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Il martello di Mosca. Così si è evoluta l'artiglieria russa nell'ultimo secolo

Nella guerra moderna, l’artiglieria è stata storicamente al centro dell’approccio militare russo. Il report del think tank britannico evidenzia come, dalla Prima Guerra Mondiale all’Ucraina, Mosca ha affinato il suo utilizzo come arma di distruzione e pressione politica

ReArm, perché la proposta di von der Leyen ha una sua innegabile ragione. Scrive Polillo

All’esercito europeo, semmai si farà, si potrà arrivare solo alla fine di un lungo processo. Nel frattempo sarà necessario abbattere il più possibile quelle paratie stagne che caratterizzano l’attuale struttura organizzativa degli eserciti nazionali in campo. Cominciare a unificare la logistica, a partire dai sistemi di armamento, e prevedere esercitazioni congiunte. Senza voler sottovalutare le difficoltà

L’Europa deve difendere i valori occidentali anche da sola. Il monito di Manciulli

“L’Europa ha tutto l’interesse a non indebolire mai il rapporto transatlantico. Che non è l’amicizia tra questo o quel leader europeo con il presidente Trump, ma è una comunità di valori. È l’idea che la democrazia e le libertà individuali sono valori fondanti della società. E sono valori che dobbiamo difendere in Europa, anche fossimo soli. Lo voglio dire con chiarezza alla sinistra, che a volte sembra scordarselo”. Intervista ad Andrea Manciulli, direttore delle Relazioni istituzionali della fondazione MedOr

Quali implicazioni per l’Ue dopo il Consiglio straordinario sulla Difesa. L'analisi di Marrone (Iai)

Il Consiglio europeo informale dedicato a Ucraina e Difesa ha mostrato un’Europa che, volente o nolente, è chiamata ad agire in risposta al cambio di direzione inaugurato da Trump. Dall’isolazionismo ungherese al piano di riarmo, passando per le proposte di Giorgia Meloni, per l’Ue è giunto il momento di fare i conti con se stessa. Secondo Alessandro Marrone, responsabile del programma Difesa dell’Istituto affari internazionali, ora sta alla Commissione europea tradurre in misure concrete le linee approvate dai capi di Stato e di governo

Navigazione subacquea e sicurezza. Chi protegge il mondo sommerso

Un recente convegno all’Università Milano-Bicocca ha fatto il punto sulle sfide normative e operative che interessano la navigazione subacquea civile e la protezione delle infrastrutture critiche sottomarine. Mentre le regole per i mezzi militari sono già consolidate, il crescente utilizzo di veicoli subacquei civili pone interrogativi su sicurezza, regolamentazione e competenze istituzionali 

A Zhuhai Pechino ha svelato la sua visione di guerra futura. Ecco perché

L’esposizione Zhuhai Airshow è stata per la Cina un’occasione per mostrare i propri progressi su droni autonomi, IA e big data. Dall’Intelligent Precision Strike System alla “Brigata digitalizzata”, i progressi verso l’intelligentized warfare sono sempre più concreti

Leonardo e Baykar, un asse strategico per dominare il mercato europeo dei droni

Leonardo e Baykar hanno siglato un accordo strategico per rafforzare il settore europeo dei droni, puntando a un polo di eccellenza per la progettazione e lo sviluppo di Uav avanzati. La joint venture mira a colmare il ritardo del Vecchio continente con l’Italia in prima linea e possibili sinergie anche guardando al programma per il caccia di sesta generazione Gcap

La cantieristica navale potrebbe essere il futuro dei rapporti Italia-Usa. Ecco perché

Donald Trump ha annunciato un ambizioso piano per rilanciare la cantieristica navale americana, mettendo al centro del suo progetto la produzione di nuove navi per rafforzare la US Navy e contrastare la crescente potenza navale della Cina. Le difficoltà del settore, tra cui la mancanza di forza lavoro e i ritardi nelle consegne, saranno affrontate anche tramite un maggiore coinvolgimento dei partner internazionali. In questo contesto, la controllata americana di Fincantieri potrebbe giocare un ruolo tutt’altro che secondario

farmaceutica

Come riarmarsi in modo efficace. I consigli del gen. Caruso

Di Ivan Caruso

Il piano ReArm Europe rappresenta una svolta epocale nelle politiche di difesa dell’Unione Europea, con 800 miliardi di euro destinati a rafforzare le capacità militari del continente. La vera sfida non è semplicemente spendere di più, ma costruire capacità comuni europee in settori strategici come comando e controllo, intelligence e trasporto strategico, attualmente dipendenti dagli Stati Uniti. Solo con una governance comune della difesa e una visione strategica condivisa questi investimenti potranno trasformarsi in una vera autonomia europea. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi

ReArm Europe, Italia pioniera per le spese fuori dal deficit. La precisazione di Fidanza

Intervista al capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo: “Non può esistere garanzia di sicurezza per l’Ucraina che non veda impegnati gli Usa insieme agli europei. Chiunque mastichi un minimo di politiche della difesa sa che questo non è un assunto ideologico, ma un dato di realtà. Giorgia Meloni ha indicato la strada giusta”

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