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Russia, se il G20 mette (ancora) la testa sotto la sabbia

Occorre chiedersi che senso abbia che la Russia continui a partecipare al G20, avendo platealmente tradito la premessa di fondo, cioè di impegnarsi insieme agli altri membri a promuovere la cooperazione internazionale. Eppure non è la prima volta che il G20 mette la testa sotto la sabbia. La riflessione di Domenico Lombardi

Una psicoterapia per chi si occuperà del catasto. Scrive Pennisi

Si dovrebbe prevedere un ri-equilibrio delle aliquote riducendo quelle sulle seconde e terze case e reintroducendo una real estate tax che comporti anche il pagamento dei servizi comunali (nettezza urbana, manutenzione delle strade, illuminazione e così via) in un’imposta unica. Il commento di Giuseppe Pennisi

Evergrande&Co, il mattone cinese (forse) si salverà. Report Goldman Sachs

Due anni di crolli e insolvenze hanno demolito un settore che vale il 25% del Pil del Dragone. Ma uscire dal tunnel è possibile, è solo questione di rendimenti. Le opinioni degli economisti di Goldman Sachs, Kenneth Ho e Salman Niaz

Fermate i cantieri russi. Altro siluro cinese a Mosca

La Asian Infrastructure Investment Bank, di cui Pechino è azionista al 30%, approva lo stop ai finanziamenti per le infrastrutture di Russia e Bielorussia. E dà una mano all’Ucraina. Solo pochi giorni fa, il congelamento dei fondi a Mosca di Bank of China

La Silicon Valley indossa l'elmetto e colpisce Mosca

Alloggi gratuiti per i rifugiati, modifiche del servizio Google Maps, blocco dei pagamenti con Apple Pay e invio di rifornimenti con gli aerei Amazon diretti in Polonia. L’artiglieria dei colossi del tech è puntata contro Mosca e a favore della popolazione ucraina

Il commercio tiene ma occhio all'Ucraina. La mappa di Sace

Nonostante due anni di pandemia gli scambi commerciali a livello globale si avviano al consolidamento. Ma la guerra in Ucraina può sparigliare le carte

La Russia affoga, ma una manina cinese può aiutarla

L’economia dell’ex Urss è in fase di disintegrazione, tra paralisi industriale, banca centrale insolvente e fuga di capitali. Ora arriva anche l’uno-due di Fitch e Moody’s. Ma dai bond emessi da Pechino e comprati da Mosca può arrivare un salvagente…

Tim, parte lo spin off. Rete unica più vicina

Dopo una vigilia contrassegnata dal crollo del titolo e da rumors sullo stop a Kkr, poi smentiti, il board approva il piano industriale che sancisce l’apertura del cantiere per la rete unica, in asse con Open Fiber. Via alla separazione della rete e fine dell’integrazione verticale. Il 2021 comunque si chiude in profondo rosso, con perdite a 8,7 miliardi

Ucraina, quel silenzio dei grandi marchi del lusso

Quel silenzio dei marchi di lusso italiani sull’Ucraina

Nessuna traccia di riferimenti all’invasione russa sui profili social del lusso (Prada, Tod’s, Ferragamo) e dell’automotive (Stellantis e dintorni), normalmente inclini a pubblicare manifestazioni di solidarietà. L’inazione di alcuni brand diventa più evidente man mano che le più grandi aziende (dell’energia e del tech) si allontanano da Mosca, e Instagram si popola di video della guerra

Gli effetti del conflitto sulla nostra economia, tra Pnrr ed energia. Parla Visco

Intervista all’economista ed ex ministro delle Finanze: la guerra scatenata dalla Russia può scombussolare il Pnrr ma il vero problema è l’energia. L’Italia è stata per troppo tempo ostaggio dell’estremismo ambientale. L’inflazione? Accettabile se una tantum. E alle banche centrali dico, guai ad alzare i tassi

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