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Un colpo agli atenei, uno alla Cina. La mossa Usa sui visti secondo Fardella

Secondo il professor Fardella (“L’Orientale”) la mossa di Trump ha un duplice scopo: colpire internamente atenei come Harvard e NYU, fortemente dipendenti dalle rette e dai programmi di ricerca congiunti con la Cina, e indebolire dall’esterno la “testa di ponte” accademica del Partito comunista cinese. Sul piano negoziale, dice, è improbabile un riavvicinamento win-win

La sfida Conte-Schlein per Chigi rischia di minare il campo largo. Parla Ignazi

I risultati elettorali nelle città non certificano l’unità del campo largo. Il problema principale resta la rivalità fra Pd e Movimento 5 Stelle. Conte ambisce a tornare a Palazzo Chigi e tenterà di sbarrare la strada del governo a Schlein. Le questioni di politica internazionale restano divisive, a partire dal conflitto in Ucraina. Mentre su Gaza c’è una sensibilità comune. Colloquio con il politologo Pietro Ignazi

Le manifestazioni non fermano la guerra a Gaza, riprendiamo gli accordi di Abramo. L'idea di Marattin

Pd, Movimento 5 Stelle e Avs hanno organizzato una manifestazione pro Gaza il 7 giugno prossimo. Il partito Liberaldemocratico non aderirà, perché occorre non solo chiedere un cessate il fuoco a Israele, ma condannare fermamente i macellai di Hamas. Se l’Italia vuole essere protagonista, proponga all’Europa di riprendere – su base più ampia – il percorso degli Accordi di Abramo. Potrebbe trovare una grande eco. Anche perché si tratta di una delle poche cose buone fatte da Trump. Colloquio con il deputato Luigi Marattin

Gas, carbone e realismo. La ricetta di Tabarelli per uscire dalla crisi energetica

Le proposte per abbassare i costi dell’elettricità uscite dall’assemblea degli industriali sono solo in parte risolutive. Se si vuole invertire la rotta bisogna agire sulla struttura del mercato, più che sui meccanismi. E dunque, più gas e recupero del carbone. Nell’attesa del nucleare. Colloquio con Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia

Con i capitali privati la difesa europea può raggiungere l'eccellenza. Parla Federle (TholusCapital)

L’Europa è chiamata a rafforzare le proprie capacità di difesa, ma tra bilanci pubblici sotto pressione e un sistema industriale da ricalibrare, la strada è complessa. In questo contesto, il coinvolgimento degli investitori privati potrebbe aiutare concretamente gli Stati europei a finanziare il rafforzamento dell’industria e costituire un volano per la crescita e l’innovazione. L’intervista di Airpress a Markus Federle

Genova e Ravenna non fanno campo largo. Palano spiega perché Meloni (ancora) non ha rivali

Il centrosinistra incassa due importanti vittorie a Genova e a Ravenna ma, anche se i leader dei partiti esultano, il campo largo al momento non è riproducibile a livello nazionale. Pesano, in particolare, le questioni interne. Il centrodestra avrà diverse fibrillazioni legate alla limitata azione del governo sulle riforme e ad alcune ambiguità in politica estera. Ma Meloni non ha rivali per Palazzo Chigi e l’elettorato è compatto. Colloquio con Damiano Palano, direttore dell’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali della Cattolica

Così il capitale privato può sostenere la difesa europea. Intervista a Lacerenza (Keen Venture Partners)

Mentre l’Europa cerca di fare sistema per rafforzare il settore della Difesa, l’ingresso dei capitali privati può rappresentare una leva cruciale per accelerare innovazione, la produzione e favorire l’autonomia strategica. Keen Venture Partners è tra i primi fondi europei a puntare con decisione su tecnologie dual use, sicurezza e spazio, anche grazie al sostegno del Fondo europeo per gli investimenti. Airpress ne ha parlato con Giuseppe Lacerenza, partner del fondo

Attenti al rischio di un’Europa della Difesa a due velocità. L'allarme di Borghi

Il pacchetto Safe da 150 miliardi è prossimo al voto del Consiglio europeo, ma restano forti dubbi sul suo impatto effettivo. In un’intervista a Airpress, il senatore Enrico Borghi riflette sui limiti di un approccio tecnico privo di visione politica e sui rischi di un’Europa della Difesa frammentata. Tra cortocircuiti interni e sfide industriali, il dibattito si sposta sul terreno della credibilità strategica dell’Italia e della necessità di strumenti di finanziamento realmente comuni ed europei

Primato della politica e specializzazione. Le idee di Borghi per l’intelligence

Il rappresentante di Italia Viva al Copasir ha partecipato questa settimana al Parliamentary Intelligence-Security Forum di Madrid. “Le rivoluzioni tecnologica e geopolitica hanno globalizzato lo scenario delle minacce”, racconta a Formiche.net

Così L'Europa può condurre gli Usa alla ragione. La versione di Quintieri

Tanto Washington quanto Bruxelles vogliono sedersi intorno a un tavolo. L’Europa è oggi il più grande mercato unico al mondo, un valore immenso di cui sono consci anche gli stessi Stati Uniti. Ed è per questo che un accordo conviene anche a loro. D’altronde, noi Europa, siamo sempre in tempo a trovare altri sbocchi commerciali. Intervista all’ex presidente di Sace, oggi al vertice dell’Istituto per il Credito sportivo

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