L’economista, già ministro dell’Industria, spiega perché cooperare e discutere è importante, a patto che non ci si racconti delle favole. Oggi il mondo funziona ancora a petrolio, dal summit nel Golfo arriveranno solo spunti e poco più. La Cina? L’Europa stia attenta a non legare la sua transizione a quella del Dragone
intervista
Aiuto ai Paesi più colpiti. Perché è importante la linea italiana sul clima secondo Riccaboni
L’adesione al fondo per aiutare i Paesi maggiormente colpiti dai cambiamenti climatici da parte dell’Italia è un segnale politico importante, che indica un chiaro interesse del nostro Paese a questo tema. Conversazione con Angelo Riccaboni, professore di Economia aziendale all’Università degli studi di Siena e presidente della Fondazione Prima di Barcellona
Così Procaccini disegna l'ecologia dei conservatori meloniani
A Pistoia una due giorni targata Ecr dedicata ai primi ecologisti, al ruolo di agricoltori, allevatori e pescatori nel legame tra natura e sviluppo. Il capodelegazione dei Conservatori e Riformisti europei: “Quando si fa la corsa all’elettrico o alle batterie prima bisognerebbe avere l’onestà intellettuale di riconoscere che, in nome della transizione verso l’elettrico, si stanno facendo danni all’ambiente irreparabili”
Perché è l'ora di garantire una riserva di umanità. Parla Flick
“È ormai acquisita la consapevolezza che il patrimonio storico-artistico è un patrimonio globale dell’umanità al pari di quello ambientale. La geopolitica della cultura e del bene comune è globale perché a tutti è comune il bisogno di estetica, di bellezza, di paesaggio, di ambiente”. Conversazione con il Presidente emerito della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick, autore di “Il filo rosso della giustizia nella Costituzione. Un percorso di vita”, edito da Giuffrè
Vi racconto un popolo di sonnambuli impauriti. Parla Valerii (Censis)
Nel 2050 l’Italia avrà otto milioni di persone in età da lavoro in meno rispetto a oggi. Le ripercussioni sul mercato di questo fenomeno saranno devastanti: sia sotto il profilo della sostenibilità della spesa pubblica, sia dal punto di vista della competitività del nostro sistema produttivo. Gli italiani appaiono come una massa di sonnambuli: insipienti e rassegnati ad aspirazioni minori. Conversazione con il direttore generale del Censis, Massimiliano Valerii
C'è la Russia dietro la destabilizzazione tra Armenia e Azerbaigian. Parla Cirielli
Intervista al viceministro degli Esteri: “Questa vicenda è il fondamento della nostra postura internazionale: ricordo che noi stiamo aiutando militarmente l’Ucraina che si trova in una situazione esattamente speculare a questa. Roma è sempre stata in prima linea nel condannare il genocidio armeno da parte dei turchi-ottomani, ma gli azeri non c’entrano niente con quei fatti”
Il destino del mondo non si deciderà (solo) a Dubai. La Cop28 vista da Realacci
Orfano di papa Francesco, Joe Biden e Xi Jinping, l’appuntamento con la lotta al cambiamento climatico nel Golfo avrà il suo senso e i suoi effetti benefici. Ma non sarà risolutivo, perché il cambio di passo lo si ottiene anche in altri consessi. E comunque oggi un cinese inquina meno di un americano
Non solo Vietnam o Cina, il Kissinger pensiero (globale) secondo Terzi
Conversazione con l’ambasciatore, già ministro degli Esteri: “Era dotato di una sistematicità e una profondità totali, che lo portavano ad esprimere la capacità di collegare sempre alla strategia militare la dimensione tecnica di una visione. Ha sempre continuato a concedere delle aperture di credito alla Cina, anche se col passare degli anni ha riconosciuto le enormi problematicità”
Kissinger, l'uomo, l'amico. Il ricordo di Viscusi
Dalla passione per il calcio alle feste organizzate assieme, la testimonianza di Viscusi (ex senior adviser di Eni e amico personale di Henry Kissinger) fornisce uno spaccato sulla vita privata di una delle colonne portanti della politica internazionale nel ventesimo secolo
Non è ancora tempo di strappi. Il summit Ue-Cina visto da Pelanda
Dal vertice del prossimo 7 dicembre non c’è da aspettarsi un ulteriore irrigidimento dei rapporti tra Bruxelles e Pechino, l’Europa proverà a convergere su una serie di agende da condividere con la Cina. E poi la Germania non ha capito ancora cosa vuole fare da grande. Conversazione con l’economista esperto di Asia