Pace è fatta, almeno per ora, tra Etiopia ed Eritrea. I leader dei due Paesi africani si sono incontrati domenica scorsa per la prima volta dopo quasi 20 anni e oggi hanno formalizzato un accordo che pone fine allo stato di guerra. La riconciliazione tra il nuovo primo ministro etiope, Abiy Ahmed, e il presidente eritreo, Isaias Afwerki, risolve uno…
Esteri
Nato, Trump, F-35 e Italia. Parla l'ambasciatore Giansanti
Mentre si avvicina il Summit Nato aumenta il timore che l’imprevedibilità di Trump possa acuire ancora di più le distanze tra Europa e Stati Uniti. Intanto, l’Italia del governo Conte ha trovato con la presidenza americana diversi obiettivi in comune, dall’attenzione al fianco sud al dialogo con Mosca. Eppure, mentre è ormai chiara l’adesione nel nuovo esecutivo al tradizionale euro-atlantismo,…
Ecco come Pompeo, discreto e diplomatico, gestisce con calma i ruggiti di Kim
Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, è uno che è passato rapidamente dalla riservatezza dello spionaggio – dirigeva la Cia – alla delicatezza della diplomazia, nonostante la nomea di falco repubblicano (Tea Party) trumpiano: alle accuse nordcoreane di aver gestito la sua ultima visita a Pyongyang con un "gangster-style", ha reagito per il momento definendo solo come "infondate" le dichiarazioni della…
Il rischio di un nuovo Ruanda. Cosa succede nel sud della Nigeria
L'inquieto, tormentato, gigante d'Africa - quasi 200 milioni di abitanti, Paese immenso, dalle stridenti contraddizioni - è sconvolto da un nuovo dramma (anzi vecchio, riemerso pari pari dalla storia), rimasto avvolto da una cortina di silenzio e di indifferenza fino a poche settimane fa. Un conflitto etnico-religioso (ma anche di carattere economico, una sorta di endemica "guerra dell'acqua", di sfida…
Il governo investe su Tripoli. La missione di Moavero e il rapporto con gli Usa. Parlano Saini Fasanotti e Mezran
Il ministro degli Esteri italiano, Enzo Moavero Milanesi, è volato oggi in Libia a marcare ancora la presenza italiana al fianco di quelle che la Farnesina definisce “le legittime istituzioni” del paese, ossia il governo installato a Tripoli tre anni fa dall’Onu e affidato a Fayez Serraj con l’obiettivo di rappacificare il paese, diviso in una miriade di gruppi armati e posizioni politiche…
Guerriglia, scontri e lacrimogeni. A Nantes scoppia la bomba migranti
Una perquisizione finita male sta scuotendo la Francia e Nantes, con le accuse di “grilletto facile” alle forze dell'ordine e un ricercato che avrebbe tentato la fuga, per questo inseguito dall'agente che ora rischia il carcere. Aboubakar Fofana, dal 2017 ricercato a Créteil per rapina organizzata e cospirazione criminale, è morto quattro giorni fa ucciso da colpi di arma da…
Cosa dire a Putin? Così il think tank repubblicano Heritage sussurra a Trump
Due giorni fa, il presidente americano Donald Trump è volato in Montana per uno dei suoi rally elettorali. Del comizio se n’è parlato parecchio sui media, soprattutto per gli attacchi lanciati contro la senatrice leftist Elizabeth Warren e per una sparata in cui ha definito “very good” il Kgb, si è parlato meno invece di un dettaglio a contorno: Trump…
Brexit, così la May trova l'accordo e nessun ministro ha consegnato le dimissioni
Era stato dato per assodato che il governo May sarebbe morto questo fine settimana. E invece non è entrato neanche in coma. L'accordo per la Brexit è stato trovato a Chequers Court, la residenza di campagna del primo ministro. Dodici ore per convincere i suoi ministri a siglare un accordo - definitivo - da presentare all'Unione Europea. Dopo una lunga…
Deraa è caduta, e Assad (grazie a Mosca) intasca una nuova vittoria
Con la capitolazione dei ribelli dell’Esercito Siriano Libero, che hanno accettato ieri di deporre le armi e di riconsegnare al governo di Damasco la provincia sud-occidentale di Deraa, il presidente siriano Bashar al-Assad si assicura un'altra vittoria e fa un ulteriore passo avanti verso la risoluzione definitiva, a suo vantaggio, della guerra civile. L’offensiva lanciata il 19 giugno dal cosiddetto…
Vi spiego come Kim Jong Un sta trasformando la nuova classe dirigente nordcoreana
Come si trasforma attualmente il sistema politico di Pyongyang nelle more della Grande Trasformazione, quella con gli Usa e la Corea del Sud, voluta e diretta attentamente da Kim Jong Un? Il Grande Leader vuole avere, per il futuro, una classe dirigente nuova e adatta alle modificazioni successive, economiche e strategiche, che investiranno la Corea del Nord nei prossimi anni.…