Nel bottino portato a casa da Giorgia Meloni c’è anche un pacchetto, nemmeno troppo leggero, di richieste americane. Eliminare, o quanto meno rivedere, tutte quelle barriere commerciali che poco hanno a che fare con le dogane. E così la sovranità fiscale europea diventa terreno di scambio
Economia
Nella guerra dei dazi la Cina ha un'arma spuntata contro gli Usa. Ecco quale
Pechino è il secondo detentore al mondo di titoli americani, a livello di singoli Paesi. Una vendita su larga scala potrebbe svalutare il verdone, ma col rischio di farsi male con le proprie mani. E poi gli Usa hanno una potenza di fuoco finanziaria maggiore
Giorgetti manda un messaggio a Trump sulla Difesa. L'Italia manterrá gli impegni
Nell’audizione al Senato sul Documento di finanza pubblica, già Def, il ministro dell’Economia mette in cassaforte l’impegno dell’Italia sulle spese militari, proprio nel giorno della visita di Giorgia Meloni a Donald Trump. Ma l’economia rimane ostaggio di un contesto troppo mutevole, sposando i timori della Bce. Che intanto toglie altro gas ai tassi
Le banche smentiscono Pechino. La Cina non cresce come dice
Nonostante una crescita nel primo trimestre superiore alle attese, le maggiori istituzioni finanziarie globali sono d’accordo: la guerra commerciale costerà caro al Dragone
Un poker di concessioni per Autostrade dello Stato
Il soggetto pubblico guidato da Vito Cozzoli ha rilevato quote importanti di alcune importanti infrastrutture viarie. Avviandosi a diventare un nuovo modello per il settore
Perché Meloni può essere un ottimo mediatore tra Ue e Usa. Parla Barba Navaretti
La visita della premier italiana a Washington può trasformarsi in una mediazione su cui costruire un’agenda commerciale europea. Alla Casa Bianca ci sono troppi economisti e funzionari che assecondano Trump, senza badare al costo delle loro scelte. La Cina? Pechino ha un vantaggio strategico sugli Usa. Intervista all’economista e docente alla Statale, Giorgio Barba Navaretti
Come nasce la crisi americana che ha portato ai dazi. L'analisi di Velo e Preziosa
La crisi del 2025 non nasce con Trump, ma affonda le radici nel crollo dell’ordine di Bretton Woods e nella fine dell’egemonia unipolare americana. I dazi sono solo il sintomo di una frattura più profonda: quella tra economia globale e consenso interno. Senza un nuovo progetto politico, il protezionismo rischia di minare la stabilità stessa degli Stati Uniti. L’analisi di Dario Velo, docente di Economia, e del generale Pasquale Preziosa, docente di Geostrategia
Dall'energia al calcolo, ecco come avanza l'Intelligenza Artificiale. Il dibattito a Med-Or
I supercalcolatori hanno ormai raggiunta la stessa velocità del cervello umano. E in futuro andranno ancora più veloci, mettendosi al servizio della crescita e dell’efficienza. Il dibattito organizzato dalla Fondazione Med-Or con Marco Minniti, Andrea Bairati, Emilio Billi e Stefano Ciurli
Caffè amaro per l'Italia. La Cina si beve Bialetti
Nuo Capital, che fa capo al magnate Stephen Cheng, ha rilevato il 78% dello storico marchio di caffettiere, simbolo indiscusso del made in Italy, ponendo fine a una storia di quasi un secolo. Ora l’Opa e poi il delisting dalla Borsa
Perché dallo scontro con gli Usa la Cina ha più da perdere che guadagnare
Il Dragone continua nella sua prova di nervi e di muscoli, rispondendo colpo su colpo a Washington. Un corpo a corpo che però potrebbe tramutarsi in un’altra batosta per la sua economia. Ecco perché