L’Occidente è alla disperata ricerca di una soluzione per l’Ucraina che si sta distruggendo sotto i suoi occhi. Vuole evitare sia una guerra civile, sia la frammentazione del Paese. Ben difficilmente quest’ultima potrebbe essere pacifica. Non esistono divisioni chiare. Nei due Oblast del Donbass – quelli orientali di Donetsk e di Lugansk – i referendum dell’11 maggio sulla secessione dell’Ucraina…
Esteri
Nomi, idee e curiosità sui candidati alla presidenza della Commissione europea
Ecco nomi, posizioni, differenze, curiosità e indiscrezioni sui candidati alla presidenza della Commissione. CHI ELEGGE IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE L’art. 17 del Trattato di Lisbona (entrato in vigore il 1°dicembre 2009) stabilisce che, “tenendo conto del risultato delle elezioni europee” il Parlamento europeo elegge il Presidente della Commissione, su proposta del Consiglio europeo; articolo che per la prima volta verrà applicato…
Renzi sonnecchia sul marasma libico
La Libia sprofonda nel caos, mentre in Italia si discute di Hitler, Dudù e delle piazze piene o vuote per i comizi di Grillo o di Renzi. Così, dopo l’instabilità che caratterizza l’Ucraina, il bailamme impera anche a Tripoli. Sono notizie che dovrebbero preoccupare l’Italia visto che i nostri rifornimenti energetici arrivano anche da Ucraina e Libia. CHE COSA STA…
Benvenuti nel caos della Libia
Sono almeno 79 i morti e 141 i feriti negli scontri di Bengasi, in Libia, tra milizie integraliste islamiche e le formazioni paramilitari guidate da Khalifa Haftar, ex generale in pensione che prese parte alla rivolta contro il regime di Gheddafi. Fatti che inducono osservatori come Mario Sechi, così come negli scorsi giorni Formiche.net e Foglio, a interrogarsi preoccupati del…
Che cosa è successo in Ucraina, Nigeria e Turchia
La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. CHE SETTIMANA! Il referendum per l’auto-legittimazione di due regioni dell’Ucraina dell’Est. In una miniera turca muoiono 301 persone. In India trionfa il leader nazionalista Modi. Lasciano le direttrici di New York Times…
Chi è Narendra Modi, il vincitore delle elezioni in India
La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. SVOLTA INDIANA Narendra Modi, leader del partito nazionalista Bjp, ha vinto le elezioni in India ottenendo per la prima volta da 30 anni la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento (Bbc). Su Vox le mappe…
Ucraina, perché la Germania non vuole grattacapi a Est
Grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo il commento di Edoardo Narduzzi apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi In Ucraina dell'est il referendum sull'autonomia territoriale ha fatto il pieno di votanti. Piaccia o meno al governo provvisorio messo in piedi a Kiev, ma adesso Putin avrà gioco facile a far fallire le imminenti elezioni presidenziali ucraine…
Egitto, tutti i retroscena delle elezioni che incoroneranno Al Sisi
A poco meno di un anno dalla destituzione di Mohamed Morsi, i prossimi 26 e 27 maggio l'Egitto tornerà ad eleggere il proprio presidente. Il favorito è il generale Al Sisi che dovrà gestire un Paese vivace, ma con forti problemi economici e sociali. Scenari e prospettive illustrati in una conversazione di Formiche.net con Shahira Mehrez, ricercatrice, ex docente di…
Non solo Boko Haram. Tutti i fanatismi religiosi che terrorizzano l'Africa
Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l’analisi di Alberto Pasolini Zanelli apparsa su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. Un po' di luce da uno degli angoli più oscuri del Continente nero: ma una luce sinistra in cui si combinano il trionfalismo dei fanatici religiosi e l'incertezza, la doppiezza, la sostanziale debolezza di quello che dovrebbe essere…
Chi spinge per un salario minimo record in Svizzera
Altro che troika e default, c'è chi domani si potrebbe autoassegnare un salario minimo da 3.300 euro. In Svizzera tra poche ore si voterà un referendum per dire sì al salario minimo garantito da 4 mila franchi al mese, pari a circa a 3.300 euro. Se il referendum avrà esito positivo, nei cantoni si registrerà il record degli stipendi più…