“I venti che agitano le nostre bandiere e i nostri cieli sono consistenti”. Lewis Eisenberg, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, prende la parola dal Centro Studi Americani di Roma. Il diplomatico vicinissimo a Donald Trump apre il quarto Forum Transatlantico sulla Russia con una nota cupa. “Un’Europa e un’America più forti sono essenziali per garantire la pace nel mondo”…
Esteri
Con Haftar non si può trattare. L'appello al governo di Fasanotti, Mezran e Varvelli
Mentre la comunità internazionale si appresta a organizzare a novembre in Germania l’ennesimo vertice sulla Libia, la situazione sul campo rende ogni giorno più evidente quanto Haftar non possa essere considerato l'uomo giusto per i problemi libici. Ciò lo si intuisce chiaramente dal fallimento dell’attuale azione militare in Tripolitania, sebbene sarebbe bastato analizzare le sue mosse negli ultimi cinque anni…
Dalla Siria alla Russia. Il risiko Trump spiegato da Ian Lesser (Gmf)
Siria, Ucraina, Russia, Europa. Politica estera e domestica sono un tutt’uno nell’agenda di Donald Trump. Le presidenziali del 2020 si avvicinano e un altro passo falso può ribaltare i pronostici. I democratici sono sul piede di guerra per il caso Ucraina e vogliono andare fino in fondo con l’impeachment. Ma non è questo il vero ostacolo che può far inciampare…
Ripetiamo: una fly-zone in Libia è interesse di tutti. Ed è urgente
Il 15 aprile, Formiche.net ha promosso un appello per creare una no-fly zone sulla Libia per proteggere i civili e le infrastrutture del paese. Erano passati i primi dieci giorni dall’inizio della campagna di conquista che il signore della guerra della Cirenaica, Khalifa Haftar, aveva lanciato pensando che con uno scacco a Tripoli avrebbe potuto permettersi di prendere il Paese.…
Vi spiego come aiutare la giovane Tunisia. Karima Moual commenta le elezioni
La bassa affluenza alle urne in Tunisia? E'anche il frutto della perdita della dignità, rivela a Formiche.net Karima Moual, giornalista di origine marocchina collaboratrice di Mediaset e La Stampa, che partendo dai primi exit poll, ragiona sulle prospettive di un Paese giovane come la Tunisia anche in ottica di rapporti mediterranei. Gli exit poll danno in testa il partito islamico…
Giravolta di Trump sulla Siria. Ora si schiera con la Turchia
L’amministrazione statunitense guidata da Donald Trump ha dato il via libera — con un comunicato di disimpegno diffuso poche ore fa, dopo una telefonata con Recep Tayyp Erdogan — al piano turco di invadere il nord della Siria. È un’operazione militare attesa da tempo, perché Ankara non condivide che quell’area al confine sia controllata dai curdi locali, che per la Turchia…
Libia, quando è troppo, è troppo. L’Italia ritrova fiato e stigmatizza Haftar
Libia ancora irrequieta, nonostante i tentativi di riavviare il percorso politico, minati costantemente dagli attacchi del signore della guerra della Cirenaica, Khalifa Haftar, contro Tripoli e le fazioni alleate al governo onusiano, mentre si muovono dinamiche di interessi attorno al petrolio. Con ordine, partendo dal sottolineare la nota positiva: l’ambasciata italiana in Libia ha preso una posizione contro le azioni di…
Basi, geopolitica e gas. Pompeo ricorda come è strategico il Mediterraneo orientale
Una visita strategica e rilevante, quella del Segretario di Stato Usa Mike Pompeo in Grecia. Forse non quanto quella in Italia, ma comunque di primo piano dal momento che ha messo nero su bianco un cambio di passo, chirurgico e armonico per quanto riguarda le infrastrutture militari, il gas a Cipro e gli equilibri. Si va verso un nuovo fronte…
Forza economica e pressioni politiche. Ecco come Pechino isola Hong Kong
Hong Kong è un argomento delicatissimo e praticamente intrattabile per chiunque davanti a Pechino. Ne è testimonianza l’atteggiamento soft adottato dal principio da Donald Trump, che invece solitamente è la voce ruggente contro la Cina di questa fase storica. Secondo il Financial Times (mai smentito) pare ci sia stato un accordo tra l’americano e Xi Jinping al G20 di Osaka,…
Il sistema politico in Iraq “si è rotto”. I rischi per la sicurezza regionale (e non solo)
Sui social network negli ultimi giorni sono circolate immagini piuttosto dure arrivate da Baghdad: si sentivano dei colpi di fucile e si vedevano i manifestanti scesi in strada finire a terra. Erano gli spari di un cecchino che squarciavano le proteste che dall'inizio della settimana hanno interessato la capitale altre otto province. Le autorità sono intervenute col pugno duro e per…