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Meloni e Bin Salman. L’augurio mentre parte la Davos del deserto

Iniziata la sesta edizione della Future Investment Initiative (FII). Alla sua vigilia il premier Giorgia Meloni ribadisce al re Salman che l’Italia è fortemente interessata alla stabilità in Medio Oriente e all’ulteriore cooperazione in materia di sicurezza energetica, investimenti e diritti umani

Conti in ordine e credibilità. La sfida del Tesoro secondo Barba Navaretti

L’economista e docente della Statale di Milano spiega da dove deve partire l’azione del nuovo ministro. L’imperativo è costruire credito agli occhi dei mercati e dell’Europa: niente giochi di prestigio con la manovra. “Giorgetti è una persona moderata e competente, credo che proseguirà sulla scia di Draghi, ma l’esempio inglese insegna che il rischio è dietro l’angolo”

Meno tasse e bonus, sì agli investimenti e guai ai predoni. La melonomics alla Camera

Il discorso programmatico del premier a Montecitorio, nel giorno della fiducia al primo governo guidato da una donna. Basta coi bonus, il reddito di cittadinanza è un fallimento. Subito misure per le bollette e taglio secco di cinque punti al costo del lavoro. Imprese al centro dell’agenda, serve una nuova politica industriale a trazione pubblica. Ed è il momento di rimettere le telecomunicazioni in mano allo Stato. Europa bella ma egoista

Europa, gas e cuneo fiscale. Un promemoria per Giorgetti secondo Di Taranto

L’economista e docente della Luiss spiega quali sono le priorità del successore di Daniele Franco a Via XX Settembre. Draghi ha aperto la strada, ora provvedimenti non più di emergenza, ma strutturali. Con l’Europa serve collaborazione e confronto, guai a dare senza ottenere nulla in cambio. E basta con lo strapotere dei frugali

Mercati a picco in Cina. Il Congresso non è piaciuto agli investitori

Dopo il clamoroso niet delle banche, poco invogliate a prestare nuovo denaro ai colossi in agonia del mattone, ora sono i gestori del debito a non volerne sapere di accollarsi i crediti resi inesigibili dal settore immobiliare. Mentre il dato sul Pil nel terzo trimestre non scalda le Borse. Anzi dopo il Congresso il primo giorno nei mercati è nerissimo

Lo smart working nella Pubblica amministrazione non sarà un tabù. Parola di Zangrillo

Paolo Zangrillo, neoministro della Pubblica Amministrazione, crede nell’importanza della motivazione dei lavoratori. Non esclude che i dipendenti pubblici possano lavorare da casa. Ma precisa che serve un ragionamento serio, evoluto, che diffonda la cultura del risultato e tenga conto della soddisfazione degli utenti

Amburgo-Pireo-Italia. Tutti i rischi della (ulteriore) penetrazione cinese nei porti

Con la zampata in Germania e il suo non più soft power, Cosco si candida a raddoppiare l’influenza mediterranea già stabilita in Grecia puntando all’hub containers e anche allo stivale, dove mescola infrastrutture ed energia. Un esempio è il parco offshore inaugurato lo scorso aprile a Taranto, realizzato congiuntamente dalle aziende cinesi ed europee, il primo nel Mediterraneo

Occuparsi del piccolo per pensare al grande. L'agenda del governo sulle Pmi

In Europa si parla già da un decennio di politiche a sostegno della piccola e media impresa. Nel 2009 è stato emanato lo Small business act for Europe. Nel 2011 il Parlamento ha approvato il cosiddetto “Statuto delle imprese”, praticamente all’unanimità tra gli applausi di deputati e senatori. Allo Statuto non è mai stato dato seguito. L’analisi di Gustavo Piga, professore di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata

Inflazione, spesa e debito. I suggerimenti di Tria a Giorgetti

Dopo la “benedizione” di Daniele Franco a Giancarlo Giorgetti, abbiamo contattato l’ex ministro dell’Economia e attuale consigliere economico del Mise. La priorità è la lotta ai rincari dell’energia e la salvaguardia di famiglie e imprese, “prima di pensare a fare deficit proviamo a mettere mano alla spesa pubblica”. Il governo Meloni dovrà portare avanti le battaglie di Draghi su gas e debito comune. I mercati? L’Italia è solida e credibile, ma la fiducia dipenderà dalle scelte di questi mesi

Consiglio Europeo

Unione energetica. L’Ue imbocca la strada Draghi per il caro-bollette

La battaglia che il premier uscente porta avanti da mesi ha fatto sì che anche Scholz e altri falchi cedessero sugli interventi necessari per proteggere i consumatori dal caro-bollette. C’è un accordo sul price cap e sugli acquisti comuni. Aperture dei frugali anche al finanziamento comunitario, come nel periodo pandemico

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