I fatti di Capitol Hill non possono restare impuniti e rappresentano una delle sfide del decennio per gli Usa, mentre altre potenze proveranno a riempire i vuoti americani. L’analisi di Marco Vicenzino
Esteri
Il primo problema di Laschet è pacificare la Cdu. Il fronte dei ''merziani'' è in subbuglio
Se prima la Cancelliera riusciva a tenere tutti uniti perché “oggi molti credono prima in Angela Merkel e poi nel partito” vuol dire che va recuperata la fiducia nella Cdu. E che questo sia un tema centrale lo dimostrano anche le polemiche delle ultime ore, con i sostenitori di Merz che hanno reagito molto male alla sconfitta del loro beniamino, e accusano i mille “burocrati” delegati di non avere il polso degli elettori
La propaganda russa? È Sputnik (e strumentalizza l'amb. italiano)
Pasquale Terracciano, ambasciatore in Russia, si è vaccinato con lo Sputnik V, che l’Economist descrive come un’arma geopolitica nelle mani di Putin. L’eco dei media di Mosca e quel precedente degli aiuti…
I cinesi commettono genocidio. Mike Pompeo saluta col botto (ma Blinken non sarà più tenero)
Campi di prigionia e sterilizzazioni forzate. Secondo il Dipartimento di Stato la Cina nello Xinjang sta compiendo crimini contro l’umanità e genocidio, l’illecito più grave nel diritto penale internazionale, nei confronti della minoranza musulmana uigura. Se Trump non aveva interesse a colpire Pechino sul punto, anche Biden ha parlato di genocidio. E Blinken oggi al Senato dirà…
Uganda, se dietro lo scontro Washington-Kampala c'è lo zampino di Pechino
Il governo autoritario di Museveni attacca gli Stati Uniti, colpevoli di ingerenze a favore del rivale Bibi Wine tramite un contatto cercato dall’ambasciatrice americana, dice Kampala. Ma dietro l’uso aggressivo del fronte diplomatico potrebbe esserci la Cina, che sfrutta l’Uganda per attaccare gli Usa
Tunisia, le proteste penalizzano le forze post-islamiste? L'analisi di Profazio
Le proteste in Tunisia non si fermano, e secondo Profazio, associate fellow presso IISS e analista esperto di Maghreb alla Nato Foundation, il rischio è che questa situazione di instabilità generale, la diffusione delle proteste, la percezione di una sostanziale anarchia possa favorire le forze politiche che pensano alla restaurazione di un ordine precedente alla Primavera del 2011
Dagli Usa e dall’Europa messaggi chiari a Cina e Russia. Parla McAllister (Cdu)
La leadership Cdu di Laschet e la sfida dei populismi, i rapporti transatlantici con Biden e la risposta democratica ai regimi. Intervista a tutto campo con David McAllister, esponente di spicco della Cdu, vicepresidente del Ppe e presidente della commissione Affari esteri del Parlamento europeo
Perché Mosca vuole Navalny in carcere
Vista da Mosca la vicenda è delicata quanto chiara. Il ritorno di Navalny attira i riflettori sul Cremlino, dove sono in corso complicati meccanismi di successione, e sulle elezioni alla Duma di settembre – dove l’attivista potrebbe portare grane al sistema di consensi putiniani. Ecco perché Mosca non poteva non arrestare Navalny, e perché ora il Cremlino descrive il suo rientro come un problema di interesse nazionale, e la corte di Vladimir Putin si arrocca attorno al potere
Russia e Bielorussia, perché l’alleanza è sempre più difficile. Scrive Valori
Cosa sta facendo Vladimir Putin per limitare le ambizioni di Alexandr Lukashenko, che non vuole cedere le redini del potere, e per accreditarsi contemporaneamente, verso l’Europa e la nuova amministrazione di Washington, come promotore di riforme democratiche ed economiche di stampo occidentale. L’analisi di Giancarlo Elia Valori
Attacchi israeliani e/o americani in Siria. C'è dietro quel pranzo Pompeo-Cohen?
Nelle ultime settimane i raid contro gli interessi iraniani in Siria sono aumentati, coinvolgendo anche l’Iraq. Si tratta di operazioni tattiche e strategiche con cui Israele segna la continuità di attività davanti all’amministrazione statunitense entrante (mandando un saluto a chi esce)