Coordinare con Usa e Regione del Golfo un’attività di pressione diplomatica per evitare derive incontrollabili e gestire l’escalation. Secondo Ellie Geranmayeh, esperta di Iran dell’Ecfr, l’Ue non può non prendere parte allo sforzo di de-escalation tra Iran e Israele
Esteri
Mediterraneo 2025. L’Atlante dell’OsMed analizza il confronto tra potenze
L’Atlante Geopolitico del Mediterraneo 2025 analizza crisi, trasformazioni e sfide strategiche della regione, evidenziandone la centralità nella competizione globale. L’opera unisce schede-Paese e saggi tematici sul ruolo delle grandi potenze, con un focus su Stati Uniti, Cina e gli equilibri post-siriani
Difesa, spesa e strategia. Il nuovo corso della Nato secondo Volpi
In vista del vertice Nato di fine giugno, l’attenzione si concentra sui target di spesa, ma il vero nodo è politico: come costruire un’Alleanza più equa, efficace e lungimirante? Il dibattito riguarda la qualità più che la quantità, la strategia più che le cifre, la governance più che i bilanci. La riflessione di Raffaele Volpi
Roma-Parigi, la cooperazione nel Mediterraneo all’evento di Med-Or
Italia e Francia stanno intensificando il coordinamento strategico nel Mediterraneo, lanciando un seminario di alto livello a Roma promosso dalla Fondazione Med-Or Italiana. Il focus: sicurezza, energia, migrazione e crisi regionali. Sono in corso colloqui per renderlo un evento annuale e per stabilire un centro di ricerca permanente
Ucraina, Medio Oriente, Nato. Verso il G7 in Canada (con vista Piano Mattei)
Dal Canada a Villa Pamphilj, la traccia italiana segue coordinate precise: la guerra in Ucraina, il sostegno a Kyiv, le difesa della Nato e le pressioni sugli alleati. Le Figaro sulla premier: “Meloni primadonna, è diventata la matrice di una nuova destra: disinibita, disciplinata e tremendamente efficace”
Ucraina, spesa, credibilità. Qual è la posizione di Vilnius sulla Nato
La guerra in Ucraina non è un conflitto isolato, ma parte di un’offensiva globale contro l’ordine internazionale. A sostenerlo è la Lituania, che chiede alla Nato di reagire in modo coerente e rapido, con nuove priorità strategiche e obiettivi di spesa più ambiziosi. Difendere Kyiv significa difendere la credibilità della Nato e arginare le ambizioni di Mosca e Pechino
L’attacco di Israele porta l’Iran a spingere sul nucleare. Alcaro e Castelli spiegano perché
Israele ha lanciato l’operazione “Rising Lion” colpendo siti nucleari e militari in Iran, tra cui Natanz, con un impatto strategico rilevante. L’attacco segna il possibile fallimento della diplomazia e un grave rischio per il regime di non proliferazione, e ora l’Iran potrebbe riprendere il programma nucleare senza più controlli internazionali. Il commento degli esperti dello Iai Alcaro e Castelli
Dall'Ucraina al Medio Oriente. Così Washington muove le sue capacità anti-drone
La crescente tensione tra Iran e Israele ha spinto gli Stati Uniti a privilegiare la protezione delle proprie truppe in Medio Oriente, spostando armi anti-drone inizialmente destinate all’Ucraina. Anche se non è chiaro quali siano tali armamenti, gli indizi suggeriscono che si tratti dell’Akwps II
Chi è Mario Vattani, nominato ambasciatore a Tokyo
Mario Vattani, già commissario per l’Italia a Expo 2025 ed ex ambasciatore a Singapore, è stato nominato nuovo ambasciatore italiano in Giappone. Esperto di relazioni economiche e culturali con Tokyo e autore del saggio “Svelare il Giappone”, proviene da una famiglia con profondi legami diplomatici con il Paese del Sol Levante
Israele, una nuova dottrina militare è già in atto. Ed è iniziata stanotte. Scrive Arditti
Le fonti militari israeliane parlano chiaro: “L’operazione durerà giorni”. L’obiettivo è sradicare la capacità nucleare e missilistica iraniana, colpendo le infrastrutture, gli impianti di comando e gli uomini chiave. Israele ha scelto di agire senza ambiguità. E ha scelto di farlo secondo una logica operativa moderna: letale, invisibile, a distanza