La firma dell’accordo sui minerali chiude un capitolo, ma difficilmente avrà ripercussioni sul processo negoziale. Che al momento sembra destinato ad arenarsi. Con la guerra che potrebbe durare ancora a lungo. Conversazione con Polina Sinovets, direttrice dell’Odesa Center for Nonproliferation, istituito presso l’Odesa I.I. Mechnikov National University, e visiting scholar dell’Istituto Affari Internazionali
Esteri
Spiava le azioni Nato per conto di Mosca. Arrestato in Grecia
Colto in flagranza, si è difeso dicendo che non lo ha fatto per soldi, ma per affetto verso la “madre Russia”, dettaglio che non sposta i termini della questione che vertono sulla difesa delle infrastrutture critiche in aree altrettanto critiche, come quella a nord della Grecia, crocevia di interessi diversificati in molteplici dossier interconnessi
Ships for America Act. Così il Congresso sostiene Trump nella strategia marittima
Gli Stati Uniti lanciano una riforma epocale per rilanciare la cantieristica nazionale e contrastare la supremazia marittima cinese. L’Italia, grazie al ruolo di Fincantieri, diventa partner chiave nella nuova strategia navale americana, rafforzando le relazioni industriali e geopolitiche transatlantiche
57 minerali e fondo di investimento. Cosa prevede l'accordo tra Usa e Ucraina
L’intesa è stata firmata dalla ministra dell’Economia ucraina Yulia Svyrydenko e dal segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent, e ha come obiettivo principale la creazione del Fondo di investimento per la ricostruzione. Inoltre, l’accordo sull’accesso privilegiato agli Usa alle risorse minerali copre le attività relative allo “sfruttamento di riserve e depositi sul territorio dell’Ucraina di 57 minerali”
Con il Global Gateway l’Europa sfida la Cina (anche sui valori). L'analisi di Pedde
L’Africa è un continente paradossale dal punto di vista energetico, caratterizzato da un’abbondanza di risorse naturali e al tempo stesso dalla persistente carenza di accesso all’energia per milioni di persone. Il settore delle energie rinnovabili, che rappresenta una delle soluzioni più promettenti per l’autosufficienza energetica del continente, risente anch’esso delle conseguenze climatiche. L’analisi di Nicola Pedde, direttore dell’Institute for global studies
La fine dell’innocenza, perché l’Europa deve ridefinire sé stessa. Il commento di Varvelli
Le sfide attuali – Cina, Russia, Trump – impongono all’Europa di ridefinire i propri confini e assumere un ruolo guida nell’occidente, affrancandosi da dipendenze esterne per rinascere come progetto politico e non solo economico. L’analisi di Arturo Varvelli, head of Rome office e senior policy fellow di Ecfr
Anti-terrorismo e presenza strategica. Perché la Turchia si rafforza in Somalia
La Turchia sta rafforzando la sua presenza in Somalia combinando sicurezza e accesso alle risorse, trasformando il Paese in un nodo strategico dell’Indo-Mediterraneo. Questa penetrazione, pur assertiva, offre opportunità di cooperazione con l’Occidente in chiave multipolare
India-Pakistan, cresce il rischio di escalation militare. L’analisi di Marino (Cesi)
Dopo il grave attentato del 22 aprile in Kashmir, l’India punta il dito contro Islamabad e prepara una possibile risposta militare. Nella regione si moltiplicano le violazioni del cessate il fuoco e crescono le tensioni lungo il confine. Per Tiziano Marino (Cesi), il rischio di un’escalation tra i due Paesi, entrambi dotati di armi nucleari, non è da escludere, ma gli interessi in gioco vanno ben oltre Nuova Delhi e Islamabad
Ecco la via dell’Artico, con Tokyo
Dall’Indo-Pacifico all’Artico, l’asse Roma-Tokyo si muove su nuovi scenari. Italia e Giappone stanno riscrivendo le regole della cooperazione polare, tra diplomazia, scienza e strategie marittime. Con un occhio, forse, anche all’India
Il capo di Alibaba al servizio delle campagne cinesi di intimidazione?
Il governo cinese avrebbe fatto leva sul fondatore di Alibaba per convincere un imprenditore in esilio (identificato come “H”) a tornare in patria e testimoniare contro un ex viceministro. Oltre a una serie di telefonate intimidatorie e al provvedimento di “red notice” di Interpol, Pechino non ha esitato ad arrestare la sorella di H per costringerla a collaborare. Il tentativo s’inserisce nella più ampia strategia di repressione transnazionale