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Un’elezione senza scelta nel Myanmar dei generali

Il Myanmar avvia le prime elezioni dal colpo di Stato del 2021 in un contesto segnato da guerra civile, repressione e forte riduzione del pluralismo politico. Il voto, articolato in più fasi, si svolge senza le principali forze di opposizione e con un controllo militare diffuso, sollevando interrogativi sulla sua capacità di rappresentare una reale transizione democratica

Perché il Quantum militare cinese è al centro delle attenzioni del Pentagono

La tecnologia quantistica è diventata un pilastro della strategia cinese per la competizione tecnologica e militare, integrata nella fusione civile-militare e sostenuta da investimenti statali mirati. Secondo il Pentagono, Pechino punta a usarla come moltiplicatore di potenza nel lungo periodo, con implicazioni dirette per la sicurezza globale e l’equilibrio strategico con gli Stati Uniti e i loro alleati

Radar e missili per la flotta mercantile di Pechino? Cosa dice l'ultima immagine sul web cinese

Immagini apparse sull’internet cinese mostrano una nave cargo equipaggiata con container Vls e sistemi di autodifesa. Un’ipotesi che apre interrogativi sulla crescente integrazione tra flotta mercantile e capacità militari di Pechino

Cosa significa la mossa pakistana in Libia per l’Indo-Mediterraneo

La Libia non ha bisogno di un nuovo patrono armato. Il Pakistan non ha bisogno di un nuovo conflitto. L’Europa non ha bisogno di una potenza nucleare islamica instabile ai propri confini. Ciò che serve è moderazione, prima che la ricchezza petrolifera torni ancora una volta a essere carburante di guerra anziché fondamento di pace. L’analisi di Vas Shenoy

Italia e Golfo. Diplomazia energetica e nuova strategia per il Mediterraneo allargato

Di Michele Prudente

Il Golfo guarda all’Europa, il Mediterraneo cerca equilibrio. L’Italia ha davvero l’opportunità di diventare il ponte tra queste due realtà. Ma servono visione politica e continuità diplomatica

Il 2025 si chiude con un nuovo cessate il fuoco tra Thailandia e Cambogia

Il nuovo cessate il fuoco tra Thailandia e Cambogia arriva dopo il fallimento degli accordi precedenti e settimane di violenze. L’intesa include misure di sicurezza, cooperazione umanitaria e impegni contro la disinformazione, ma la sua tenuta resta incerta

Wargame cinese in Sudamerica. E la notizia è la sua esposizione pubblica

La messa in onda di un wargame cinese con scenari nei Caraibi e nel Golfo del Messico non indica intenti operativi immediati, ma ha valore di segnalazione strategica. In assenza di una reale capacità di proiezione militare nella regione, Pechino sembra voler mostrare di aver già analizzato le dinamiche di un’eventuale azione statunitense nell’emisfero occidentale, rafforzando l’idea di una pianificazione sempre più globale e attenta agli effetti sistemici delle mosse Usa

Da Meloni a Schlein. Bilanci e prospettive dei leader italiani secondo D'Anna

“L’incontro di domani con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, é segno del progresso nei negoziati tra Usa e Ucraina” ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky nel convulso fine anno di trattative che non dirada tuttavia le incognite sul ruolo dei leader internazionali e dell’incidenza della politica italiana. L’analisi di Gianfranco D’Anna

La prossima tappa della diplomazia sull'Ucraina è Mar-a-Lago. Di cosa si parlerà

Il viaggio di Zelensky in Florida segna una nuova accelerazione dei contatti diplomatici sul conflitto ucraino, in un momento in cui il piano di pace promosso dagli Stati Uniti appare vicino a una definizione ma ancora privo di un consenso pieno. Garanzie di sicurezza, questioni territoriali e ricostruzione restano i principali nodi sul tavolo

Perché la Cina sta facilitando in silenzio il ritorno missilistico dell’Iran? Risponde Gering

I test missilistici iraniani del 22 dicembre si inseriscono in una fase di ricostruzione della deterrenza di Teheran, resa possibile anche da filiere esterne di tecnologie dual-use. Tuvia Gering (Acus), spiega come la Cina non agisca come fornitore diretto, ma come abilitatore silenzioso, spinta da una logica di riequilibrio regionale più che da meri interessi energetici

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