La Difesa non è solo un pilastro della sicurezza nazionale, ma anche un motore di crescita economica e innovazione. In un contesto globale sempre più instabile, l’Italia ha l’opportunità di rafforzare il proprio ruolo strategico puntando su una maggiore cooperazione industriale europea e su investimenti mirati in tecnologia e capitale umano. Ecco il rapporto di Mediobanca presentato all’evento “The Defence era: capital & innovation in the current geopolitical cycle”
Difesa
Così Trump ridefinirà la strategia nucleare Usa. Scrive il gen. Jean
Durante la campagna presidenziale, The Donald ha evitato riferimenti diretti alla strategia nucleare. Ma le armi nucleari giocheranno un ruolo cruciale nel suo nuovo mandato, considerato il suo passato e le minacce russe, l’espansione dell’arsenale cinese e i progressi nordcoreani e iraniani
La maschera nucleare di Putin spiegata da Secci
Su Dnipro il presidente russo potrebbe aver impiegato il prototipo di un missile balistico a medio raggio. L’obiettivo è sempre quello di frenare il sostegno politico e militare a Kyiv. L’analisi di Danilo Secci, responsabile dell’Osservatorio difesa e sicurezza dell’Istituto Gino Germani ed esperto di politica nucleare russa
Sicurezza ambientale, la nuova sfida (anche per la Nato)
Chi c’era e di cosa di è parlato al workshop di Med-Or con Nato e Ingv, che ha riunito esperti, diplomatici e rappresentanti della società civile di oltre quindici Paesi Nato e partner. Al centro l’impatto del cambiamento climatico sull’ecosistema securitario del Mediterraneo Allargato, con un focus particolare sulle sfide affrontate dal cosiddetto fronte sud
Trump presenterà all’Italia il conto delle spese militari?
Trump ha promesso di punire quei Paesi che, a suo avviso, non spendono abbastanza per la Difesa e scaricano il peso della propria sicurezza sui contribuenti statunitensi. Tra i Paesi Nato, l’Italia figura tra quelli che ancora non soddisfano gli impegni presi e contro cui si è espresso il tycoon. Eppure, c’è più di un motivo per cui l’Italia (da Trump) non ha molto da temere
Come sta cambiando il conflitto in Ucraina dopo mille giorni di guerra
Nel millesimo giorno di guerra, l’amministrazione Biden ha autorizzato l’uso dei missili a lungo raggio su territorio russo e Kyiv ha colpito subito i depositi di munizioni nordcoreane a Bryansk. La risposta del Cremlino è arrivata con una modifica alla dottrina nucleare che apre alla possibilità di risposta atomica contro attacchi convenzionali. Intanto 15mila soldati di Pyongyang difendono il territorio russo nella regione di Kursk
Il caccia europeo si aggiorna. Ecco le nuove capacità di guerra elettronica del Typhoon
Un nuovo pacchetto di sistemi difensivi equipaggerà il caccia Eurofighter. In occasione della due giorni di Berlino dedicata alla difesa e alla sicurezza Elt Group, in quanto partner del consorzio EuroDass, ha presentato la nuova soluzione dello spettro elettromagnetico per il caccia europeo
I missili a lungo raggio non cambiano le carte in tavola in Ucraina. Parla Minuto Rizzo
L’autorizzazione statunitense (rapidamente seguita da Francia e Regno Unito) per colpire il territorio russo con i missili a lungo raggio rappresenta un nuovo capitolo del confronto Mosca-Kiyv. La decisione di Joe Biden, prossimo a lasciare l’incarico, va in contrapposizione con le idee che Trump ha espresso sulla risoluzione del conflitto. Conversazione con l’ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo
Il Consiglio Ue approva i rapporti sulla Difesa che bocciano l’Europa
La riunione dei ministri della Difesa dei 27 ha approvato due documenti, pressoché identici, che riportano le stesse conclusioni: l’Europa deve fare meglio e di più sulla Difesa. A poco sembrano servire gli appelli di istituzioni e think tank come Carnagie Europe che avverte: “Chi non riesce a sedere al tavolo delle decisioni, potrebbe presto finire sul menù”
Difesa del futuro. Al Casd il primo forum nazionale della formazione interforze
Epoche di cambiamento richiedono approcci innovativi e il coraggio di rivedere anche le tradizioni più consolidate. In un mondo tecnologico fatto di minacce tecnologiche, le Forze armate devono fare un salto di qualità non solo in termini di mezzi ed equipaggiamento, ma anche e soprattutto di forma mentis. Questo quanto è emerso dal Forum sulla formazione che disegnerà il futuro delle Forze armate italiane