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Terremoto in Myanmar e crisi politica agitano il vertice del Bimstec

Di Vas Shenoy

Un devastante terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il Myanmar, causando oltre 1.000 morti e aggravando una già drammatica crisi umanitaria dovuta alla guerra civile in corso. La regione del Rakhine è teatro di duri scontri tra la giunta militare e gruppi ribelli, con milioni di sfollati e rischio fame per almeno 15 milioni di persone. Il sisma ha avuto ripercussioni anche in Thailandia, alla vigilia del vertice Bimstec, su cui pesano tensioni geopolitiche tra Cina e India. L’analisi di Vas Shenoy

Il futuro è dei robot? L’industria americana chiede un piano strategico

Le principali aziende americane di robotica invitano il governo a definire una strategia nazionale che preveda l’istituzione di un ufficio federale, incentivi fiscali e programmi formativi per mantenere la competitività nel settore. Questa mossa mira a contrastare la spinta cinese, oggi fortemente orientata verso l’investimento in robotica e intelligenza artificiale

Le proteste contro Erdogan hanno effetto geopolitico. L’analisi di Ziccardi (Ecfr)

Di Angela Ziccardi

L’arresto di Ekrem İmamoğlu non è affatto un evento isolato, né tantomeno inatteso. Piuttosto, si prefigura come una delle principali fasi del disegno strategico del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan per modificare la Costituzione e vincere le prossime elezioni presidenziali del 2028. E lo scenario geopolitico gioca a suo favore. L’analisi di Angela Ziccardi, Ecfr

Nel Mar Rosso la Cina incassa l’indecisione europea e il coinvolgimento Usa

Mentre Washington accresce il proprio impegno militare contro gli Houthi e l’Europa fatica a tenere il passo, la Cina osserva e sfrutta: si smarca dal confronto diretto, trae vantaggio economico e strategico dal caos, e lascia che siano gli altri a consumare risorse e consenso. Un comportamento criticabile, ma perfettamente razionale

Accordo sui minerali, Washington alza la posta ma a Kyiv non piace

Gli Stati Uniti hanno presentato all’Ucraina una nuova bozza di accordo sulle risorse minerarie. Il governo di Kyiv giudica l’intesa “ingiusta” e prepara una controproposta, mentre Washington spinge per la firma entro pochi giorni

Così Italia e Unione europea rafforzano l’asse strategico con l’Africa

In un contesto internazionale segnato da una crescente competizione per l’influenza sul continente africano, l’Italia e l’Unione Europea puntano a proporsi come partner affidabili, capaci di coniugare interesse strategico, sviluppo condiviso e stabilità regionale

Ecco che fine (non) hanno fatto le “stazioni di polizia” cinesi in Italia

Di Gabriele Carrer ed Emanuele Rossi

A gennaio al Viminale si è riunito un tavolo tecnico tra funzionari dei due Paesi per parlare anche delle strutture che, secondo l’ong Safeguard Defenders, svolgono attività illegali di controllo e repressione transnazionale del dissenso verso Pechino. Mastro (Stanford): “Pechino vuole proteggere investimenti e interessi politici”. Harth (Safeguard Defenders): “L’Italia non diventi il ventre molle del G7”

Egitto snodo strategico tra India ed Europa. Shenoy spiega perché

Di Vas Shenoy

L’Egitto si propone come crocevia tra India ed Europa grazie a nuove rotte logistiche e investimenti in infrastrutture. Il ministro El-Khatib evidenzia l’importanza strategica del corridoio Imec e della porta adriatica di Trieste. L’obiettivo è attirare capitali europei in settori chiave e rafforzare il ruolo del Paese come piattaforma industriale regionale

Le infrastrutture come nuovo ponte tra Italia e Israele. La missione di Elnet

Durante una missione promossa da Elnet Italia, una delegazione istituzionale e imprenditoriale ha esplorato in Israele le nuove frontiere della cooperazione infrastrutturale. L’iniziativa ha evidenziato il ruolo strategico delle infrastrutture nella ricostruzione post-crisi e nelle relazioni bilaterali. Progetti ambiziosi e apertura al know-how italiano delineano un’inedita convergenza tra sviluppo, sicurezza e innovazione

Niente scontro Nato-Russia (con gli Usa a bordo). Le idee di Macron e Meloni secondo Checchia

“Roma non ha tradito i principi su cui si fonda la nostra vicinanza a Kyiv, ma li ha declinati in maniera più che responsabile. L’avallo Onu? Potrebbe prevedere una serie di attori anche esterni all’Ue, come Turchia, Cina e Brasile. Un’operazione sul terreno anche di truppe europee? Richiederebbe comunque uno stretto coordinamento con gli Stati Uniti in termini di raccolta di dati di intelligence e di protezione antiaerea e antimissile”. Conversazione con l’esperto diplomatico, già ambasciatore d’Italia presso l’Ocse, alla Nato, in Libano, Gabriele Checchia

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