A meno di due settimane dalla conferenza internazionale di Berlino, che doveva indicare la via per consolidare un’esile tregua, lo scontro diplomatico sulla Libia segue di pari passo il riavvio dei combattimenti. Quella militare è tutt’altro che un’opzione impossibile per i due fronti in campo. Gli sponsor reciproci lo sanno, e schiacciano l’acceleratore. A Tripoli, il Gna, acronimo del governo internazionalmente…
Esteri
Il piano di Trump, le difficoltà palestinesi, le (scarse) ricadute regionali. Parla Magri (Ispi)
Quello che Donald Trump ha presentato al mondo non è solo un piano per ristabilire la pace e l'equilibrio nella più turbolenta arena territoriale del mondo, quella israeliana-palestinese, ma è qualcosa di più. È un netto tentativo di lasciare un'eredità in politica estera; è un potenziale elemento di riequilibrio o squilibrio in una regione complicata. Formiche.net ha contattato il direttore dell'Istituto…
Gas e siderurgia, come cambiano i rapporti turchi con Ue e Cina
La Turchia di oggi è più nazionalista e più incline a far valere il proprio potere politico e militare rispetto agli ultimi anni. Per questa ragione non è semplice trattare con Ankara, passaggio che Ue e Nato conoscono bene. Ma al contempo il regime di Erdogan torna a caldeggiare un processo di allargamento dell'Ue che sia condotto in modo credibile,…
Debito e difesa, come prosegue l'alleanza tra Mosca e Caracas
I russi ci tengono a sostenere l’alleato Nicolás Maduro, ma forse fino ad un certo limite. Il direttore del Dipartimento per l’America latina del ministero degli Esteri russo, Alexandr Schetinin, ha fatto il punto sui rapporti tra Mosca a Caracas in un’intervista concessa all’agenzia Sputnik. Secondo lui, per ora, non sono in programma esercitazioni militari congiunti tra i due Paesi:…
Quella di Trump su Israele e Palestina è una piattaforma negoziale. La versione di Dottori (Luiss)
Il presidente statunitense Donald Trump ha presentato ieri una proposta per risolvere il conflitto fra israeliani e palestinesi. Si tratta di un elemento di massimo interesse per la politica internazionale, che ci parla dell'amministrazione Trump e apre potenziali nuovi scenari sul contesto regionale. Formiche.net ha contattato Germano Dottori, docente di Studi strategici della Luiss e autore di un tomo di riferimento…
Cosa c'è dietro il piano di pace di Trump. L'analisi di Gramaglia
Il ‘piano di pace del Secolo’, come, con la consueta modestia, lo definisce Donald Trump. Oppure, il ‘tradimento del Secolo’, come lo bollano su lunghezze d’onda analoghe tutti i palestinesi e l’Iran e i suoi affiliati nella Regione. Persino la Turchia, un Paese della Nato, anche se sempre di meno, non usa mezzi termini: “Il piano è un’annessione, è nato…
Il piano di Trump è difficile ma vantaggioso. Nirenstein spiega perché
Addio al controverso piglio che ha prodotto l'accordo di Oslo e le successive premesse legate al falso tema “pace in cambio di terra”. Battezza così il piano di pace americano per il Medio Oriente Fiamma Nirenstein, giornalista, scrittrice e tra le altre cose membro del Jerusalem Center for Public Affairs (Jcpa), che affida a Formiche.net la sua lettura analitica sulla…
Israele e Palestina, ci sono alternative al piano di Trump? Il commento di Bressan (Lumsa)
Ai microfoni di Radio 1, l’ambasciatrice palestinese in Italia e presso la Santa Sede, Abeer Odeh, ha detto che "il piano di Trump in Medio Oriente è già morto perché illegale. Trump fa accordi solo con la componente di destra del governo di Israele, i palestinesi non sono parte del negoziato". È uno dei vari commenti negativi che esce dopo…
La sfida Usa a tutto campo. Il rapporto del Cnas sulla Cina
Rising to the China challenge: renewing American competitiveness in the Indo-Pacific è il titolo di uno studio pubblicato ieri dal Center for a New American Security (Cnas), un think tank statunitense molto sensibile ai temi della difesa e dell’Asia, fondato nel 2007 da Michèle Flournoy e Kurt M. Campbell, due ex membri della precedente amministrazione statunitense, quella guidata dal democratico…
Stop al petrolio e nuove armi. Il peso della guerra sui libici
"La situazione in Libia si sta complicando, c'è più preoccupazione" e con il blocco della produzione petrolifera tutto significa “togliere ossigeno alle persone". È un commento che Claudio Descalzi, ad Eni, affida all’Agenzia Dire a margine della presentazione della società con l'Enea per la realizzazione del polo scientifico tecnologico DTT sulla fusione. "Non si possono affamare le persone — continua…