Secondo Robert O’Brien, la National Security Strategy 2025 segna il ritorno pieno di America First, con priorità nette: controllo dell’emisfero occidentale, competizione totale con la Cina e primato tecnologico. La sicurezza economica diventa sicurezza nazionale, mentre Europa, Russia e Medio Oriente vengono letti in chiave di stabilità strategica e riduzione dell’impegno militare diretto
Esteri
Gli Accordi di Abramo sono il cuore della strategia di Trump in Medio Oriente. Parla il rabbino Abadie
Non più soltanto normalizzazione diplomatica, ma architrave di un Medio Oriente concepito come spazio di partnership, investimenti e cooperazione strategica: una cornice che ridisegna il senso stesso degli Accordi nel nuovo equilibrio regionale post-7 ottobre. Conversazione con il rabbino emerito del Jewish Council of the Emirates Shaarei Mizrah e dell’Association of Gulf Jewish Communities, Chairman del Council of Sephardic Sages, Elie Abadie
L’ultimo voto di Hong Kong e l’addio alla dissidenza
Rinsaldata l’egemonia del partito fedele al governo cinese, in un processo segnato dall’astensione e il voto nullo. Ma quanto ha influito l’incendio del grattacielo e cosa si aspetta il Paese?
Trump riscrive la mappa degli interessi strategici. Quale ruolo per l’Ue? Risponde Irdi
La nuova National security strategy di Trump segna una svolta ideologica: l’Indo-Pacifico e la competizione con la Cina diventano centrali, mentre l’Europa è vista sempre più come un problema strategico. Secondo Irdi, l ’Ue rischia di non essere più un fine per Washington, ma solo un mezzo
Confronto sistemico. La strategia degli Usa guarda all’Indo-Pacifico
L’Indo-Pacifico è il centro della strategia globale statunitense, messo nero su bianco con la National security strategy pubblicata nei giorni scorsi dall’amministrazione Trump. La Cina identificata come principale sfida sistemica su economia, tecnologia e sicurezza; Taiwan, le rotte marittime e il ruolo di alleati come Giappone, India e Australia diventano gli assi portanti della deterrenza americana nella regione
Così l'America riscrive la grammatica della potenza globale
La nuova strategia di sicurezza Usa rilancia una Dottrina Monroe del XXI secolo fondata su industria, tecnologia ed energia più che sulla forza militare. La competizione globale si gioca ormai su produzione, filiere e dominio delle tecnologie critiche
Assad, una storia. Cristiano racconta la Siria, ieri e oggi, a un anno dalla fine del regime
Forse la storia di questo regno delle tenebre è stata archiviata troppo in fretta. Forse la prontezza con cui il regime è stato sostituito (quasi tutti fuggiti a Mosca, ma del fratello di Bashar, Maher al Assad, non si sa, forse è in Iran) non ha consentito una vera ricostruzione della memoria, un’opera collettiva di giustizia e riconciliazione. La riflessione di Riccardo Cristiano
Le relazioni Usa-Ue per quelle che sono veramente. Polillo legge la Nss
Gianfranco Polillo ha tradotto per Formiche.net la parte più controversa della National security strategy, quella che riguarda i rapporti tra gli Stati Uniti e l’Europa. Nella speranza di fare un’operazione utile per il lettore, che potrà farsi una propria idea sulla comprensione della Strategia senza dover ricorrere ad ulteriori filtri
Ecco cosa significa l'Accordo di partenariato strategico tra Ue e Qatar
L’Ue e il Qatar avviano i negoziati per un Accordo di Partenariato Strategico che mira a rafforzare cooperazione politica, economica ed energetica in un contesto regionale sempre più complesso. Per l’Italia, l’intesa apre ulteriori spazi di collaborazione nel quadro del Mediterraneo allargato e del Piano Mattei
Allargamento Ue, a che punto siamo? L'analisi dell'amb. Castellaneta
Nei giorni scorsi si è tenuto a Sarajevo un summit congiunto dei quattro forum di dialogo internazionale della regione balcanica – Iai, Ocemn, InCE e RCC. Rafforzare l’integrazione fra i Paesi di quest’area rappresenta, prima ancora che il completamento dei passaggi formali a livello giuridico ed economico richiesti da Bruxelles, un passo essenziale per consentire un avvicinamento reale dell’Europa sud-orientale al resto del continente. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
















