Il primo incontro tra Pete Hegseth e Dong Jun segna la riapertura del canale militare diretto tra Stati Uniti e Cina sotto il secondo mandato di Donald Trump. Arriva in un momento di dialogo incrociato ad alto livello tra Washington e Pechino, con i due leader impegnati a definire un’intesa di massima sulla gestione della competizione strategica. Ma sotto la superficie diplomatica, c’è una dimensione interna. Torigian (AmUni) spiega il ruolo del Partito e il peso di Taiwan, sensibile sovrapposizione di interessi
Esteri
Debito, infrastrutture, sovranità. La nuova equazione africana nel report di Med-Or
Il Med-Or Monthly Africa Report nasce come spazio di analisi e dialogo, spiega Tavolato (Med-Or): una piattaforma per comprendere come le trasformazioni interne dell’Africa stiano sempre più influenzando il futuro dell’ordine globale
Cosa cambia (anche per l'Italia) con la nuova strategia di al-Sharaa per la Siria
Il recente incontro tra al-Sharaa e Giorgia Meloni nell’ambito della partecipazione ai lavori della settimana di alto livello dell’assemblea generale dell’Onu, è servito a ribadire il sostegno di Roma alla ricostruzione di una Siria stabile e sovrana, anche attraverso investimenti da parte delle aziende italiane in settori di reciproco interesse
Pechino riorienta le milizie verso la nuova guerra. La riforma militare cinese
Il Partito comunista cinese sta trasformando le milizie popolari in uno strumento operativo della difesa nazionale. Secondo un rapporto di Recorded Future, la Commissione militare centrale ha riorientato le forze civili verso compiti di guerra, investendo in addestramento realistico, tecnologie di simulazione e integrazione con l’Esercito popolare di liberazione. L’obiettivo? Rafforzare la capacità di mobilitazione e la prontezza in vista di possibili crisi, in particolare nello Stretto di Taiwan
Madrid sceglie l’asse con Pechino e volta le spalle a Washington
Il re di Spagna Felipe VI visiterà la Cina a novembre, in quella che sarà la prima missione di Stato di un monarca europeo a Pechino dal 2018. La visita, promossa dal governo Sánchez, mira a consolidare i rapporti economici e diplomatici con la Repubblica Popolare in un momento di crescente frammentazione della linea europea verso la Cina
Cosa c'è dietro le parole di Trump sul nucleare
Il leader Usa annuncia la ripresa “immediata” dei test nucleari statunitensi, ma dietro le parole si nasconde soprattutto una manovra di signaling politico. Palesemente diretta a Mosca e Pechino
Usa-Cina, disgelo iniziato. I mercati ringraziano ma le incognite restano. L'analisi di Speranzon
“L’Europa è il terzo grande attore in questa partita e beneficia di ogni riduzione delle tensioni commerciali. Una tregua tra Usa e Cina può stabilizzare i flussi globali, ridurre i costi energetici e dare respiro alle nostre esportazioni. Tuttavia, l’Ue deve approfittare di questa finestra per affrontare le proprie fragilità strutturali”. Conversazione con Raffaele Speranzon, membro della Commissione Esteri e Difesa
Il soft power del Piano Mattei e i nuovi progetti italiani in Africa
Lo strumento programmatico del Piano Mattei si somma ad una nuova stagione di rafforzamento della presenza italiana in Paesi nevralgici. Al momento l’Italia è rappresentata da una rete di 30 Ambasciate e di esperti per la sicurezza, l’ideale sarebbe incrementarla almeno del 20%. La missione di Tajani e Piantedosi non solo consolida la presenza italiana in un’area strategica per la sicurezza e la stabilità del Mediterraneo, ma ribadisce l’intenzione progettuale di Roma: ovvero usare il Piano Mattei per rimettere l’Africa al centro dei tavoli europei
Guerra in Sudan. La resa di El Fasher apre la lotta per Kordofan
La caduta di El Fasher, dopo un assedio lungo diciotto mesi, riallinea il conflitto verso una geografia politica bicefala, con le Rsf che consolidano l’Ovest e le Saf che tengono le proprie linee tra il centro e l’Est, mentre Kordofan diventa la vera posta in gioco per le linee di comunicazione e i rifornimenti tra Khartoum e il Darfur. Gli ultimi sviluppi del conflitto in Sudan
Intesa Trump-Xi. Dal fentanyl alle terre rare, Barkin spiega cosa è importante per l'Ue
Il leader cinese e il presidente americano si sono incontrati. Trump e Xi hanno segnato il perimetro (momentaneo?) del confronto tra le due potenze, qualcosa che l’Unione europea deve osservare con attenzione e protattività. Barkin (Rhodium/Gmf) lascia un messaggio chiaro, che va oltre il vertice, ma confermato dalle dinamiche osservabili in controluce da Busan: “C’è urgente bisogno che l’Europa inizi il processo di de-risking dalla Cina dopo diversi anni in cui il discorso non è stato abbinato a un’azione concreta”
















