Senza entrare nella evidente questione della laicità dello Stato e della separazione, invocata dallo stesso Gesù, tra Cesare e Dio, per un fedele dovrebbe essere doloroso, ritengo, pensare che la presenza del simbolo cristiano sia o possa essere imposta. Proibire sarebbe ed è un errore doloroso, come è o sarebbe sbagliato imporre. Il commento di Riccardo Cristiano sulla proposta di rendere obbligatoria la presenza del Crocifisso in scuole, uffici, carceri e porti
Chiesa
Tra ragione e cibernetica, come salvaguardare la comunicazione religiosa
Comunicazione religiosa tra ragione e cibernetica. Il ministro degli Affari Religiosi del Governo della Repubblica Araba d’Egitto ha invitato oltre 200 rappresentanti musulmani da tutto il mondo per un confronto tra giuristi, teologi, consiglieri religiosi ed analisti della comunicazione. Tra i rappresentanti dell’Islam dall’Europa, oltre alla Coreis dall’Italia, presenti il mufti dell’Albania e dell’Ucraina, gli imam (tutti membri Eulema) dall’Irlanda, Germania e dal Regno Unito
Spadaro, come Sorge, lascia Civiltà Cattolica dopo 12 anni. La lettura di Cristiano
Padre Antonio Spadaro conclude la sua esperienza di direttore della rivista dei gesuiti e come il pontificato di Francesco ha trasformato la Chiesa, anche la direzione di Spadaro ha trasformato La Civiltà Cattolica. Ecco perché secondo Riccardo Cristiano
Il complotto dei pasdaran contro i cristiani di Iraq e Siria (e i suoi complici)
Senza l’impegno concreto per la costruzione di uno Stato civile, di una pari cittadinanza, senza la fiducia non nei governi o nelle milizie ma nell’islam popolare, quello che sta con il mondo e non contro il mondo, il Medio Oriente senza cristiani lo vedremo con i nostri occhi. La riflessione di Riccardo Cristiano dopo che il capo della milizia irachena è riuscito ad avvicinare il papa in Piazza San Pietro
Vescovi ucraini dal papa, capirsi tra propagande, imperi e bombe
Le incomprensioni sorte tra Ucraina e Vaticano dall’inizio della guerra, hanno spiegato i vescovi, vengono utilizzate dalla propaganda russa per giustificare e sostenere l’ideologia assassina del “mondo russo”, quindi “i fedeli della nostra Chiesa sono sensibili ad ogni parola di Sua Santità come voce universale di verità e di giustizia”. La riflessione di Riccardo Cristiano sull’udienza privata di papa Francesco ai vescovi del Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc)
Xi e il papa in Mongolia. Cortesie sì, ma non solo…
Il rapporto tra Chiesa cattolica e Cina non è né tutto positivo né tutto negativo. La cultura del partito in Cina fa del suo segretario qualcosa di molto simile all’imperatore dei tempi passati, che si faceva chiamare “figlio del cielo”. In buona parte è ancora così e la novità dell’accordo provvisorio tra Santa Sede e Repubblica Popolare Cinese ha proprio in questo il suo enorme valore: portare a una distinzione tra buon patriota e fedele di una comunità religiosa. La riflessione di Riccardo Cristiano
Il papa in Mongolia, guardando anche alla Cina
Il viaggio del pontefice in Mongolia ha diverse ragioni e diversi scopi. Li spiega Riccardo Cristiano, sottolineando due aspetti che caratterizzano il Paese asiatico: l’ateismo di Stato dell’apparato burocratico e l’essere il secondo polmone del mondo dopo l’Amazzonia. Ma non solo…
Guerra anche alla casa comune. Il papa spiegato con il libro di Piero Damosso
Nel libro di Piero Damosso, giornalista della Rai, per molti anni curatore di Uno Mattina, “Può la Chiesa fermare la guerra? Un’inchiesta a sessant’anni dalla Pacem in Terris” (San Paolo, euro 20,00) si trovano importanti spunti interpretativi per inquadrare la nuova “Laudato si’” annunciata da papa Francesco
Sessualità, indietrismo e sinodo. Cos'ha detto il papa ai gesuiti a Lisbona
Sessualità, indietrismo di chi nella Chiesa guarda al passato e non al domani e infine il sinodo, appuntamento ormai cruciale e imminente. Sono questi i temi trattati dal pontefice durante l’incontro privato con i Gesuiti e Civiltà Cattolica nel corso del suo recente viaggio a Lisbona
Milley da Francesco, un colloquio importante per Ucraina e crisi africane
Di questo colloquio tra il papa e il generale è certamente importante sottolineare che, conversando con la stampa che lo segue, il generale Milley non si è limitato a parlare di soddisfazione, di profondità del colloquio e delle osservazioni che gli sono state fatte, ma anche che non hanno parlato solo di Ucraina, bensì anche di Africa