Al netto del folklore c’è la sostanza del cashback. Ovvero della restituzione di una parte dei soldi spesi mediante carte e altri sistemi digitali. Ci sono delle buone ragioni, ma spiananti la via dell’inferno. Ecco quali
Economia
Digitale, ferrovie, porti. Le infrastrutture (finalmente) strategiche con il Recovery Plan
Nel prossimo decennio gli investimenti in infrastrutture conosceranno nel mondo un dinamismo senza precedenti. Sarà dunque fondamentale anche in Europa e in Italia ricominciare a investire, senza che Roma vanifichi quanto di buono indicato e detto da Bruxelles. Il commento di Stefano Cianciotta, presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Infrastrutture di Confassociazioni
Mes, chi è a favore e chi contro la riforma. L'analisi di Pennisi
A gennaio il Parlamento italiano dovrà esprimersi sulla revisione dell’accordo intergovernativo sul Mes firmato nel 2012. E quella sarà, forse, la vera resa dei conti
Neppure l’emergenza fa da collante a Palazzo Chigi (sic!). Scrive Polillo
Il virus dovrebbe costringere a più miti consigli sia Palazzo Chigi che le altre stanze del potere. Invece la mescolanza tra improbabili posizioni politiche e pulsioni di potere è tale da rendere indecifrabile un dibattito interno, che genera sconcerto negli stessi alleati. Spiegare tutto questo non è facile. Può forse aiutare il confronto con la gestione del Piano Marshall
Il Mes, la riforma e le giravolte politiche. Il commento di Cedrone e Triulzi
Sarebbe stato meglio evitare una interminabile e pericolosa controversia tra chi è “a favore” o “contro” il Mes, con il rischio, nel caso di una bocciatura in Parlamento (il 9 dicembre prossimo) della riforma approvata dall’Eurogruppo, di vedere l’Italia isolata e in piena instabilità politica. Ecco perché secondo Carmelo Cedrone, coordinatore Laboratorio Europa/Eurispes e Umberto Triulzi, professore di Economia Internazionale alla Facoltà di Scienze politiche della Sapienza
Digitale, infrastrutture e (tanto) green. Ecco il Recovery Plan del governo
Quasi 196 miliardi di gittata per il piano d’azione per il Recovery Fund messo a punto dal governo. Oltre 70 miliardi solo per la transizione energetica e un triumvirato al vertice della cabina di regia. Spinta alla banda larga in fibra e ai pagamenti elettronici. E spunta la riforma dell’Irpef per il ceto medio
Mustier, Padoan e la questione italiana. Il caso Unicredit visto dal FT
Il quotidiano britannico vede nell’arrivo dell’ex ministro Padoan alla presidenza come l’inizio dei contrasti che hanno portato al passo indietro di Mustier. Il quale voleva una banca poco italiana e tanto internazionale. Ma qualcuno non era d’accordo. Ora un ceo italiano?
Una patrimoniale liberale per affrontare il debito. La proposta di Paganini e Morelli
Prendendo spunto dalla proposta sulla patrimoniale e depurandola dall’ideologismo, si arriva a parlare di debito pubblico. Per ripagarlo basterebbe inserire cinque nuove imposte che produrrebbero nel biennio una riduzione del debito intorno a 170 miliardi. L’analisi di Pietro Paganini e Raffaello Morelli
Il Next Generation Eu nell’insalata russa del maxi emendamento
Mentre gli altri Stati dell’Unione europea si sono da tempo attrezzati per la definizione di una metodologia per dare corpo al piano di riforme e di investimenti del Next Generation Eu, in Italia la complessa materia sta per finire nella insalata russa del maxi-emendamento alla legge di bilancio approvato senza discussione Parlamentare ma ponendo la “fiducia”
Vi spiego il destino dello smart working dopo Covid-19
La pandemia di Coronavirus ha portato ad un’interpretazione dello smart working piuttosto semplificata, aumentando di fatto il ricorso ad uno strumento vantaggioso per le aziende. Ecco le sfide del futuro che il lavoro agile dovrà affrontare raccontate da Gabriele Fava, avvocato giuslavorista e componente del Consiglio di presidenza della Corte dei Conti