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Next Generation Eu, quali risultati e quali prospettive. L'analisi di Scandizzo

Il Next Generation EU ha sostenuto la crescita europea, ma con risultati diversi: Spagna e Portogallo ne hanno tratto benefici duraturi grazie a piani mirati, mentre l’Italia, frenata dalla frammentazione del Pnrr, mostra effetti limitati. Per trasformare la stabilità in sviluppo duraturo serve una programmazione europea permanente degli investimenti. L’analisi di Pasquale Lucio Scandizzo

Quando la ricchezza diventa inutile. La riflessione di Monti

Concentrare tantissima ricchezza in un solo individuo, senza che questa generi una ricchezza condivisa, crea delle distorsioni sistemiche che poi si riflettono naturalmente anche a livello collettivo. Infatti, l’obiettivo di un’organizzazione (e si prenda uno Stato come riferimento), è quello di garantire una serie di condizioni di base ai propri cittadini, così da consolidare la stabilità dell’organizzazione e favorire una linea di sviluppo futuro. La riflessione di Stefano Monti

Il lato oscuro della prossima manovra finanziaria. La versione di Polillo

Nel quinquennio appena trascorso la crescita media del Pil italiano, in termini reali, è stato pari all’1,3 per cento. Tasso che stando alle previsioni del Documento programmatico di finanza pubblica, appena licenziato dal Mef, sembra essere destinato a dimezzarsi. C’è però da aggiungere che nei cinque anni passati tutta l’Europa è andata male… L’analisi di Gianfranco Polillo

La grande corsa verso la tecnologia quantistica. Report Ecipe

L’Unione europea sta sviluppando il Quantum Act, che dovrebbe entrare in vigore il prossimo anno. Un terreno solido da cui partire, ma che non basta. Ecco cosa scrive lo European centre for international political economy

Quanto costerà alle banche la rivoluzione dell'euro digitale

Gli istituti del Vecchio continente rappresentano la cinghia di trasmissione e al contempo la pietra angolare dell’intera operazione voluta dalla Bce. Si profila per essi un costo fino ai 5,8 miliardi ma comunque gestibile. Anche in caso di fuga dei risparmi

Come si spiega il ritorno dei capitali russi sui conti di Mosca

Dopo tre anni di fuga, ora i cittadini della Federazione hanno ricominciato a far affluire il denaro portato altrove allo scoppio della guerra con l’Ucraina. E c’entrano la distensione estiva con Washington e il buon funzionamento delle sanzioni

Perché Pechino apre la prima fabbrica di insulina in Nigeria

Pochi giorni fa è arrivato l’annuncio dell’ambasciatore cinese in Nigeria, Yu Dunhai, circa la volontà di costruire la prima fabbrica di insulina in Africa, per mano della Shanghai Haiqi Industrial. E così la conquista del continente passa anche dalla salute

Gli Usa puntano (anche) sull’Alaska per rompere il dominio cinese sulle terre rare

La Casa Bianca è pronta a entrare in una lunga serie di progetti per l’estrazione dei minerali critici, anche mediante ingresso nel capitale. E così lo sganciamento dalle forniture cinesi è sempre più vicino

I tre fattori che possono far avvitare la situazione francese. L'analisi di Ferretti

L’attuale situazione economica francese non è perfettamente stabile. Ci sono tre fattori in grado di rendere aggressiva questa crisi: il primo è collegato al fatto che il debito francese è detenuto per il 53% da investitori esteri meno “pazienti” degli investitori interni; il secondo è che i movimenti di piazza francesi sono molto aggressivi e rendono limitato il confronto politico e, il terzo, è inerente al fenomeno dei social, in grado di aumentare esponenzialmente la velocità di propagazione delle crisi. Due soggetti sono fondamentali per limitare la tensione sui mercati: la Bce e il sistema bancario

Se i conti sono in salute ci guadagnano tutti. Giorgetti spiega perché

La tenuta e il consolidamento del deficit è la pietra angolare di un’economia che può generare crescita e l’unico modo per permettere all’Italia di esprimere il suo potenziale, onorando gli impegni internazionali. Ecco perché oggi avere i conti a posto è una questione anche di sicurezza nazionale. Cosa ha detto il ministro dell’Economia all’assemblea di Assonime

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