L’operazione “Vittoria dorata” lanciata il 13 giugno dalla coalizione alleata a guida saudita per scacciare i ribelli Houthi dalla strategica città portuale di Hodeida ha centrato il suo primo risultato. Mercoledì mattina la coalizione ha annunciato di aver espugnato l’aeroporto, che sorge a 15 chilometri a sud dal centro cittadino e dalle infrastrutture portuali. Si tratta, secondo un esponente del…
Esteri
Un database comune con l’identikit degli estremisti. La nuova strategia europea
La minaccia terrorista in Europa è latente. Secondo l’ultimo report dell’Europol, circa 5mila individui sono partiti da Paesi europei verso Iraq e Siria. Per questo, l'Unione europea si è data da fare. La Commissione ha approvato un accordo per cercare di agevolare le procedure d’identificazione e localizzazione di quelli che potrebbero diventare terroristi jihadisti una volta rientrati in territorio europeo.…
Turchia, chi si gioca l'ultima occasione per indebolire Erdogan alle elezioni
La Turchia va alle urne e Recep Tayyip Erdogan si gioca il tutto e per tutto. Ma la strada appare più in salita del solito, proprio questa volta che il Presidente della Repubblica ha bisogno di vincere subito. Il Reis, in questa breve campagna elettorale è apparso stanco e provato, complice anche la concomitanza del Ramadan, il mese sacro del…
Le fake news via Whatsapp possono uccidere. Ecco cosa è successo in India
Sul sito della Bloomberg, Ian Marlow, firma un reportage shoccante (per tutti) dall'India: la diffusione isterica di fake news su WhatsApp ha già prodotto diversi morti nel Paese. Le catene di sant'Antonio contenenti notizie false su rapitori di bambini e assassini hanno portato gli abitanti di alcuni villaggi rurali a unirsi in ronde, pattugliare armati le strade giorno e notte…
Che succede in Libia, attacchi di Haftar, droni e smentite
Stanare lo Stato Islamico e Al Qaeda in Libia per conseguire un doppio obiettivo: intensificare l'appoggio all'esecutivo tripolino con una campagna militare mirata e disegnare un perimetro ideale attorno alla zona di Bani Walid per utilizzarla come transito sicuro per i militanti. È la nuova strategia americana in terra libica, che ha trovato la sua esplicazione in due attacchi lanciati…
F-35 alla Turchia: le consegne del Pentagono e gli ostacoli del Congresso
Amministrazione e Congresso americani si trovano su un altro terreno di confronto (uno dei tanti, in questa fase di assestamento prime che la campagna per le Midterms entri nel vivo dei mesi finali): gli F-35 alla Turchia. Oggi, a Forth Worth, in Texas, su pressioni della Lockheed Martin, la ditta costruttrice, verranno consegnati i primi due velivoli ai turchi, anche se…
007 e agenti doppi. Ecco cosa è successo fra Iran e l’ex ministro israeliano
Gonen Segev nasce a Kiryat Motzkin, nel nord di Israele nel 1952. Studia medicina all'Università di Ben Gurion nel Negeve e si specializza in pediatria. Attivo in politica, diventa parlamentare nel 1992 per il partito Tzomet, piccolo partito di destra laica. Nel febbraio del 1994 lascia Tzomet assieme ad altri due parlamentari per poi fondare il piccolo gruppo politico Yiud,…
Il viaggio di Mohammed bin Salman a Mosca svela le convergenze e i limiti della relazione tra Russia e Arabia Saudita
Non è passata inosservata la visita a Mosca lo scorso 14 giugno del principe saudita Mohammed bin Salman (MBS). Ufficialmente organizzato per permettere a MbS di assistere al match di apertura dei mondiali di calcio tra le rappresentative nazionali di Arabia Saudita e Russia, il viaggio ha offerto all’erede al trono l’opportunità di discutere con il presidente Vladimir Putin di…
Inflazione, disoccupazione e debito. Le contraddizioni Usa e il nodo midterm
È difficile prevedere dove porterà l’”America first” di Donald Trump. Al momento quel che risulta evidente è il suo carattere contraddittorio. Ciò che gli Usa (forse) guadagneranno con i dazi, lo perderanno, e con gli interessi, a causa della tendenza del dollaro a rivalutarsi. Si dirà che non è una novità. Basti pensare a come il Presidente tratta la sua…
Prima il ritiro dall'accordo sull'Iran, poi dal Consiglio dei Diritti Umani: gli Usa e un nuovo multilateralismo?
Gli Stati Uniti si sono ritirati dal Consiglio dei Diritti Umani dell'Onu, dopo aver avvertito ad ottobre che si sarebbero ritirati dall'Unesco. Lo hanno annunciato il Segretario di Stato Mike Pompeo e l'Ambasciatrice all'Onu Nikki Haley. La ragione principale si dice essere il trattamento impari di Israele, ma non è che un aspetto di una più ampia politica che riconsidera…