Skip to main content

Verrà un giorno in cui invece delle solite editorialate sulle magnifiche sorti e progressive dell’ennesima legge elettorale, sull’improcrastinabile riduzione delle imposte e delle spese o sulle strabilianti genialate di Matteo Giamburrasca Renzi, i pensosi editoriali dei principali quotidiani affronteranno di petto e senza ghirigori altri temi sistemi.

IL TIMIDO TENTATIVO DEL CORRIERONE

Verrà quel giorno, sì. I giornaloni, va detto, stanno tentando di evadere dai soliti sermoncini con lo stampino sempre uguale e con i soliti bolsi editorialisti che riciclano lo stesso commento da decenni. Sì, ci stanno provando. E’ il caso del Corriere della Sera che da un paio di anni sta dando la tribuna a una editorialista che, seppure con la consueta cautela stile Rizzoli, sostiene tesi nella sostanza dirompenti per il compassato quotidiano di via Solferino. Stiamo parlando dell’economista Lucrezia Reichlin, già all’ufficio studi della Bce e ora nel consiglio di amministrazione di Unicredit.

IL NODO DELLA BCE

Da tempo l’economista Reichlin sul quotidiano diretto da Ferruccio de Bortoli si occupa di politica monetaria e del ruolo della Banca centrale europea. La sua posizione è chiara, per gli addetti ai lavori: l’istituto centrale di Francoforte deve fare di più e meglio per l’economia europea, e non può fossilizzarsi nella lotta all’inflazione specie quando l’inflazione non c’è e anzi siamo sulla china che indica deflazione.

LA CONCORRENZA SLEALE

Tesi per palati fini e per pochi esperti del settore adusi a queste sofisticherie, pensano ancora in molti nei giornali grandi e piccoli. E invece è uno dei temi clou, se non il vero tema, visto che quello che fanno e disfanno le altre grandi banche centrali, come l’americana Fed, l’inglese Boe e la nipponica BoJ. Insomma siamo in piena concorrenza sleale tra banche centrali e ad essere penalizzato è il Vecchio Continente, come sostengono da anni economici tanto rigorosi quanto negletti come Paolo Savona, come ben sanno i lettori di Formiche.net.

LA TITOLAZIONE FIACCA E LA SOSTANZA TOSTA

La questione su che cosa potrebbe e dovrebbe fare la Bce ai fini dell’occupazione e della crescita economica, nonostante la zavorra del moralismo rigorista che condiziona anche la Banca presieduta da Mario Draghi oltre che la Commissione europea, è vagamente rintracciabile nel titolo dell’analisi odierna di Lucrezia Reichlin che fa capolino oggi sulla prima pagina del Corriere della Sera. No, per carità, nella titolazione le parole Bce o Draghi non compaiono. Non si può banalizzare un tema così elevato, evidentemente, secondo i canoni dei titolisti di prima pagina del quotidiano diretto da de Bortoli che infatti preferiscono questo sulfureo titolo: “La ragnatela di prudenza che frena la ripresa”. Per chi volesse capire il pensiero dell’economista Reichlin deve arrivare fino alla pagina 43 del Corriere.

LA DOMANDA E LE RAGIONI

La domanda che Reichlin pone senza tanti giri di parole è la seguente: perché la Bce non si muove con maggiore aggressività? L’interrogativo è tutt’altro che peregrino visto che – scrive l’economista – “la disoccupazione è oltre il 12 per cento, la ripresa è anemica e la fragilità delle banche strozza il credito in molte regioni della zona euro”. L’editorialista elenca tre ragioni alla base della cautela della Bce. Prima ragione: l’uso di strumenti non convenzionali susciterebbe pericolose controversie, chiosa Reichlin. Seconda ragione: gli effetti economici di misure non convenzionali sono incerti. Terza ragione: il sistema bancario essendo sottocapitalizzato è restio a erogare prestiti.

L’AUSPICIO DI LUCREZIA REICHLIN

“Queste tre ragioni sono valide e condivisibili”, scrive Reichlin. Tuttavia, dice l’economista già all’ufficio studi della Bce, “resta l’anomalia della politica monetaria dell’area euro, dettata da una Banca centrale che opera in una situazione in cui i bilanci dello Stato sono sotto controllo nazionale. Questo fa sì che, da un lato, la Banca centrale, in quanto unica istituzione federale, abbia acquistato un enorme ruolo, ma dall’altro, questo la rende eccessivamente conservatrice e restia ad agire d’anticipo – come ritengo dovrebbe – sparando tutte le cartucce che ha a disposizione per far ripartire l’economia che stenta a decollare”.

Nuova e limpida solfa, insomma, rispetto alla solfa dei soliti Alesina&Giavazzi.

SPECIALE COME AMMAZZARE L’AUSTERITA’

Il Corriere della Sera strattona Draghi ma si vergogna un po'

Verrà un giorno in cui invece delle solite editorialate sulle magnifiche sorti e progressive dell'ennesima legge elettorale, sull'improcrastinabile riduzione delle imposte e delle spese o sulle strabilianti genialate di Matteo Giamburrasca Renzi, i pensosi editoriali dei principali quotidiani affronteranno di petto e senza ghirigori altri temi sistemi. IL TIMIDO TENTATIVO DEL CORRIERONE Verrà quel giorno, sì. I giornaloni, va detto,…

Perché la legge elettorale era un vero Porcellum

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui PORCELLUM Depositate le motivazioni della sentenza con cui la Corte Costituzionale ha bocciato l'attuale legge elettorale (il testo integrale): il premio di maggioranza può sussistere solo con una soglia…

Ecco perché Marchionne fa sempre più l'amerikano

L’acquisizione della Chrysler è stata gestita in modo magistrale da Sergio Marchionne, ma serve anche a riposizionare gli eredi Agnelli. Nel momento in cui il capitalismo italiano sembra in ritirata, a cominciare dal capitalismo delle grandi famiglie, John Elkann diventa un giocatore sul tappeto verde della globalizzazione. QUANDO INIZIA IL COLPACCIO Il colpaccio comincia nel 2009 quando viene preso il…

Snam e Terna, ecco chi sono i cinesi che vogliono entrare nelle reti della Cassa di Bassanini

Se ci saranno le opportunità giuste ci potrebbero essere anche nuovi investimenti in Europa. Lo scorso giugno, Zheng Baosen, vicepresidente della State Grid Corporation of China, commentava così gli investimenti fatti nell'operatore energetico portoghese Ren a febbraio. “Se il prezzo è buono possiamo puntare ad altre opportunità. È un'ipotesi”, spiegava a margine della conferenza annuale di Eurelectric a Bologna. Secondo…

Così i giornali italiani incensano e criticano il renziano Jobs Act

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo il cameo di Riccardo Ruggeri apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. Come al solito, nel fine settimana ho riordinato i ritagli dei giornali: la notizia clou è stata l’ormai mitico Jobs Act. L’idea di chiamarlo così, cioè “incartare” in modo ridicolo un oggetto serio come il “lavoro”, per alcuni…

M5S, Grillo clandestino sul reato di clandestinità

La base del Movimento 5 Stelle si è espressa a favore della depenalizzazione del reato di clandestinità. La votazione, alla quale hanno potuto partecipare tutti gli iscritti al blog di Beppe Grillo da almeno giugno 2013, era stata annunciata dallo stesso comico, ma ha scatenato il caos. LE CREPE NEL MOVIMENTO La spaccatura sul provvedimento viene da lontano. Il 3…

Ecco i nuovi cardinali di Papa Francesco

La rivoluzione di Papa Francesco passa anche attraverso la nomina di nuovi cardinali delle periferie del sud del mondo e da Paesi spesso dimenticati. Nomine non scontate a pastori che in molti casi vivono al servizio degli ultimi, a cui il Papa ha deciso di concedere la porpora cardinalizia il prossimo 22 febbraio, nel suo primo Concistoro. Tra i nuovi…

Un pensiero su Michael Jordan (e su una foto), nel giorno che si ritirò dal basket

Era il 13 gennaio del 1999, quando un velo di malinconia calò sullo sport più bello del mondo. Michael Jeffrey Jordan annunciava il suo, secondo, ritiro. L'aveva già fatto qualche anno prima, per poi ritornare dopo 17 mesi di esilio volontario con un annuncio programmatico «I'm back»: solo tre parole, che avevano squarciato la mattinata del 18 marzo 1995, ore…

Vi racconto quella “colomba d'acciaio” di Sharon

Un falco? No, una “colomba di acciaio” ha scritto Fiamma Nirenstein in un suo editoriale sul Giornale per ricordare Ariel Sharon a poche ore dalla sua scomparsa, dopo un coma durato otto anni. In una conversazione con Formiche.net la giornalista, scrittrice e deputata del Pdl, firma del Giornale e autrice di diversi libri - tra i quali l'ultimo, nel 2008, intitolato…

Cattolici in minoranza. Resistenza e resa

“Siamo diventati poveri, umiliati. Poveri non economicamente, ma umanamente. E’ una chiesa scoraggiata”. Parole dure, per certi aspetti impietose quelle pronunciate lo scorso 10 dicembre a Milano dal cardinale di Vienna, Christoph Schönborn. Il cardinale di riferiva alla situazione della chiesa di Vienna, ma quelle parole possono benissimo essere usate per tante altre situazioni, in Italia, in Europa e nel…

×

Iscriviti alla newsletter