Skip to main content

Proprio in questi giorni nell’accordo raggiunto all’Ecofin sul SRM (Single Resolution Mechanism) è stato deciso che le regole del bail in saranno applicate dal 1 gennaio 2016, ovvero con 2 anni di anticipo rispetto a quanto previsto nella proposta iniziale. Si potrebbe quindi assistere già dai prossimi mesi a un’accelerazione del processo di ricomposizione della struttura del passivo delle banche e a un aumento del costo delle obbligazioni, in particolare di quelle subordinate, degli istituti percepiti come più fragili dal mercato.

Il “bail in” e le nuove regole sugli aiuti di Stato
Tra i pilastri sui quali poggerà l’Unione bancaria europea un ruolo fondamentale è giocato dalla recente proposta (giugno 2013) di Direttiva sul risanamento e la risoluzione delle crisi bancarie (BRRD). La Direttiva, attualmente in discussione in Parlamento e che dovrebbe essere finalizzata entro il 2013, comprende anche le regole sul bail in, che stabiliscono, qualora il capitale non fosse adeguato, il principio cosiddetto di burden sharing dei creditori delle banche che dovrebbe fortemente ridurre l’ azzardo morale delle stesse banche e degli investitori. Si stabilisce, infatti, che l’assorbimento delle perdite da parte dei creditori debba raggiungere l’8% delle passività totali prima che la banca possa aver accesso al fondo nazionale di risoluzione. Le regole di bail in saranno applicate dal 2016, ma le nuove norme sugli aiuti di Stato rendono obbligatorio già da agosto 2013 la conversione in capitale azionario delle obbligazioni subordinate nei seguenti due casi: salvataggio di una banca o requisiti patrimoniali ritenuti non sufficienti a seguito di uno stress test o di un esame di qualità degli attivi (come quelli che saranno condotti a breve da Bce e Eba sulle banche europee di rilevanza sistemica).

Possibili effetti sul costo della raccolta
Queste regole, aumentando il rischio delle passività bancarie che possono essere coinvolte nel processo di burden sharing, determineranno verosimilmente un aumento del costo della raccolta, in misura maggiore per quelle forme di passivo con una probabilità più alta di essere coinvolte in future ristrutturazioni. Come evidenziato recentemente anche dal Fondo Monetario Internazionale, nei Paesi periferici il costo delle obbligazioni subordinate è già cresciuto per effetto della maggiore fragilità delle banche dei paesi coinvolti nella crisi del debito sovrano. Ad oggi, la differenza nel pricing fra obbligazioni garantite e non garantite non è ampia, ma il premio per il rischio richiesto sul secondo strumento di debito potrebbe aumentare significativamente.

È verosimile che l’impatto della norma di bail in sul costo delle emissioni obbligazionarie non sia lo stesso per tutte le banche perché rifletterà anche la diversa composizione del passivo. Poiché la normativa prescrive la soglia per il bail in delle passività all’8%, le banche per le quali la somma di capitale e obbligazioni subordinate è sotto questa soglia non imporranno rischi di burden sharing agli investitori in titoli di debito e pertanto potrebbero non subire un aumento del costo di emissione di queste passività. Abbiamo stimato che, data la composizione del passivo di 13 gruppi quotati italiani a fine giugno, sarebbe necessario ampliare la dotazione di fondi propri e/o obbligazioni subordinate di circa 26 miliardi di euro per arrivare alla soglia dell’8% e quindi “mettere al riparo” obbligazioni non subordinate e depositi.

Fig. 1 – composizione % delle passività computabili di 13 gruppi bancari quotati, giugno 2013
fig1
fonte: stima Prometeia su dati di bilancio

In Europa, negli ultimi mesi si è infatti assistito a una forte crescita delle emissioni subordinate, probabilmente guidata, almeno in parte, dall’obiettivo di aumentare il buffer a protezione delle obbligazioni senior; tali emissioni hanno beneficiato di tassi di mercato bassi e del crescente appetito per il rischio degli investitori.

Le novità recenti: anticipazione delle regole di bail-in
Nelle ultime settimane, in prossimità dell’avvio dell’esercizio della BCE di valutazione delle banche, sono emerse novità sui possibili tempi di entrata in vigore delle norme di bail in, culminate con la riunione Ecofin del 18 dicembre in cui si è deciso che il bail in dovrà essere utilizzato per la risoluzione delle crisi bancarie già dal 1 gennaio 2016. La BCE, nel parere legale espresso l’8 novembre sul meccanismo unico di risoluzione delle crisi, si era infatti detta favorevole all’introduzione del meccanismo di bail in prima del 2018, data originariamente prevista nella BRRD di giugno. Inoltre alcuni Paesi dell’area euro (Germania, Olanda, Finlandia e Austria) hanno esercitato pressioni affinché il bail in dei titoli senior venisse anticipato al 1 gennaio 2015, ovvero in coincidenza con la conclusione del processo di revisione dei bilanci da parte della BCE e dell’EBA e l’attuazione del Meccanismo di supervisione unica (SSM). L’anticipo al 2016 sembra quindi essere stata una soluzione di compromesso tra le varie istanze. Questa soluzione potrebbe portare ad effetti più veloci di quanto previsto finora in termini di ricomposizione della struttura del passivo delle banche e di aumento del costo delle obbligazioni, subordinate in particolare, degli istituti percepiti come più fragili dal mercato.

La Banca d’Italia nel recente Rapporto sulla Stabilità Finanziaria (novembre 2013) ha tuttavia sollevato dubbi sulla possibilità di applicare le regole di burden sharing nel caso di inadeguatezza di capitale identificata in esercizi di stress test poiché “il fabbisogno di capitale quantificato a seguito di uno stress test risulta da una perdita solo potenziale, che per definizione ha una bassa probabilità di verificarsi”.

Perché l'Unione bancaria farà ballare i Bond bancari

Proprio in questi giorni nell’accordo raggiunto all’Ecofin sul SRM (Single Resolution Mechanism) è stato deciso che le regole del bail in saranno applicate dal 1 gennaio 2016, ovvero con 2 anni di anticipo rispetto a quanto previsto nella proposta iniziale. Si potrebbe quindi assistere già dai prossimi mesi a un’accelerazione del processo di ricomposizione della struttura del passivo delle banche…

"Macelleria messicana" Ge: niet buonismo per pene lievi e tardive ad alti non altissimi funzionari PS!

Agli arresti, ovviamente nelle rispettive, comode abitazioni, e per periodi tutt'altro che lunghi, gli 11 alti funzionari della Polizia di Stato, ritenuti i responsabili della cosiddetta "macelleria messicana". I fattacci risalgono a ben 13 anni fa, alla fine del vertice "G8" a Genova, e si verificarono nella scuola A.Diaz, dove erano stati portati i contestatori. Dura lex sed lex. Ma…

Che sperare?

L'inedito sostantivo starebbe per coloro che, non avendo alcuna intenzione di aderire al corpo del capo, né manifestamente né surrettiziamente, ripongono, con inusuale sobrietà, nella pratica politica da lui spavaldamente rinnovata le proprie speranze, e non nella sua persona, quindi: se gli "isti" sarebbero idealmente affini al significato da lui veicolato, allora, gli "ani" dal suo significante, piuttosto, discenderebbero, di…

Quella renzata pensionistica sulle unioni civili

Anziché riconoscere il diritto alla pensione nell'ambito delle unioni civili, almeno per le casse degli enti previdenziali sarebbe meglio ammettere il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Le unioni civili darebbero luogo, sul versante pensionistico, a troppi abusi, soprattutto in certe aree del Paese. Se bastasse formalizzare nei modi previsti una convivenza tra due persone per aver diritto alla reversibilità…

Il gioco delle tre carte di Renzi

Il sistema di voto dei sindaci (che ricorda, in parte, quello francese) è gradito ad Alfano, ma non a Berlusconi. Il Mattarellum (con premio di maggioranza) piace a Forza Italia, ma non al Nuovo centrodestra. Il modello ispanico (sempre con premio di maggioranza) forse è ben visto da Grillo (e, sembra, anche da Denis Verdini), ma il leader del M5Stelle…

Invalsi, istruzioni per il nuovo presidente

Il 7 gennaio, entro le 23,59, scadrà il termine per la presentazione delle candidature alla presidenza Invalsi, l’organismo che si occupa della valutazione delle scuole italiane. Le indiscrezioni su colui che potrebbe occupare la poltrona dell'Istituto sono ancora poche, anche se sul Corriere della Sera è iniziato già il toto nome. Il clima però è teso da tempo, fin dalla nomina da parte…

Benvenuti al Palio delle sciagure di Mps

A Siena continuano a succedere fatti inverecondi. E non stiamo solo parlando dell'esito dell'assemblea di Mps, che ha bocciato il piano per un aumento di capitale a gennaio predisposto dal presidente Alessandro Profumo e l'amministratore delegato, Fabrizio Viola. È passata, come abbiamo rimarcato in maniera critica e perplessa, la linea della Fondazione Mps presieduta da Antonella Mansi che non volendo diluirsi,…

Così il Partito comunista riorganizzerà l'esercito di Pechino

UPDATE 7 gennaio 2013 Con una nota pubblicata il 6 gennaio sul Quotidiano del Popolo, il ministero della Difesa cinese ha smentito e definito infondate le indiscrezioni sull'istituzione di un comando operativo congiunto. Forse colpa della traduzione in inglese, scrive il dicastero con riferimento a quanto riportato dal China Daily,una delle voci ufficiali di Pechino rivolta agli stranieri. L'agenzia Reuters…

Il Cdr dell'Unità alle prese con la Ioannucci: e la Chiara srl di Ponzellini?

Basta usare il nome di Silvio Berlusconi o solo l'aggettivo 'berlusconiano/a' e la tempesta mediatica e' assicurata: le vendite e gli ascolti s'impennano. Cosi' e' stato da 20 anni in qua, oggi, forse, non lo e' piu', pero', in assenza di cultura, fantasia ed onesta' intellettuale, resta un mezzo in uso. E 'Il Fatto quotidiano' che non possiede cultura ne'…

L'anno che verrà, l'Italia che sarà.

No, non sarà tre volte Natale, e i preti non potranno sposarsi nemmeno a una certa età. Ma che si sia fan dell’immortale Lucio Dalla o cultori del dialogo leopardiano con il venditore di almanacchi, i primi giorni di gennaio sono destinati ai buoni proponimenti, alle speranze, agli auspici. Io provo a buttar giù i miei, sperando che in qualche…

×

Iscriviti alla newsletter