Per tentare di colmare il divario tra Nord e Sud, occorre una politica industriale che metta al centro la manifattura e i servizi alle imprese. Agganciare e spendere bene i fondi del Pnrr è vitale per evitare la recessione nel 2024. La politica? Lavori per creare il terreno fertile affinché si insedino nuove aziende e lavori sugli asset strategici. Conversazione con il direttore dello Svimez, Luca Bianchi
intervista
Payback e non solo. La ricetta di Bonaretti per rilanciare gli investimenti pharma in Italia
Tra le proposte, rimborsi più alti per i farmaci prodotti sul territorio nazionale, come fa la Francia, o l’inserimento della spesa per gli innovativi fra gli investimenti e non in spesa corrente, come avviene per la spesa militare. Conversazione con Paolo Bonaretti, esperto del settore, attualmente in Fondazione Enea Tech e Biomedical
Sulla Cina il governo si dimostra coerente. Parla Terzi (FdI)
“Un passo atteso da tempo”, dice il senatore commentando l’uscita dell’Italia dal memorandum d’intesa sulla Via della Seta. C’era una visione che “andava corretta”, quella di Conte. “La tenuta e il rafforzamento dell’azione dell’esecutivo è frutto anche della coerenza”
Vi spiego perché alla Cop28 il metano è al centro della scena. Parla Sollazzo
“Una regolamentazione e un’applicazione più rigorosa possono aiutare a raggiungere gli obiettivi climatici, ma abbiamo bisogno che i produttori di petrolio e gas considerino la responsabilità climatica come fondamentale per la loro credibilità sociale”. Intervista a Flavia Sollazzo, senior director per la transizione energetica di Environmental Defense Fund Europe
Il conservatorismo italiano è saldamente atlantista. Parola di Alli
Conversazione con il segretario generale della Fondazione De Gasperi: “La politica estera dei Paesi democratici e dei sistemi democratici, a partire dagli Stati Uniti e dall’Unione europea, deve essere sempre di più basata sulla necessità di difendere il nostro modello, ovunque e comunque. In gioco non c’è più una competizione basata su contiguità territoriali o su fatti economici e commerciali, ma una competizione basata su modelli di governo”
Non siamo anti-europeisti, ma vogliamo una nuova Europa. Parla Crippa (Lega)
Dalla kermesse di Firenze la Lega non lancia un messaggio contro l’Europa, ma per un’Europa diversa, dei popoli. I compagni di viaggio? Non sono fascisti e Id è saldamente al fianco della Nato. E il Ppe è più ragionevole che dialoghi con noi, piuttosto che con i socialisti e con i liberali di Macron. Conversazione con il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa
Nessun rischio per la democrazia. La partita di Meloni (e Salvini) in Ue vista da Galli
“L’obiettivo di Meloni è quello di fare una seconda operazione Ursula con FdI dentro, che sarebbe sicuramente un upgrade, con la cancellazione delle accuse di fascismo o di inaffidabilità democratica”. Conversazione con il professore emerito di Storia delle Dottrine Politiche presso l’Università di Bologna
Sì alla riforma payback, ma attenzione anche ai farmaci essenziali. Parla Cattani (Farmindustria)
“Per dare slancio al settore farmaceutico non c’è un tema unico della governance che deve essere riformato. C’è il payback, ma c’è anche la questione, urgente, della rivalorizzazione di intere classi di farmaci che sono stati devalorizzati in passato”. Intervista al presidente di Farmindustria Marcello Cattani
Regionali, prove di leadership per Schlein e Meloni. Ma attenzione a Salvini... Parla Segatori
Le elezioni regionali in Sardegna e Abruzzo saranno importanti non tanto per i risultati in sé, ma per misurare i rapporti di forza dei partiti all’interno delle coalizioni. Tanto a destra quanto a sinistra. Conte è ambiguo con Schlein. Salvini lancia la sfida a destra a Meloni e la conflittualità aumenterà non solo in Ue. Conversazione con il politologo dell’Università di Perugia, Roberto Segatori
Cosa è necessario per un nuovo Medio Oriente? Parla la prof. Corrao
La professoressa dell’Università Luiss descrive le linee di frattura che, su una serie molteplice di livelli, impediscono il risolversi dei contrasti in Palestina e in generale nella regione mediorientale. Mentre la guerra continua, per ragionare sul futuro della regione “è necessario fornire un sostegno locale, regionale, e internazionale, superando le logiche massimaliste e gli interessi di breve periodo che portano invece ad accentuare le divisioni”