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Il destino di Sarkozy e le ragioni della guerra (sciagurata) alla Libia

Nicolas Sarkozy, ancora in stato di fermo a Nanterre, attende che alla fine del suo lungo interrogatorio gli investigatori lo restituiscano alla libertà. Comunque andranno le cose, l’opinione pubblica francese sembra convinta, da quel si sente in giro e da quanto si legge sui giornali, che la sua “stella” è definitivamente tramontata. Si fa strada nella considerazione generale, al di…

Sarkozy e l'accusa dei finanziamenti pubblici dalla Libia. Una resa dei conti?

Di Michela Mercuri

Il 10 marzo del 2011, prima della caduta di Gheddafi, e ancor prima dell’intervento della coalizione voluta dalla Francia per far fuori il Rais, l’agenzia ufficiale libica Jana rivelava: “Un grave segreto porterà alla caduta di Sarkozy (…), un segreto in linea con il finanziamento della sua campagna elettorale”. Quella che allora pareva una fosca profezia, oggi sembra avverarsi. L’ex…

Con la Francia rapporti ottimi. Ma quella libica è stata una vicenda oscura. Parla Cicchitto

Con il fermo di Sarkozy, l'intervento militare in Libia si conferma una delle pagine più buie della nostra storia recente. Ora che ci sono in ballo dossier rilevanti come la missione in Niger e l'accordo Fincantieri-Stx, guai però a mettere in discussione il rapporto con Parigi: ogni questione deve essere analizzata singolarmente. Parola di Fabrizio Cicchitto, presidente uscente della commissione…

Massolo

Da Bannon al caos dell’ordine mondiale, l’Italia deve avere chiara la rotta. Parla l’ambasciatore Massolo

L’agenda internazionale è stata bombardata, il contesto globale è incerto e fluido e le reti di protezione non ci sono più. È questo il quadro, piuttosto fosco, delineato dal presidente Ispi, l'ambasciatore Giampiero Massolo, nel suo intervento all’evento Menabò, organizzato da Formiche. l’Italia deve trovare la propria collocazione, ormai da tempo non più garantita dallo schema bipolare della Guerra Fredda.…

MbS e Trump fanno la faccia dura contro l’Iran ma guardano all’equilibrio del Golfo

In un op-ed sul Washington Post, Khalid bin Salman, ambasciatore saudita a Washington, scrive: "Vediamo nuove opportunità per rivitalizzare l'alleanza di vecchia data tra gli  Stati Uniti e l'Arabia Saudita [...] La relazione oggi è più forte, più profonda e più multidimensionale che mai, e si estende oltre l'Oval Office, le sale del Congresso, le basi militari e le piattaforme commerciali". E ancora:…

turchia

Centrale nucleare, mire sul gas e urne: ecco il full (servito) di Erdogan

C'è la data della prima pietra (aprile), il partner (Mosca), il costo (quasi 30 miliardi) e la consapevolezza ormai matura di un quadro sostanziale già cambiato ma che, dopo l'annuncio ufficiale della costruzione della prima centrale nucleare in Turchia, diventa ancora più complesso per due quadranti: quello mediorientale e quello mediterraneo. Così Recep Tayyip Erdoğan in un colpo solo intende…

Gli Usa non temono M5S. Dopo Di Maio anche Casaleggio sulle colonne del Washington Post

Il dialogo intercorso negli ultimi mesi tra gli esponenti di punta del Movimento Cinque Stelle e la comunità atlantica ha avuto riscontri più che positivi. Il Movimento a guida Luigi Di Maio ha saputo, infatti, costruire e rafforzare il canale di comunicazione con Washinton e un po’ alla volta si è fatto conoscere oltreoceano come forza responsabile, candidandosi a preservare…

Dall'Eliseo a Nanterre, la più rovinosa caduta di Sarkozy. Forse l'ultima

La parabola politica del discusso e discutibile ex Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy è finita a Nanterre, nella periferia parigina. L’uomo politico, sostanzialmente rimosso dalla vita pubblica, è qui da ore in stato di fermo perché indagato nell’ambito dell’inchiesta sui finanziamenti illeciti, ritenuti da tempo “possibili e probabili dagli inquirenti” ottenuti dalla Libia per la sua campagna elettorale presidenziale…

Grecia

Grecia-Turchia, cosa c'è dietro il conflitto sugli 007 (veri o presunti)

Dopo la questione dello spionaggio Londra-Mosca, ecco quella mediterranea Atene-Ankara. Mostrare i muscoli o cercare la via diplomatica? Sul caso dei due militari greci arrestati al confine con la Turchia con l'accusa di spionaggio per avere sconfinato, si sta giocando un'altra partita, fatta di pressioni sul governo Tsipras da parte degli alleati in maggioranza e in una cornice di nuove visioni…

La tela del Dragone. Così Xi mette mano al potere di Pechino (guardando agli Usa)

Le riunioni congressuali a Pechino hanno deciso che il nuovo vice premier cinese sarà Liu He, intimo alleato del presidente Xi Jinping, che da pochi mesi lo ha promosso tra i 25 massimi papaveri del Politburo, da tempo consigliere in materia di policy economiche della presidenza, sessantaseienne laureato ad Harvard, con un peso enorme tra "i silos" del potere cinesi (definizione…

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