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Petrolio e non solo. Tutte le differenze tra Isis e Al Qaeda

Il Financial Times ha pubblicato una grande inchiesta divisa in due parti, in cui racconta "il mondo dietro al petrolio dello Stato islamico" in Siria e Iraq, e i rapporti tra IS e regime nella gestione di alcuni impianti. Su tutto c'è un aspetto molto interessante, perché è vero che è già noto come l'economia del Califfato si basi in larga percentuale sul…

Tutte le novità sulla crisi filo-russa in Moldavia

Mentre l’attenzione sul confronto siriano è alta, sul fronte orientale della neonata guerra fredda riemerge il caso moldavo. Il 15 ottobre, in occasione dell’arresto di Vlad Filat, già primo ministro e a capo dei liberaldemocratici (LDPM) ora al governo, la folla circondava il parlamento per impedirne la fuga, mentre  l’immunità veniva tolta con 79 voti a favore su 99 deputati.…

Perché Obama ha cambiato idea sull'Afghanistan

Giovedì il presidente americano Barack Obama ha annunciato la decisione di bloccare il processo di ritiro dall'Afghanistan. Per tutto il 2016 resteranno 9800 militari americani, che diventeranno 5500 tra il 2016 e il 2017. CHE COSA CAMBIA Inizialmente il piano prevedeva che dopo il 2016 sarebbero rimaste soltanto un migliaio di unità con compiti di garantire la sicurezza all'ambasciata USA:…

Perché Hillary Clinton non festeggia troppo per il Tpp come Obama

Neanche è stato firmato, dopo ben dieci anni di trattative, che già in America nessuno dei candidati più in vista alla prossima presidenza sembra avere voglia di sostenere la Trans Pacific Partnership (TPP), l’accordo sulla liberalizzazione del commercio con altri undici Paesi dell’area del Pacifico. LA PORTATA DELL'INTESA La stampa americana sottolinea che è il più vasto accordo regionale mai…

Cosa fare contro Isis

Non c’è tregua, né respiro per un Medio Oriente ancora in fiamme dalla Turchia alla Siria, dall’Iraq fino a Israele e Palestina, con riflessi inquietanti nello Yemen, in Egitto, Libia e area maghrebina. La strage di Ankara getta ombre inquietanti su una spirale di destabilizzazione della regione rispetto alla quale antichi disegni geostrategici e croniche strategie eversive si confondono e si intrecciano…

Perché le aggressioni ai manager di Air France devono preoccupare

La lotta sociale in Francia sta imbarbarendosi. Il 5 ottobre scorso due dirigenti di Air France sono stati aggrediti, strattonati, malmenati e hanno rischiato di farsi linciare da un gruppo di scioperanti dell’azienda, in prevalenza CGT (CGIL transalpina). Le immagini del direttore del personale con la camicia strappata a cavallo di una rete metallica, in fuga dai rivoltosi, ha fatto…

I curdi siriani hanno commesso crimini di guerra?

Amnesty International, organizzazione che si occupa di diritti umani, ha scritto in un report che anche la milizia curda dell'YPG potrebbe aver commesso crimini di guerra durante la guerra civile siriana. IL REPORT Intere comunità di arabi siriani sarebbero stati costretti a lasciare le proprie abitazioni nelle aree del nord, in quella che sembra essere stata la rappresaglia curda per…

Perché Podemos è a caccia di nuove idee

I venti anti-sistema in Europa stanno cambiando. A Londra era tutto pronto per il grande dibattito tra Yanis Varoufakis, ex ministro delle Finanze greco e personaggio emblematico della lotta anti-austerità contro la Troika, e Pablo Iglesias, leader del partito spagnolo Podemos. I biglietti per l’incontro organizzato dal quotidiano The Guardian il 23 ottobre al Central Hall Westminster erano esauriti (2mila…

Europa, tutti i fondi (che non ci sono) per i rifugiati

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Tutti presenti al momento degli impegni, quasi tutti scomparsi ora che si tratta di passare alla pratica. Dopo avere concordato, nel corso del vertice straordinario del 23 settembre, di mettere sul piatto impegni economici imponenti per tentare di risolvere la crisi dei rifugiati, ora che si tratta di mettere mano al portafogli gli Stati membri si sono fatti di nebbia.…

Piano Juncker, ecco come Merkel monopolizza anche il Feis

Difficile che le cose andassero diversamente. Angela Merkel ha vinto ancora una volta. Sarà infatti l'austriaco Whillem Molterer a guidare il Fondo europeo per gli investimenti, il pozzo da 21 miliardi con cui costruire una rete di investimenti (dalle tlc alle infrastrtture) da 315 miliardi di euro, secondo i dettami del Piano Juncker. Ieri sera, poco dopo le 19.00 il Parlamento…

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