Le sfide attuali – Cina, Russia, Trump – impongono all’Europa di ridefinire i propri confini e assumere un ruolo guida nell’occidente, affrancandosi da dipendenze esterne per rinascere come progetto politico e non solo economico. L’analisi di Arturo Varvelli, head of Rome office e senior policy fellow di Ecfr
Esteri
Anti-terrorismo e presenza strategica. Perché la Turchia si rafforza in Somalia
La Turchia sta rafforzando la sua presenza in Somalia combinando sicurezza e accesso alle risorse, trasformando il Paese in un nodo strategico dell’Indo-Mediterraneo. Questa penetrazione, pur assertiva, offre opportunità di cooperazione con l’Occidente in chiave multipolare
India-Pakistan, cresce il rischio di escalation militare. L’analisi di Marino (Cesi)
Dopo il grave attentato del 22 aprile in Kashmir, l’India punta il dito contro Islamabad e prepara una possibile risposta militare. Nella regione si moltiplicano le violazioni del cessate il fuoco e crescono le tensioni lungo il confine. Per Tiziano Marino (Cesi), il rischio di un’escalation tra i due Paesi, entrambi dotati di armi nucleari, non è da escludere, ma gli interessi in gioco vanno ben oltre Nuova Delhi e Islamabad
Ecco la via dell’Artico, con Tokyo
Dall’Indo-Pacifico all’Artico, l’asse Roma-Tokyo si muove su nuovi scenari. Italia e Giappone stanno riscrivendo le regole della cooperazione polare, tra diplomazia, scienza e strategie marittime. Con un occhio, forse, anche all’India
Il capo di Alibaba al servizio delle campagne cinesi di intimidazione?
Il governo cinese avrebbe fatto leva sul fondatore di Alibaba per convincere un imprenditore in esilio (identificato come “H”) a tornare in patria e testimoniare contro un ex viceministro. Oltre a una serie di telefonate intimidatorie e al provvedimento di “red notice” di Interpol, Pechino non ha esitato ad arrestare la sorella di H per costringerla a collaborare. Il tentativo s’inserisce nella più ampia strategia di repressione transnazionale
Quale proiezione per il futuro dell'Ue? Il manifesto di Tajani (riconfermato vicepresidente Ppe)
L’Europa globale di Tajani parte dal presupposto che le istituzioni Ue non possono lasciare andare settori come l’Africa, il Medio Oriente, i Balcani, nel solco dell’impegno profuso in questi due anni e mezzo dal governo Meloni che si è distinto per una strategia ampia e profondamente connessa alle ripercussioni su vasta scala delle singole azioni
India-Pakistan. Il Fronte della Resistenza è una nuova provocazione nella guerra al terrorismo
Il massacro settario a Pahalgam, orchestrato da un gruppo legato al terrorismo pakistano, mira a provocare una crisi interna e militare in India. Ma Nuova Delhi, al centro degli equilibri geopolitici globali, deve rispondere con fermezza evitando la trappola strategica
Tutte le sfide (da Trump e non solo) di Carney, nuovo premier canadese
L’ex governatore di due grandi banche centrali ha conquistato la guida del governo canadese in un’elezione dominata dalle tensioni commerciali con gli Stati Uniti. Sconfitta l’offerta populista del conservatore Poilievre che ha assicurato sostegno: “Metteremo sempre il Canada al primo posto”
Dalla difesa al tessile, ma non solo. L'occasione del vertice Meloni-Erdogan
Il vertice italo-turco di domani da un lato segna un’altra significativa tappa del rafforzamento della cooperazione tra i due Paesi, dall’altro si inserisce in un momento forse decisivo per le sorti della guerra in Ucraina. E per il concepimento di futuri progetti in Africa, viste le politiche turche in Libia e la presenza italiana con il Piano Mattei
L’ombrello americano nell’Indo-Mediterraneo sta proteggendo l’Europa dagli Houthi
La campagna americana ha ridotto le capacità offensive degli Houthi nell’IndoMed. Con i militanti indeboliti si apre una nuova fase (negoziale) per lo Yemen? Intanto l’efficacia Usa smentisce le recenti preoccupazioni europee sulla capacità americana di garantire la sicurezza globale