Dopo cinque giorni di scontri armati lungo il confine, Cambogia e Thailandia hanno concordato un cessate il fuoco immediato grazie alla mediazione dell’Asean e alla pressione esercitata dal presidente Usa Donald Trump. L’intesa prevede anche un meccanismo congiunto di monitoraggio e nuovi incontri tra autorità militari
Esteri
La successione impossibile. Faglie, fedeltà e scenari oltre Xi Jinping
Compattezza monolitica, autorità centralizzata e solidità assoluta. Questo il modo in cui Pechino si presenta agli occhi esterni, consapevole di essere oggi una potenza globale. Così, gli equilibri internazionali osservano le dinamiche interne al Partito, che potrebbero guidare, prima o dopo, la successione di Xi Jinping e le sue modalità. Sui possibili scenari di successione e sullo stato dell’arte della leadership cinese fa luce il nuovo report della Jamestown Foundation
Imec è già una risposta alle tensioni commerciali. Lo studio Misgav-Kas
Imec è entrato in una nuova fase, anche per via delle complessità geopolitiche e geoeconomiche emerse in questi anni. Pur preservando una visione di lungo periodo, sta diventando anche una risposta concreta a pressioni immediate nonché un progetto mainstream. L’Europa è chiamata, come spiega lo studio del Misgav Institute e della Konrad Adenauer Stiftung, a scegliere un ruolo strategico per evitare di essere attore passivo
Così Londra e Bruxelles mettono alle strette l'export illegale di petrolio russo
Le nuove sanzioni britanniche ed europee colpiscono cuore e logistica della flotta ombra russa. Vietati i servizi alle petroliere sospettate, mentre l’export illegale di greggio diventa sempre più difficile da sostenere per Mosca. “Questo provvedimento è forse il più importante di quelli adottati da Bruxelles dal 2022 ad oggi”, afferma a Formiche.net Giangiuseppe Pili, assistant professor dell’Intelligence Analysis Program presso la James Madison University e Rusi associate fellow
Cosa lega cibo e geopolitica. Meloni al vertice Onu
L’Italia ha messo in piedi progetti, iniziative, partenariati in Senegal, Ghana e Congo, con l’ambizione di coinvolgere presto anche Costa d’Avorio e Kenya. Uno schema che sta funzionando anche in Tunisia, spiega Meloni, dove Roma sta rafforzando le capacità e le competenze per l’utilizzo dell’acqua, “risorsa attorno alla quale si giocherà sempre di più una sfida anche geopolitica e di sovranità”
Meloni incontra Abiy, Ruto e Youssouf. L’Italia tessitrice di alleanze nel Corno d’Africa
Non solo un vertice alimentare, ma una fase caratterizzata dall’attivismo programmatico del governo che già due settimane fa a Roma aveva avuto modo di ribadire l’importanza del Piano Mattei, mettendolo a confronto con il Global Gateway dell’Ue: ovvero come far camminare il Piano nella fase due, quella che attiene l’universo delle alleanze con Ue e Usa
Causa o nazione. Un paradigma globale da Teheran a Washington
A quasi vent’anni dall’intuizione di Kissinger, il dilemma tra essere una causa o una nazione torna centrale. Dall’Iran che espelle milioni di afghani agli Usa di JD Vance, due traiettorie divergenti ma speculari
Macron rilancia sulla Palestina, ma all’Onu potrebbe prevalere la prudenza italiana
Alla vigilia della riunione Onu, la Francia rilancia l’ipotesi di un riconoscimento anticipato dello Stato di Palestina. L’Italia condivide l’obiettivo politico, ma insiste sulla necessità di un processo negoziale strutturato. Roma lavora con Parigi e Riad a una posizione comune, evitando passi simbolici privi di basi concrete
La questione palestinese non interessa più al mondo arabo. A cosa serve il muro del Cairo secondo Arditti
Il muro del Cairo è, nella sua materialità, la più drammatica e inoppugnabile dimostrazione di ciò che in molti fingono di non vedere: la questione palestinese non interessa più al mondo arabo. È diventata uno strumento utile solo per logorare Israele. Nessuno vuole risolverla. E il muro ne è il simbolo perfetto
Così i drusi sono diventati (controvoglia) attori geopolitici. Scrive Jean
Tra tribalismo, geopolitica e interessi strategici, la Siria si ritrova a essere campo di battaglia tra potenze e minoranze. Israele interviene a difesa dei drusi, storici alleati nella regione, mentre la nuova amministrazione americana tenta di bilanciare Ankara e Tel Aviv per evitare un nuovo disastro siriano