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Così la Cina vuole vendicare Huawei. Da Apple a Cisco, ecco la rappresaglia

Apple, Qualcomm, Cisco, Boeing. Il governo cinese sta stilando una lista di aziende americane su cui abbattere la rappresaglia per l'ultimo bando dell'amministrazione Trump contro Huawei. LA RAPPRESAGLIA CINESE Lo fa sapere il quotidiano inglese del Partito comunista cinese Global Times, citando una "fonte vicina al governo". Le misure "prevedono l'aggiunta delle suddette aziende in una "lista di entità non…

Silvia Romano e quella sanatoria per i migranti. I dubbi del Prof. Pennisi

Per pura coincidenza, nei giorni in cui si dipanava il lieto fine della vicenda di Silvia Romano e della trattativa per i permessi di soggiorno per alcune categorie di immigrati clandestini, ho visto in televisione L’ombra del dubbio, un capolavoro di Alfred Hitchcock del 1943 che, sotto una vicenda apparentemente thriller e poliziesca, fa un ritratto impietoso dell’ipocrisia. Ed è…

Covid-19, la minaccia cinese su Usa2020. E il Congresso risponde

Poche cose mettono d'accordo democratici e repubblicani americani al Congresso. La Cina è una di queste. Raramente il presidente Donald Trump ha dovuto faticare per avere dal Congresso il via libera alla linea dura con Pechino. Dal commercio ai diritti umani, un fronte trasversale agli schieramenti ha garantito una certa continuità della politiica estera trumpiana. È successo anche in questi…

Afghanistan senza pace. Ecco cosa succede fra negoziati e attentati terroristici

Se non fosse per la stretta cronaca legata a fatti eclatanti — come lo spietato attentato contro una nusery pochi giorni fa, a Kabul — l’Afghanistan sarebbe uscito dai riflettori della stampa. Eppure è un dossier sensibile, dal valore strategico perché punto di passaggio di dinamiche geopolitiche che coinvolgono Stati Uniti, Russia, Iran e Cina; e dall’enorme valore securitario perché nel…

Erdogan chiama Stoltenberg. Di Maio, Maiteeg. Cosa si muove attorno alla Libia

Secondo le informazioni ottenute da Formiche.net, già oggi il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, avrebbe avuto un colloquio telefonico col vicepremier libico, Ahmed Maiteeg, per riprendere il discorso a proposito dell'ospedale militare di Misurata. La conversazione in programma per "i prossimi giorni" era stata annunciata giovedì dallo stesso leader grillino durante un'audizione alle commissioni Esteri di Camera e Senato. In…

Non lasciamoci incantare dalle sirene della Cina. Lippa spiega perché

L'epidemia in corso ha dato ulteriore visibilità e centralità alla Cina e al suo modello di Stato: al di là delle ricostruzioni sulle origini del cosiddetto Covid-19, che sono materia riservata per i servizi di intelligence, non vi è dubbio che l'emergenza sia originata a Wuhan e che la strategia seguita in Cina nelle settimane successive abbia condizionato le politiche…

Colpo grosso per gli Usa. Accordo (da 12 miliardi) con Taiwan sui microchip

Taiwan Semiconductor Manufacturing, il primo produttore al mondo di chip, ha deciso di realizzare una fabbrica di microchip in Arizona. I lavori di costruzione dovrebbe iniziare nel 2021 e la produzione dovrebbe essere avviata nel 2024: un investimento da quasi 12 miliardi che darà fino a 1.600 nuovi posti di lavoro e che produrrà i chip 5 nanometri più sofisticati.…

Vi spiego perché la Turchia ha bisogno di soldi, ma non vuole quelli del Fmi

C’è una cosa che il presidente turco teme quasi quanto il calo del suo consenso, ultimamente piuttosto ammaccato, ed è il ricorso a un programma di aiuti del Fondo Monetario Internazionale. Questo, semplicemente per due motivi. Il primo è che così la Mezzaluna perderebbe, anche ufficialmente, la fama di grande potenza economica mondiale, rendendo lontani quei tempi in cui era…

Occhio, la stella di Putin brilla meno in Europa. Ian Lesser ci spiega perché

Non è da tutti i giorni sentire Angela Merkel tuonare contro il Cremlino. “Un attacco oltraggioso”. Così la cancelliera tedesca ha definito questo mercoledì il cyber-attacco che nel 2015 ha seminato il panico nel Bundestag sottraendo dati personali dei parlamentari e mandando in tilt il network per settimane. Ora c’è un nome e un cognome per il responsabile: Dmitry Badin,…

Quale politica italiana per la Libia? Ecco la versione (convincente) di Di Maio

Non c’è un’ipotesi di boots on the ground italiani in Libia. Parola del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervenuto oggi alle commissioni Esteri di Camera e Senato: “Non esiste nella misura in cui né il mandato dell’Onu né le autorizzazioni del governo o delle parti esistono in questo senso”. Il capo della Farnesina ha sottolineato come le “500 unità”…

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