I legami tra Italia e Marocco sono profondi. Radicati nella storia, nutriti dal dialogo tra le nostre comunità, oggi si proiettano verso forme di cooperazione sempre più concrete e ambiziose. Lo ha ricordato oggi anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella lettera indirizzata a Sua Maestà. La riflessione di Pasquale Salzano, ambasciatore d’Italia in Marocco
Esteri
Trump vuole un riavvicinamento con la Cina. Ecco alcuni possibili segnali
La moratoria sulle tariffe, il divieto di scalo al leader taiwanese e le previsioni di un possibile vertice Trump-Xi: tutto sembra indicare che i rapporti tra Stati Uniti e Cina stiano entrando in una fase di dialogo più costruttivo. Un cambio di tono significativo per un presidente spesso considerato ostile verso Pechino
Difesa collettiva e democrazia, il legame che regge la Nato secondo Perestrello
Nel momento più complesso per la sicurezza internazionale dalla fine della Guerra Fredda, l’Assemblea parlamentare della Nato riafferma la centralità della difesa collettiva e dei valori democratici. Dall’Ucraina alla resilienza interna, dagli investimenti nella difesa ai Balcani, fino alle nuove alleanze globali, l’Alleanza si muove per affrontare le sfide del presente. Pubblichiamo il discorso tenuto il 22 luglio al Parlamento italiano da Marcos Perestrello, presidente dell’Assemblea parlamentare della Nato
Mattarella, Crosetto e Tajani russofobi. La lista del Cremlino che accusa l’Italia
L’Italia appare sempre più nel mirino della propaganda russa, anche in ragione della linea chiara espressa dal governo Meloni, dal Quirinale e da diversi esponenti istituzionali a sostegno dell’Ucraina. Ecco come il Cremlino accusa parte della leadership italiana di “russofobia”
Washington chiede il time out tra Serbia e Kosovo. L'ombra russa e il futuro balcanico
Ancora caos nel costone balcanico, tra sentenze contestate, mire di super player esterni come la Russia (che tiene forte la relazione con Belgrado) e una destabilizzazione data anche dal mancato funzionamento del Parlamento kosovaro. Fronti di crisi che, al momento, nessuno riesce a risolvere ma che è di fatto una mina piazzata al centro dei Balcani che potrebbe detonare con effetti negativi.
I dazi di Trump sono molto più di una questione commerciale. Scrive Caruso
L’accordo raggiunto domenica scorsa tra Donald Trump e Ursula von der Leyen in Scozia, che fissa i dazi Ue-Usa al 15%, viene prevalentemente letto attraverso la lente economica: bilancia commerciale, impatti settoriali, conseguenze sui prezzi. Ma questa prospettiva, per quanto legittima, rischia di oscurare la vera posta in gioco. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
La competizione Cina-Usa sulle terre rare si sposta in Myanmar?
Gli Stati Uniti valutano un intervento strategico in Myanmar per ottenere l’accesso alle terre rare pesanti del Paese nel tentativo di ridurre la dipendenza industriale dalla Cina. Ma al momento non c’è nulla di concreto
Trump-Xi, tutti gli indizi su un vertice in arrivo
Donald Trump sostiene di essere “l’artista degli accordi” e dunque immagina che un incontro faccia a faccia con Xi Jinping possa diventare la consacrazione di un percorso di dialogo interessato avviato sin da gennaio, strappando un’intesa negli interessi “America First”
Turchia e Unione europea, questione di mare (Nero) e di rischi (russi)
Dove potranno andare insieme Turchia e Ue? Riusciranno a rappresentare un fronte in più, solo se costruito secondo logiche atlantiste, per favorire la traccia programmatica sull’asse Nato-Ue. Ma con una particolare attenzione ai rischi, ovvero alla possibilità che la voglia turca di essere “molto” protagonista in aree sensibili finisca per rendersi autonoma rispetto a Bruxelles. L’esempio rappresentato dal porto di Odessa e dalle conseguenze delle guerra in Ucraina è illuminante, perché coinvolge il principio della deterrenza contro i tentativi russi di impedire all’Ucraina di accedere al Mar Nero
Perché Huawei in Spagna rischia di essere un cortocircuito per l'intelligence europea
Huawei ha ottenuto un appalto da 12 milioni di euro per la gestione dell’archiviazione digitale delle intercettazioni giudiziarie della magistratura spagnola. Il contratto rischia di creare frizioni con l’Unione europea e con gli alleati transatlantici, corrodendo la resilienza delle infrastrutture critiche del Paese ed ostacolando il lavoro coordinato delle agenzie di intelligence