Il maggior rischio per il 2013 non è tra i campi di battaglia della Siria, né nelle tensioni tra l'Iran e la comunità internazionale, né tanto meno nelle ipotetiche dispute tra i banchi del Congresso statunitense. Secondo Ian Bremmer, presidente dell'Eurasia Group, intervistato al World Economic Forum di Davos dalla Cnn, i rischi maggiori sono nelle acque del Mar cinese…
Esteri
Il nuovo sceriffo di Obama per Wall Street
Dai terroristi e mafiosi a Wall Street. Il presidente americano Barack Obama sceglie l'ex procuratore Mary Jo White per la guida della Sec, la Consob americana. Una scelta che, insieme a quella di confermare Richard Cordray alla presidenza dell'agenzia per la tutela dei consumatori, invia un messaggio chiaro ai banchieri: Wall Street deve e sarà responsabile per ogni sua violazione.…
Le minacce (nucleari) della Corea del Nord dopo le sanzioni Onu
La Corea del Nord del "giovane generale" Kim Jong-Un alza il tiro e annuncia il proposito di "un test nucleare di alto livello" e test missilistici a lungo raggio avendo come target gli Usa, invertendo lo schema precedente di deterrenza difensiva. La decisione della Corea del Nord arriva dopo il rafforzamento delle sanzioni di martedì disposte dal Consiglio di sicurezza…
Il problema Iran, l'Italia e l'Occidente
Ieri si è tenuto alla Link Campus University, promosso dalla rivista Formiche e dal Centro Studi “Gino Germani”, un incontro a porte chiuse sul tema “Il triangolo della tensione: Iran-Israele-Stati Uniti”. Per Formiche e Formiche.net non è un tema nuovo, sia per il nostro interesse generale per la geopolitica sia per la nostra particolare attenzione all’evoluzione recente delle concezioni strategiche Usa,…
Donne (americane) sul pie' di guerra
L'esercito statunitense ha ufficialmente revocato il divieto per le donne di partecipare a missioni di combattimento, secondo lo ha reso noto il segretario alla Difesa, Leon Panetta. “Le donne hanno dimostrato un grande coraggio e un grande sacrifico dentro e fuori dai campi di battaglia, e hanno contribuito in un modo senza precedenti alle missioni dell'esercito”, si legge in un…
Cari inglesi, non staccatevi dall'Europa. Parla Frattini
Franco Frattini è fiducioso. Crede che David Cameron saprà spiegare agli inglesi i benefici e le opportunità di fare parte di quella forza politica, economica e cultura che è l’Unione europea, crede nell’impegno della leadership europea per rafforzare l’integrazione e, soprattutto, crede nel buon senso dei popoli. In un’intervista con Formiche.net, l’ex ministro degli Esteri e attuale presidente della Fondazione…
I rischi energetici della polveriera algerina
L’assedio al giacimento algerino di In Amenas ha immediatamente richiamato l’attenzione sui rischi energetici legati all’aumento della tensione nella regione del Sahel. Grazie ai suoi giacimenti nel cuore del Sahara, l’Algeria è infatti un partner energetico fondamentale per l’Italia e l’Europa, e un’escalation della violenza interna potrebbe avere un forte impatto sulla sicurezza energetica del vecchio continente. Resta tuttavia da…
Armi e vuoti di potere nel Sahel
Business Insider lo definisce il lato oscuro delle Primavere arabe che viene alla luce. Secondo quanto riferito da un ufficiale algerino citato dal New York Times, miliziani egiziani coinvolti nell'attacco contro il giacimento di gas di In Amenas in Algeria hanno partecipato anche all'assalto di Bengasi dell'11 settembre in cui hanno perso la vita l'ambasciatore statunitense Christopher Stevens e altri…
La posizione timorosa di Pechino sul Mali
Pechino al momento ha preso atto dell'intervento francese in Mali. Il ministero degli Esteri esorta al dispiegamento di truppe legate a Paesi e organizzazioni internazionali, ma manca ancora una posizione su impegni espliciti. La Repubblica popolare è spesso vista dall'Occidente come un battitore libero, spiega Yun Sun in un'analisi per il Brookings Institution. Sul caso maliano, scrive l'analista cinese, pesano…
Le divisioni del fronte jidadista in Mali
Il gruppo jihadista Ansar Dine (Difensori dell'islam) si è spaccato, con un fronte moderato pronto a trattare. Il nuovo gruppo, ribattezzato il Movimento islamico dell'Azawad (Mia), ha diffuso oggi un comunicato in cui ha espresso la propria disponibilità ad arrivare "a una soluzione pacifica" in Mali. "Il Mia afferma nel modo più solenne che si smarca completamente da ogni gruppo…