Il 15 aprile, Formiche.net ha promosso un appello per creare una no-fly zone sulla Libia per proteggere i civili e le infrastrutture del paese. Erano passati i primi dieci giorni dall’inizio della campagna di conquista che il signore della guerra della Cirenaica, Khalifa Haftar, aveva lanciato pensando che con uno scacco a Tripoli avrebbe potuto permettersi di prendere il Paese.…
Esteri
Vi spiego come aiutare la giovane Tunisia. Karima Moual commenta le elezioni
La bassa affluenza alle urne in Tunisia? E'anche il frutto della perdita della dignità, rivela a Formiche.net Karima Moual, giornalista di origine marocchina collaboratrice di Mediaset e La Stampa, che partendo dai primi exit poll, ragiona sulle prospettive di un Paese giovane come la Tunisia anche in ottica di rapporti mediterranei. Gli exit poll danno in testa il partito islamico…
Giravolta di Trump sulla Siria. Ora si schiera con la Turchia
L’amministrazione statunitense guidata da Donald Trump ha dato il via libera — con un comunicato di disimpegno diffuso poche ore fa, dopo una telefonata con Recep Tayyp Erdogan — al piano turco di invadere il nord della Siria. È un’operazione militare attesa da tempo, perché Ankara non condivide che quell’area al confine sia controllata dai curdi locali, che per la Turchia…
Libia, quando è troppo, è troppo. L’Italia ritrova fiato e stigmatizza Haftar
Libia ancora irrequieta, nonostante i tentativi di riavviare il percorso politico, minati costantemente dagli attacchi del signore della guerra della Cirenaica, Khalifa Haftar, contro Tripoli e le fazioni alleate al governo onusiano, mentre si muovono dinamiche di interessi attorno al petrolio. Con ordine, partendo dal sottolineare la nota positiva: l’ambasciata italiana in Libia ha preso una posizione contro le azioni di…
Basi, geopolitica e gas. Pompeo ricorda come è strategico il Mediterraneo orientale
Una visita strategica e rilevante, quella del Segretario di Stato Usa Mike Pompeo in Grecia. Forse non quanto quella in Italia, ma comunque di primo piano dal momento che ha messo nero su bianco un cambio di passo, chirurgico e armonico per quanto riguarda le infrastrutture militari, il gas a Cipro e gli equilibri. Si va verso un nuovo fronte…
Forza economica e pressioni politiche. Ecco come Pechino isola Hong Kong
Hong Kong è un argomento delicatissimo e praticamente intrattabile per chiunque davanti a Pechino. Ne è testimonianza l’atteggiamento soft adottato dal principio da Donald Trump, che invece solitamente è la voce ruggente contro la Cina di questa fase storica. Secondo il Financial Times (mai smentito) pare ci sia stato un accordo tra l’americano e Xi Jinping al G20 di Osaka,…
Il sistema politico in Iraq “si è rotto”. I rischi per la sicurezza regionale (e non solo)
Sui social network negli ultimi giorni sono circolate immagini piuttosto dure arrivate da Baghdad: si sentivano dei colpi di fucile e si vedevano i manifestanti scesi in strada finire a terra. Erano gli spari di un cecchino che squarciavano le proteste che dall'inizio della settimana hanno interessato la capitale altre otto province. Le autorità sono intervenute col pugno duro e per…
Il gas nel Mediterrano e l’allarme sulle mire della Turchia (anche dall’Italia)
Anche Roma in ansia per la nuova provocazione turca a Cipro, con l'invio della nave Yavuz all'interno del blocco sette della Zona economica esclusiva. Gli interessi dei player internazionali già coinvolti, come Total, Eni e ExxonMobile confliggono con l'azione di Ankara, definita illegale anche da Bruxelles. E nel Mediterraneo orientale torna altissima la tensione, tra droni, sottomarini e fregate. QUI…
Erdogan va in Serbia per espandere l’influenza turca nei Balcani
In Siria la situazione è appesa a un filo, le acque attorno a Cipro sono sempre più agitate, ma il presidente della Repubblica turca, Recep Tayyip Erdogan non sembra proprio voler diminuire l’esuberanza che da anni caratterizza la politica estera della Mezzaluna. E domani si prepara a un viaggio di due giorni in uno dei territori chiave per Ankara: i…
Perché Kiev scende in piazza per la formula Steinmeier (che piace a Zelensky, Putin e Merkel)
Diecimila manifestanti si sono riversati oggi sulle strade di Kiev. Il motivo è una ferma protesta contro l’approvazione del “Piano Steinmeier”, ovvero il nuovo accordo sull'Ucraina raggiunto lo scorso primo Ottobre a Minsk da rappresentanti dei separatisti filo russi, Russia, Ucraina e mediatori dell'Osce. IL PIANO STEINMEIER E IL PLAUSO DI BERLINO Il Piano Steinmeier è la strategia, elaborata dal…
















