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La realtà è più importante dell’idea. La missione per i profughi siriani di Mourad

In questi giorni in Italia, padre Jacques Mourad, il cofondatore con Paolo Dall’Oglio della Comunità di Deir Mar Musal, odierno arcivescovo di Homs, sequestrato dall’Isis fino alla sua rocambolesca fuga, ragiona sulla Siria in maniera stupefacente perché non assolve nessuno dalle colpe evidenti per lo stato in cui vivono i siriani, in patria e molto spesso in esilio. Ma non è la condanna per questo o quello che oggi lo interessa… La riflessione di Riccardo Cristiano

L'impegno dei cattolici contro le tossine della democrazia. La lezione di Zuppi

Di Matteo Zuppi

Sarebbe importante che i cristiani europei tornassero a confrontarsi perché l’Europa cresca, ritrovi le sue radici e la sua anima, si doti di strumenti adeguati alle sfide. Pubblichiamo la prolusione del cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, pronunciata al convegno “Il Codice di Camaldoli” alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il riavvicinamento tra Santa Sede e Pechino visto da Francesco Sisci

L’azione del papa conferma la volontà della Santa Sede di collaborare con Pechino, in un contesto internazionale sempre meno stabile, che anzi andrà sicuramente a peggiorare. L’obiettivo di Xi Jinping, la proposta di Parolin di aprire una rappresentanza della Santa Sede a Pechino, le tensioni dei cinesi tra la fedeltà spirituale alla Chiesa e la fedeltà civile allo Stato. Conversazione con Francesco Sisci

Santa Sede-Cina, chi vince e chi perde con la nomina del vescovo di Shanghai. Scrive Giovagnoli

Molte cose, nel modo in cui è stata rappresentata la vicenda, andrebbero corrette. Innanzitutto, come è stato detto, davvero “Pechino decide, il papa esegue”? Basterebbe riflettere sulla definizione che il cardinale Parolin ha dato di Shen Bin: “pastore stimato”. La Chiesa quindi ne ha un buon giudizio e non sembra forzato pensare che non sia contraria alla sua scelta come vescovo di Shanghai… Il commento di Agostino Giovagnoli

Avviare un processo, non piantare bandierine. Le ragioni del viaggio Usa di Zuppi

Uno dei veri baluardi del pontificato di Francesco è l’importanza dell’avviare processi più che del gestire spazi. Io credo che sia tra i tratti più affascinanti della sua visione, e anche questa iniziativa diplomatica, a mio avviso, va capita così. Il commento di Riccardo Cristiano

La sfida (frontale) della Chiesa caldea in Iraq. E dietro si vede l'Iran

Con una decisione che non ha precedenti nella storia irachena il patriarca della Chiesa caldea, cardinale Louis Sako, ha deciso di abbandonare Baghdad e trasferirsi in un convento del Kurdistan iracheno, nei pressi di Erbil. Che cosa vuol dire? L’analisi di Riccardo Cristiano

Chi sono i nuovi cardinali nominati da papa Francesco

La nomina di Agostino Marchetto ha un significato chiarissimo visto che giunge a poche ore dal decimo anniversario del viaggio di Francesco a Lampedusa. Il monsignore entra nel Sacro Collegio come voce che non accetta compromessi morali sulla tragedia dei profughi, dei migranti, dei rom e di altri popoli discriminati

Francesco ricorda Dall’Oglio, per sconfiggere chi lo vuole rimuovere

Padre Dall’Oglio fu rapito in Siria il 29 luglio 2013. E proprio nell’approssimarsi di questa data è stato reso noto il testo della prefazione scritta da papa Francesco al volume “Il mio testamento”, che raccoglie quanto detto da padre Paolo sulla regola della comunità che fondò, la Comunità di Mar Musa

Perché il rogo del Corano va rifiutato. L'appello di Eulema firmato Pallavicini

“Qualsiasi libro considerato sacro dai suoi autori deve essere rispettato per rispetto dei suoi credenti, e la libertà di espressione non deve mai essere usata come scusa per disprezzare gli altri, e permettere questo va rifiutato e condannato”, ha detto papa Francesco in riferimento al rogo del Corano in Svezia. Un segnale di “fratellanza universale perché non si difendono solo i simboli propri o le proprie idee, ma si difendono veramente su delle basi più ampie le sensibilità di ogni persona e di ogni fede”, ha affermato l’imam Yahya Pallavicini

Fernandez, un Prefetto per la Chiesa sinodale. Scrive Cristiano

Un pontificato che guarda al tempo, cioè ai processi che avvia più che alla gestione degli spazi, non ha esaurito la sua spinta, ma aveva bisogno di nuovi centri propulsivi. Questo sembra il compito affidato al teologo Fernandez, che arriva sulla cattedra che fu del teologo Ratzinger con il compito di guardare avanti. Quello del 2023 non sarà l’autunno del papato di Francesco

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