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Canberra fa marcia indietro sul porto di Darwin. E Pechino non è contenta

Il porto nord-australiano torna a infiammare le relazioni tra Australia e Cina. L’accordo di leasing con Landbridge del 2015, all’epoca criticato anche da Washington, è oggi al centro di un acceso dibattito sulla sicurezza nazionale, in un contesto strategico segnato dalla crescente competizione nell’Indo-Pacifico

Chi e perché manomette i Gps nel Mar Rosso

Almeno una nave si è già incagliata, mentre altre continuano a riferire di fenomeni strani che colpiscono il navigatore. La perdita di coordinate potrebbe essere legata a diverse attività, comprese interferenze volontarie per aumentare la destabilizzazione già esistente nel canale di connessione Europa-Asia

Gaza, dall’Italia sostegno alla ricostruzione e a due Stati (senza Hamas)

Dal Gruppo di Madrid all’informativa di Tajani: si consolida la postura italiana tra fermezza umanitaria e continuità diplomatica. Hamas fuori dalla soluzione a due Stati, ma Netanyahu accetti un decondlicting e l’avvio di un percorso politico-diplomatico

Così cambia l'approccio di Taipei (e Washington) per proteggere Taiwan

Nel contesto di accresciute tensioni con la Cina, l’autodifesa diventa la via maestra per Taipei. Dalla strategia del porcospino all’aumento delle spese militari, il governo taiwanese si concentra sul rafforzamento delle proprie capacità per dimostrare (sia a Pechino che a Washington) di essere un attore responsabile e resiliente

Trump il picconatore e i daziati. Il commento di Tivelli

Gli affondi di Cossiga erano tesi a cambiare il sistema politico. Quelli del presidente statunitense, invece, stanno riscrivendo l’economia mondiale. Il commento di Luigi Tivelli

Roma, centro della mediazione globale, è un bene per tutti. Il commento di Castellaneta

Dalla guerra in Ucraina alle trattative con l’Iran e i conflitti commerciali con gli Stati Uniti, tutte le strade portano a Roma. Ed è un bene per il mondo intero. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta

La Croisette, palcoscenico perfetto per le guerre ibride del nostro tempo. Scrive Arditti

L’incendio a Nizza e il blackout a Cannes ci ricordano l’urgenza di affrontare le nuove minacce. L’Europa deve dimostrare di saper reagire per proteggere le sue infrastrutture e preservare la sua stabilità politica e sociale

Balcani, il confine inquieto d’Europa. L’analisi di Volpi

Di Raffaele Volpi

Le crisi in Kosovo, Bosnia, Macedonia del Nord e Montenegro dimostrano una stabilizzazione incompleta. Le identità religiose e nazionali si intrecciano complicando la riconciliazione. Potenze esterne come Turchia, Cina e Russia stanno guadagnando influenza. L’Ue, vista come burocratica e lenta, perde forza persuasiva e lascia spazio a narrative alternative. L’analisi di Raffaele Volpi

Diego Garcia, la base strategica al centro dell’accordo tra UK e Mauritius

Londra cede la sovranità delle isole Chagos a Mauritius ma mantiene il controllo di Diego Garcia, cruciale per la base militare condivisa con gli Stati Uniti. È, infatti, fondamentale per le operazioni militari e il controllo delle rotte marittime cruciali, garantendo sicurezza e segretezza per le attività di intelligence

La mossa Ue contro le minacce ibride russe spiegata da Porchiazzo

Di Gianpaolo Porchiazzo

Gli Stati membri hanno adottato nuove misure per contrastare le minacce ibride e le attività cibernetiche di Mosca. Così, le restrizioni stanno ridefinendo la diplomazia e la sicurezza internazionale. L’analisi di Gianpaolo Porchiazzo, EU Managing Director di European Sanctions and Export Control Society

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