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Al Centro Democratico leggono le indiscrezioni di Formiche.net sul subbuglio della galassia liberal-democratica della Lista Alde alle prossime Europee, e l’intervista del corrucciato montiano Pietro Ichino che sbuffa per il coacervo costituito dal liberista Michele Boldrin e dall’ex dc Bruno Tabacci, e restano basiti. Accordi non rispettati? Richieste respinte? Alde come maionese impazzita? Simbolo non concordato per le Europee?

Pino Bicchielli, coordinatore nazionale del Centro Democratico, ribatte punto per punto a indiscrezioni e critiche giunte in queste ore dai montiani e dai puristi del liberalismo.

Siete una maionese impazzita?

Innanzitutto a chi parla di lista insalata o di eterogeneità di forze che sostengono la lista Alde ricordo che esistono da molto tempo personalità riconducibili all’area dei cattolici democratici che un tempo stavano del Ppe ma che ne sono usciti in seguito all’ingresso di Berlusconi. Mi riferisco ad esempio a nomi del calibro di Enrico Letta, Vittorio Prodi e Luigi Cocilovo, ad esempio. Quindi chi invoca una purezza liberale per l’alleanza liberal-democratica forse non ricorda o non conosce la storia del gruppo liberal-democratico al Parlamento europeo.

Passiamo dalla storia alla cronaca. Perché dei 13 movimenti che hanno presentato in conferenza stampa con l’ex premier belga Guy Verhofstadt la Lista Alde ora sono rimasti Centro Democratico e Fare nel simbolo?

Sono rimasti tutti i movimenti tranne Scelta Civica, e credo Ali. In queste ore tanti altri movimenti e associazioni di ispirazione liberal democratica si stanno avvicinando alla lista dell’Alde. Nel simbolo era stato deciso di issare i simboli di Svelta Civica, Fare e Centro democratico, ma poi inspiegabilmente SC l’ha ritirato.

Ichino ha sostenuto un’altra versione.

Ichino oggi fa riferimento al simbolo di SC ma è evidente che da solo non sarebbe stato rappresentativo della lista Alde. Per questo si è trovato una sintesi. Del resto stiamo parlando della lista dell’Alde e non di quella di Scelta Civica. E comunque, guardi, ho letto di richieste disattese sul simbolo. Certo non potevamo presentarci con la dizione Scelta Civica o con un richiamo esplicito a Scelta Civica. La dizione Scelta Europea è sicuramente quella più consona.

Però anche dall’intervista di Ichino a Formiche.net traspare che la loro richiesta di mettere il tetto ai tre mandati parlamentari non sarebbe stata accolta.

Guardi, a me risulta che anche quella richiesta era stata accettata, salvo deroghe che avrebbe deciso Verhofstadt. Così come sarebbe stata soddisfatta la richiesta arrivata da Scelta Civica di candidare al Nord Ovest Gianluca Susta. Ah, a proposito di nomi. E’ davvero stucchevole questa voce ricorrente sulla eventualità – utilizzata a mo’ di spauracchio – che Paolo Cirino Pomicino possa essere candidato. Credo che la cosa migliore sarebbe chiederlo a lui, ma per quel poco che posso aver capito Pomicino non ha mai chiesto a nessuno di candidarsi, né mi pare interessato alla Lista dell’Alde alle Europee.

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