Alla Fondazione De Gasperi diplomatici, esperti e rappresentanti istituzionali hanno riflettuto sulle trasformazioni dell’architettura di sicurezza europea e sul ruolo dell’Ucraina nella costruzione di una pace duratura. Tra autonomia strategica, propaganda russa e ricostruzione post-bellica, è emerso il bisogno di una visione comune capace di coniugare forza, coesione e rinnovamento politico dell’Europa
Difesa
Pechino mostra la sinergia tra droni e piattaforme navali. Ecco l'ultimo test
La Cina torna a mostrare le sue ambizioni “joint” nel settore unmanned, con le prime immagini del test navale del drone elicottero Ar-500Cj che rivelano l’impiego di una misteriosa piattaforma navale sperimentale. A ulteriore riprova dell’importanza dei sistemi senza pilota nell’apparato aeronavale di Pechino
Horizon cambia rotta. La ricerca europea guarda alla sicurezza
Nel prossimo ciclo del programma Horizon l’Unione europea punta a unire ricerca civile e innovazione per la sicurezza, costruendo un ecosistema tecnologico più integrato e competitivo. Con un budget potenziato e nuove forme di partenariato pubblico-privato, Bruxelles vuole favorire il trasferimento delle conoscenze, sostenere l’industria e mantenere l’apertura internazionale della scienza europea
Grecia, Libia e Malta. Le ultime mosse sulle Zee viste da Caffio
Mentre l’Italia si avvia ad istituire mini-Zee, altri Paesi si agitano per affermare le loro pretese marittime. La recente proposta della Grecia di organizzare un forum sulle delimitazioni nel Mediterraneo orientale va vista come tentativo di affrontare in ambito multilaterale, assieme all’Egitto, i forti contrasti con Libia e Turchia. Il punto dell’ammiraglio Fabio Caffio
Falcon strike 2025, ad Amendola la Nato si addestra al domani della deterrenza
Ad Amendola prende forma Falcon strike 2025, l’esercitazione che porta l’Aeronautica militare italiana al centro della cooperazione Nato. Per due settimane, assetti di quarta e quinta generazione di cinque Paesi alleati si addestrano insieme per rafforzare prontezza, deterrenza e integrazione operativa. Un banco di prova che mostra come la difesa europea si costruisca con realismo, tecnologia e collaborazione
Leonardo, crescita sostenibile e nuove alleanze trainano i risultati nel terzo trimestre
Nei primi nove mesi del 2025 il gruppo guidato da Roberto Cingolani registra risultati in forte crescita, con ordini a 18,2 miliardi (+23,4%) e ricavi a 13,4 miliardi (+11,3%). Tra le operazioni strategiche, l’acquisizione di Iveco Defence e il MoU con Airbus e Thales per l’alleanza spaziale europea
Leonardo-Rheinmetall, primo contratto per la nuova difesa terrestre italiana
Con il primo contratto della joint venture tra Leonardo e Rheinmetall, l’Italia avvia la fase operativa del programma A2cs per i nuovi veicoli da combattimento dell’Esercito. Un accordo che consolida la cooperazione industriale con la Germania e rafforza il ruolo di Roma nella costruzione di una difesa europea integrata. Nel frattempo, il ministro Crosetto richiama la necessità di una riforma strutturale delle Forze armate e di un modello di sviluppo che metta a sistema organico, mezzi e industria
L’Europa scopre di nuovo la guerra (e la propria fragilità strategica). Scrive Pagani
L’illusione del “dividendo della pace” ha lasciato l’Europa impreparata al ritorno della guerra. Dopo anni di tagli e dipendenza dagli Stati Uniti, l’invasione russa dell’Ucraina impone di ripensare la Difesa non come un esercito europeo alternativo alla Nato, ma una cooperazione rafforzata e una politica estera davvero comune. L’analisi di Alberto Pagani, dell’Università di Bologna, che sarà approfondita durante l’evento “Sfide e opportunità della Difesa Europea” il giorno 5 novembre a Ravenna
Il muro invisibile di Taipei. Dentro la strategia del T-dome
Il T-dome è la nuova architettura difensiva con cui Taiwan tenta di trasformare la propria vulnerabilità in deterrenza. Non un singolo sistema d’arma, ma una rete multilivello che integra sensori, radar e intercettori per reagire a droni e missili in tempo reale. Dietro la tecnologia c’è la scelta politica di rafforzare l’autonomia strategica, ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti e inviare a Pechino un messaggio di resilienza e realismo operativo
L’Europa può battere la Russia, ma solo se troverà la volontà per farlo. Report Ifri
L’Europa ha le carte in regola per essere una potenza in grado di confrontarsi alla pari con la Russia, ma se questo scenario mai si realizzerà dipende dalla volontà politica degli Stati membri. Dietro la propaganda, l’autoritarismo del Cremlino è meno performante delle seppur macchinose democrazie europee. Per l’Europa è il momento di riconoscere che è finita un’era e che un’altra è agli inizi. Queste le conclusioni dell’ultimo report dell’Institut français des relations internationales (Ifri)
















