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Casa Bianca e Cremlino non sono disposti a fare passi indietro sull'Ucraina. Il testa a testa

In pubblico Trump annuncia invio di armi all’Ucraina tramite Paesi europei e minaccia dazi del 100% a chi commercia con la Russia. In privato, chiede a Zelensky se Kyiv può colpire Mosca e San Pietroburgo. Ma Putin non sembra intenzionato a cedere alle pressioni

Blue Economy, Confindustria racconta un mare di business

Il 15 luglio 2025, a Roma, è stato presentato ufficialmente il documento strategico di Confindustria “Economia del Mare. Azioni strategiche per la competitività del Paese”, a cura di Mario Zanetti, delegato del presidente per l’Economia del Mare. L’evento ha segnato un passaggio decisivo nel riconoscimento del comparto marittimo come pilastro dello sviluppo economico nazionale e della proiezione italiana nel Mediterraneo

Dalla difesa ai dazi, come cambia l'Occidente. La lettura di Massolo

Dalla partita commerciale fino alla tenuta dell’impegno verso l’Ucraina, l’Europa è chiamata a compiere scelte strategiche non più rimandabili. Le spese militari? Mosca o non Mosca, premunirsi è ineludibile. Non è solo deterrenza. Per difendersi e contare, l’Europa deve profilarsi nel Mediterraneo, in Africa e nei Balcani per arginare espansionismi ostili ed evitare destabilizzazioni pericolose. Un riarmo di necessità. Intervista a Giampiero Massolo, ambasciatore e senior advisor dell’Ispi

Non solo Gergiev. Russia e Cina giocano sulle influenze in Italia

Il combinato disposto di due operazioni – l’arrivo a Caserta di un artista profondamente legato al regime russo e la presenza di attori cinesi in ambiti strategici siciliani – conferma che l’Italia è esposta a tentativi di penetrazione da parte di attori rivali. Pugliese spiega come figure come quella di Valery Gergiev siano usate per normalizzare la guerra, ripulire l’immagine del regime, camuffate da portatori di diplomazia culturale

La Cina osserva, l’Occidente manovra. Cosa sta succedendo nel continente australiano

È iniziata Talisman Sabre 2025, la più grande esercitazione mai svolta in Australia. Le manovre, guidate da Australia e Stati Uniti, mirano a rafforzare le capacità congiunte e a inviare un chiaro segnale di deterrenza nell’Indo-Pacifico. Proprio mentre Albanese vola in Cina

Sánchez apre le intercettazioni a Huawei. Perché è importante

Huawei si aggiudica un appalto da 12 milioni per l’archiviazione ed il supporto alle intercettazioni della polizia spagnola, destando non pochi dubbi e preoccupazioni riguardo l’integrità delle infrastrutture critiche degli Stati europei ed il loro coinvolgimento per la sicurezza dell’Unione. Perché preoccupa l’asse Sànchez-Xi e quali sono i precedenti

Addio Kuznetsov? A Mosca si pensa a rottamare l'unica portaerei della flotta

La portaerei Kuznetsov, unico esemplare della Marina russa, potrebbe essere rottamata dopo anni di tentativi falliti di ammodernamento. Un segnale del tramonto della proiezione navale russa, nata negli anni ’80 sotto l’egida sovietica e oggi priva di fondi, visione e capacità

Chi ci guadagna dal referendum sulla Slovenia nella Nato

Un sondaggio nazionale riferisce che la maggioranza dei cittadini sloveni non voterebbe per l’uscita dalla Nato, dal momento che il Paese finirebbe senza un ombrello protettivo e soprattutto alla mercè dei big player esterni che, nel costone balcanico, continuano ad avere interessi e aspirazioni. Ma già il solo fatto di parlare di referendum sull’alleanza atlantica rappresenta di per sé un motivo di tensione

Dalla tregua alla pressione. La nuova linea Usa su Putin

Trump si prepara ad annunciare un nuovo pacchetto di rifornimenti militari per l’Ucraina, che includerebbe anche sistemi d’arma offensivi. Una svolta notevole rispetto alla linea tenuta finora dal presidente, maturata dopo settimane di tensioni con il presidente russo e di riavvicinamento con Zelensky

Ecco come nasce il nuovo risiko libico

Si scorgono le nuove dinamiche geopolitiche che toccano quella striscia di mare e interessi che va da Gibilterra al Bosforo. Di questo si parla quando si assiste alla nuova scomposizione libica, dove Erdogan ancora una volta progetta una mossa che sa di jolly

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