Skip to main content

Sul 2% alla Difesa, l’Italia è indietro. L’allarme di Crosetto e Tajani

Sull’obiettivo di dedicare il 2% del Pil per le spese della Difesa l’Italia è indietro e rischia di rimanere il fanalino di coda dell’Europa. Le difficoltà ci sono, ma resta un traguardo da raggiungere. L’audizione alle commissioni dei ministri della Difesa, Guido Crosetto, e degli Esteri, Antonio Tajani

Nato globale. La sfida dell'alleanza post-Vilnius secondo Jean

La modifica principale in corso nell’Alleanza rimane comunque la sua trasformazione strisciante da regionale a globale. Le opinioni pubbliche europee non ne sono consapevoli. L’interesse dell’Europa per l’Indo-Pacifico si traduce per esse in qualche più o meno folcloristica crociera nell’Oriente misterioso. L’analisi del generale Carlo Jean

Ucraina e Indo Pacifico. Le scelte giuste della Nato secondo Calovini

Di Giangiacomo Calovini

L’intervento del parlamentare di FdI, membro della delegazione parlamentare italiana presso l’assemblea parlamentare della Nato: “La presenza al vertice di Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Corea del Sud offre la risposta geopolitica alle nuove sfide che da quelle latitudini si stanno manifestando. L’indo Pacifico è uno scenario di politica internazionale di primo piano che non può essere più tenuto in disparte”

Oltre Vilnius. Il governo fa il punto al Consiglio supremo di Difesa

Al Consiglio supremo di Difesa, il governo presenta al Presidente della Repubblica i risultati raggiunti a Vilnius e fa il punto sulle sfide strategiche dell’Italia, dal fianco est al Mediterraneo, passando per prontezza delle Forze armate, le cui capacità potrebbero beneficiare di una legge industriale per la Difesa

La Nato può fare di più. Il punto del generale Tricarico su Vilnius

La ricerca di un coinvolgimento per la fine della guerra in Ucraina, i negoziati con Erdogan e le mancate attenzioni concrete della Nato al fianco sud, impongono una riflessione sul summit alleato di Vilnius. Le posizioni del generale Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Icsa e già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica

Il filo che unisce Vilnius al Mediterraneo, e si estende fino al Sudan

All’indomani del vertice e delle parole di Giorgia Meloni, ecco una ricognizione sui dossier maggiormente significativi alla base dell’interesse verso il fianco sud, oltre che quello orientale. Libia, Tunisia, Africa centrale, Libano, Egitto dimostrano che il mondo è sempre più interconnesso e che il mare nostrum è un quadrante su cui si riflettono le conseguenze del conflitto ucraino (tra cui il sesto dominio)

Una Nato attenta alla Cina. Prospettiva indo-pacifica del Summit

La Cina viene citata 14 volte nel documento conclusivo del Summit Nato. Passo avanti sostanziale rispetto allo scorso anno, con gli IP4 che hanno avuto varie attenzioni. È in corso un “trend che rispecchia il livello di competizione globale tra gli Stati Uniti e la Repubblica Popolare Cinese e che vede il coinvolgimento di Paesi dell’Indo Pacifico e Paesi della Nato in un’ottica di contenimento di Pechino”, spiega Bressan (Lumsa/Ndcf)

Dossier, risultati e una notazione sul Vertice Nato di Vilnius. Il bilancio di Alli

La consapevolezza che ci si trovi di fronte a una decisiva svolta della storia si è respirata a Vilnius in questi due giorni di summit, e ne costituisce forse il dato più rilevante. Al di là dell’affermazione, continuamente ripetuta, che dobbiamo difendere ogni centimetro del territorio dei nostri Paesi, sullo sfondo aleggia la drammatica sensazione che la vera posta in gioco sia la sopravvivenza stessa della democrazia nel mondo

La Nato di domani oltre Vilnius. Meloni punta tutto su Mediterraneo

Al termine del vertice il premier italiano, che cita Machiavelli su Africa e influenze, spiega perché l’alleanza atlantica ha tutto l’interesse a non sottovalutare aree (solo) apparentemente lontane dalla guerra in Ucraina: quel bacino euromediterraneo che è chiave per decrittare scenari futuri e alleanze

Nato, un vertice di successo con l'impronta di Erdogan. Scrive D'Anna

Partito col protagonismo di Zelensky e dell’Ucraina il vertice della Nato a Vilnius si conclude nel segno della svolta del potenziamento dell’Alleanza propiziato dal presidente turco Erdogan. L’analisi di Gianfranco D’Anna

×

Iscriviti alla newsletter