Tre dossier spinosi attendono il governo dopo il voto del 26 maggio: le nozze Salini Impregilo-Astaldi, il caso Telecom-OpenFiber e l'eterno salvataggio Alitalia. Non si tratta certo dei soli casi di crisi aziendali in un Paese che si confronta con la scarsità di capitali privati e di investimenti pubblici, un debito alle stelle, una crescita stagnante e un sistema bancario…
Economia
Perché la Cina si merita Trump (detto dall'anti Trump Friedman)
Thomas L. Friedman, editorialista del New York Times e del Project Syndacate, a cui sono abbonati un centinaio di quotidiani nel mondo, ha pubblicato il 23 maggio un’analisi su perché Pechino si merita Donald Trump. Friedman - noto per le sue inchieste e per i suoi commenti al vetriolo contro la Casa Bianca di questi anni - è durissimo oppositore di…
Nike e gli altri. Quelli che si sono fatti la criptomoneta
Non c’è confine per le finanze digitali. La multinazionale americana Nike ha deciso di sbarcare nel mondo delle criptomonete. Con il nome cryptokicks ha presentato richiesta all’Ufficio di registri e Marchi degli Stati Uniti per avviare le operazioni della valuta digitale. Si tratta di un innovativo passo per controllare il capitale. Il colosso dell’abbigliamento sportivo avrà la risposta da parte…
Il voto ad ottobre non spaventa i mercati che vogliono stabilità. Parola di Longo (IG Group)
Che succederà lunedì? Il voto sarà in grado di cambiare gli scenari europei e, soprattutto, quelli italiani. I mercati sembrano nervosi, stretti tra le variabili Brexit con l’annuncio delle dimissioni della premier Theresa May e la guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina, a questo bisogna aggiungere la “variabile Italia” con la situazione politica che potrebbe cambiare molto rapidamente.…
Gli imprenditori francesi imparino da quelli italiani. Parla Denis Delespaul
Durante la crisi tra Italia e Francia nello scorso febbraio, la Confindustria italiana e il Medef francese furono protagonisti di un atto di lungimiranza politico-strategica che ci ha indotto a riflettere sul tema della diplomazia economica e sul peso che essa può assumere nel processo di rigenerazione del patto europeo che unisce popoli, rappresentanze economico-sociali e Stati nazionali nei diversi…
L'assenza dell'Europa nella Guerra fredda tra Usa e Cina
Su questa testata abbiamo più volte analizzato le tensioni economico-commerciali tra Stati Uniti e Cina, tensioni che coinvolgono anche l’Europa e, in particolare, l’Italia. Dopo gli ultimi episodi –relativi ai dazi doganali e alle licenze per il colosso delle comunicazioni Huawei, occorre chiedersi se il mondo è entrato in una nuova fase di Guerra fredda simile a quella che lo…
Lo spread ci dice che l'Italia è vicina alla Grecia
Deve aver proprio ragione Giovanni Tria quando fa questa semplice equazione. Inutile pensare di fare 2 o 3 miliardi in più di deficit se poi dobbiamo pagare 2 o 3 miliardi in più di interessi. Il riferimento nemmeno troppo velato, è allo spread. Quello spread che sta preoccupando gli imprenditori italiani che chiedono denaro in banca a costo maggiorato e…
Di Maio e Conte, il grande freddo della platea di Confindustria
SALVINI NON C'ERA Matteo Salvini non c'era. Quello che il mondo produttivo ha sempre considerato come l'estremo difensore dei loro interessi, non era presente nella grande sala dell'Auditorium Parco della Musica, teatro dell'assemblea 2019 di Confindustria (qui l'articolo con tutti i dettagli). Pazienza. In compenso c'era l'altro azionista, Luigi Di Maio, al debutto assoluto dinnanzi alla platea industriale, in compagnia…
Meno like, meno spread, più infrastrutture. Boccia illustra il programma di Confindustria
Era il 23 maggio del 2018 quando l'assemblea annuale di Confindustria sancì il punto più basso delle relazioni tra la politica e le imprese (qui l'articolo). Erano i giorni del contratto gialloverde, della prima galoppata dello spread (mai interrotta, per la verità, nell'ultimo anno) e delle incognite sul futuro di un governo che poteva come no, stare sulle sue gambe. A distanza…
I mille guai (bancari) di Angela Merkel. Azionisti di Deutsche Bank in rivolta
Non si può certo dire che siano tempi facili per Deutsche Bank e più in generale per le banche tedesche. La prima banca della prima economia d'Europa vive forse i momenti più difficili degli ultimi 20 anni. Tutto parte da un presupposto: oggi come oggi l'istituto fatica a stare sulle proprie gambe. A Berlino il governo Merkel lo ha capito…