Marco Coello è un venezuelano di 24 anni che ha richiesto il riconoscimento dello status di rifugiato politico negli Stati Uniti. Lui non aveva nessuna intenzione di emigrare a Miami. Era felice a Caracas, dove abitava con i genitori e aveva molti amici. Frequentava la facoltà di Diritto e non aveva nessuna intenzione di andare via da lì. Proprio perché ci teneva al…
Esteri
Cosa farà l'Italia per l'Africa. Parla Gentiloni
C'è l'Africa in cima all'agenda della politica estera del nostro Paese. "L'Italia ha deciso di scommettere in modo strategico sul futuro" del continente nero, spiega il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Rispetto al passato, però - e soprattutto alla prassi ancora in uso da parte di altri Paesi europei - l'appoccio proposto è diverso, "di parità di interlocuzione", lo definisce…
L'Africa, l'Europa e l'Italia. L'intervento di Sergio Mattarella
Signore e Signori Ministri, Commissari e Rappresentanti delle Nazioni Unite e delle Organizzazioni Internazionali, Ambasciatrici e Ambasciatori, Signore e Signori, sono molto lieto di essere oggi con Voi per l'inaugurazione della prima Conferenza Italia-Africa. La qualificata e numerosissima presenza a questa iniziativa costituisce riprova della positiva sensibilità con cui i Paesi del Continente, l'Unione Africana e il sistema delle Nazioni…
Ecco il piano di Matteo Renzi per l'Africa
A concludere la prima Conferenza Ministeriale Italia-Africa, ospitata ieri dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, è stato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, l'ultimo a prendere la parola, durante il discorso di chiusura, dopo l'intervento del Presidente della Commissione dell'Unione Africana Nkosazana Dlamini-Zuma. GLI OBIETTIVI DELLA MINISTERIALE “Credo che la franchezza con cui oggi ci siamo parlati…
Tutti i progetti di Cnh Industrial in Africa
Scarsa meccanizzazione ed estrema frammentazione delle aziende sono fattori che incidono pesantemente sulla produttività dell’agricoltura africana; una produttività che deve crescere nell’immediato futuro”. E’ quanto ha detto Carlo Lambro, Membro del Group Executive Council di CNH Industrial e brand President di New Holland Agriculture, nel corso della Conferenza ministeriale Italia-Africa tenutasi ieri alla Farnesina. (Il discorso del presidente della Repubblica, Sergio…
Tutte le ultime novità sulla Siria
Entro l'inizio di agosto in Siria dovrebbe prendere essere previsto un organismo "ampio, inclusivo, non settario, con pieni poteri esecutivi" come recita il comunicato del Gruppo internazionale di supporto sulla Siria. Un organo di transizione politica che permetterà di veicolare il percorso per la fine della guerra civile. Ma non s'è per il momento deciso una nuova data per aggiornare…
Cosa sta "cucinando" la Corea del Nord in Scozia
L’arte di cucinare - o meglio, il "food" - va di moda. Dai blog al cinema, il tema culinario sembra funzionare sia nel marketing che nella propaganda. Così, il leader nordcoreano Kim Jong-Un ha lasciato da parte bombe ed esercitazioni militare per "cucinare" una nuova sorpresa. Secondo la rivista The Daily Mail, il dittatore inaugurerà a breve, in Scozia, una succursale del…
Cosa sta succedendo tra Nato e Russia?
Qualche tempo fa chiacchieravo con un amico che lavora per un certo Ente, necessariamente non trasparente, a proposito di un politico italiano che conoscevo come persona assolutamente per bene. "Se un Servizio segreto vuole incastrare una persona - mi disse - non è necessario che costui abbia commesso crimini. Testimoni contro di lui si comprano o si ricattano e le…
I nepalesi ci sostituiranno in Libia
A marzo erano 5000, a fine aprile 900, l'altro ieri zero: nessun soldato italiano per adesso andrà in Libia, la missione di sicurezza per le sedi Onu Unsmil, e dunque anche di quella che protegge il governo etereo del primo ministro Fayez Serraj, sarà affidata al Nepal. "Pur essendo l'ex colonizzatore della Libia e lo Stato europeo più prossimo, l'Italia ha annunciato il…
Ecco chi in Libia si oppone a un intervento straniero
Un intervento internazionale diretto è ormai da escludere. Nessun paese vuole invischiarsi nel ginepraio libico. Le fazioni che si confrontano sono estremamente frammentate. Un’unica cosa sembra unirle: l’opposizione a un intervento straniero. I libici sono troppo orgogliosi per accettarlo. Temono anche che la semplice lotta all’ISIS sia una scusa per imossessarsi delle ricchezze naturali del loro paese, imponendogli un “regime…
















