni di individui, circa il 45% della popolazione italiana maggiore di 14 anni.

Secondo i curatori del convegno il premier Matteo Renzi, costantemente connesso alla rete, sarebbe l’emblema di questa nuova tendenza. Le ultime rivelazioni del novembre 2013 sulla popolazione attiva (16-64 anni) mostrano che, rispetto a gennaio 2013, gli utenti convergenti sono aumentati del 5%, arrivando appunto a toccare il 55% delle fascia d’età considerata. Il picco massimo, a livello di sottofasce, lo abbiamo tra 25 e i 34 anni, qui la percentuale tocca il 72% della popolazione.

Dal punto di vista sociale e lavorativo il 38% degli utenti convergenti svolge la professione di impiegato o quadro, disponendo quindi di un livello di reddito superiore rispetto alla media italiana. A livello geografico invece gli utenti convergenti si dispongono in modo abbastanza equilibrato lungo tutta la penisola: il 28% nel Nord Ovest, per il 21% nel Nord Est, il 25% nel Centro e infine il 26% nel Sud e nelle Isole.

In questa percentuale così elevata (il 55% di utenti convergenti), sono compresi anche i 10 milioni di italiani con più di 14 anni che invece utilizzano almeno 3 schermi diversi ogni giorno, senza predilezione tra giorni feriali e weekend: solitamente pc, smartphone e tablet. Oltre ai momenti di connessione e navigazione internet più canonici, come i pasti o il dopocena, occorre considerare gli 8 milioni di italiani che utilizzano smartphone o tablet nel percorso casa lavoro.

Come questi dati sono di per sé specchio della società e del mercato, sempre in espansione, di smartphone e tablet, lo sono anche le informazioni che dallo studio del Politecnico di Milano possiamo ricavare sulle ricerche compiute su internet; in particolare, analizzando il rapporto tra marca e consumatore, il Laboratorio ConMe segnala che sono 13,2 milioni gli italiani che usano la pubblicità come fonte d’informazioni su marche e prodotti. Chi entra in contatto con uno spot televisivo, ad esempio, per trovare ulteriori informazioni, si attiva su più piattaforme, dal sito internet all’app del prodotto, ai profili delle aziende sui social network.

Smartphone insieme alla connessione da casa, ecco l’utente convergente

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