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Coronavirus, arrivano i respiratori cinesi. Ma a che prezzo?

Roma ringrazia Pechino e minaccia i suoi alleati storici. È il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ad annunciarlo in collegamento con La vita in diretta su Rai1: “Ora siamo sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, molti Paesi stanno sospendendo i voli e i contatti con l’Italia, ma ci ricorderemo di tutti i Paesi che ci sono…

Addio globalizzazione? Così il Covid19 cambia il mondo. Parla Fontaine (Cnas)

Un virus in una provincia cinese è in grado di bloccare un Paese del Mediterraneo, di piegare i listini di tutto il mondo ma anche, più banalmente, di cancellare eventi negli Stati Uniti. È la globalizzazione, bellezza. Ma è arrivata al suo picco ? Formiche.net l’ha chiesto a Richard Fontaine, direttore esecutivo del Center for a New American Security di…

Migranti, geopolitica e Siria. Cosa porta a casa Erdogan da Bruxelles

Migranti, geopolitica e Siria: il presidente turco Erdogan lascia Bruxelles con poche certezze, rispetto alle iniziali aspettative. Avrebbe voluto far valere in seno ai vertici dell'Ue la minaccia di aprire le sue frontiere, dopo che nelle ultime 48 ore ha ordinato alla sua Guardia Costiera di non far partire più profughi verso le isole greche dell'Egeo. Ma ha raccolto poco…

Così Maduro aggira (ancora) le sanzioni internazionali grazie all'amico Erdogan

Il regime di Nicolás Maduro sfrutta il legame con il governo della Turchia per aggirare le sanzioni internazionali imposte dagli Stati Uniti e dall’Unione europea. La strategia comporta il contrabbando di denaro in contante e lingotti d’oro in valigie diplomatiche su aerei privati che arrivano senza dovere superare alcun controllo sul territorio turco. Questo denaro, a sua volta, è distribuito…

Pericolo scampato (per ora). Perché Huawei fa traballare Boris Johnson

Brividi a Downing Street. La rivolta di un gruppo di parlamentari Tories contro il governo conservatore di Boris Johnson sulla partecipazione della cinese Huawei alla rete 5G non è andata in porto, per ora. Guidato da un pivot di 4 ex ministri, l’ex segretario alla Brexit David Davis, l’ex segretario per il Lavoro Duncan Smith, Owen Paterson e Damian Green,…

Le tre cose che Xi non ha detto su Wuhan

Tentativi di ritorno alla normalità in Cina. Dopo la riapertura, pur parziale, dello Shanghai Disney Resort a oltre un mese dalla chiusura, è stato il leader Xi Jinping in persona a lanciare un segnale. L’ha fatto visitando Wuhan, capoluogo della provincia cinese dell’Hubei, epicentro dell’epidemia del coronavirus. Si tratta della prima volta che il presidente cinese si reca nella città, a…

Erdogan detta le condizioni. Al via la contrattazione con l’Ue sui migranti

Ci vorranno giorni, forse settimane, per capire cosa otterrà realmente. Per il momento, sappiamo che la missione di ieri pomeriggio per Erdogan è stato in primo luogo uno show-down a uso e consumo della propaganda interna e un modo di far vedere che lui in Europa c’è già, almeno come leader di riferimento per le comunità turche e musulmane che…

Petrolio, muscoli e propaganda. Putin vuole il potere fino al 2036

Il 22 aprile il parlamento russo terrà una votazione pubblica per decidere una modifica costituzionale che potrebbe permettere a Vladimir Putin di continuare a governare anche dopo la scadenza del suo attuale mandato – nel 2024, quando per le regole presenti non potrebbe essere rieletto. Un emendamento per promuovere la modifica è stato avanzato oggi da Valentina Tereshkova, parlamentare molto vicina…

Così (non) funziona il capitalismo cinese. L'analisi di Aresu

Di Alessandro Aresu

Il 17 gennaio 2017 Xi Jinping apre il World Economic Forum di Davos con una difesa appassionata della globalizzazione economica. Tutti sono pazzi per Xi, che spazia nel suo discorso da Charles Dickens al primato dei problemi ambientali, tanto che l’uditorio globale di Davos ritiene che la performance del presidente cinese abbia eclissato l’altra cerimonia di inaugurazione, prevista a Washington…

Coronavirus, ci servono gli anticorpi per resistere alla propaganda cinese

Stiamo leggendo in queste ore lodi sperticate al modello Wuhan, e non soltanto dai media del regime cinese. Il mantra è: quello sì che funziona, altro che la gestione maccheronica del coronavirus, dovremmo fare così. Sembra quasi che Pechino non abbia commesso errori. Anzi, sembra essere un modello, il modello da seguire nella gestione delle crisi di salute pubblica da…

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