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Asse franco-tedesco e ruolo dell'Italia. Campo largo? Non c'è alterativa. Parla Pittella

Il riavvicinamento franco-tedesco è fondamentale per mostrarsi uniti sul fronte ucraino accanto a Kiev. L’Italia deve svolgere un ruolo strategico, ma non basta condannare la Russia. Bisogna che l’Ue si faccia promotrice di un’azione di pace in Medio Oriente. E al campo largo, con il nostro sistema elettorale, non c’è alternativa. Conversazione con l’ex presidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella

Perché i ritardi dell'Italia nella globalizzazione sono ora un vantaggio. Parla Braw (Atlantic Council)

Conversazione con la senior fellow dell’Atlantic Council, che presenterà il suo ultimo libro “Goodbye Globalization” il 25 marzo al Centro Studi Americani. In un’era segnata dal ritorno delle divisioni, la prudenza italiana verso la globalizzazione potrebbe rivelarsi un vantaggio, dice

Cultura e sviluppo sostenibile, così L'Aquila diventa capitale. Parla il sindaco Biondi

La città capoluogo dell’Abruzzo è stata proclamata capitale italiana della cultura 2026. Il progetto che ha vinto si incardina nelle linee strategiche dell’amministrazione e mira alla creazione di un modello di rilancio socio-economico territoriale a base culturale, capace di proiettarla verso il futuro. Giovani al centro e cultura come leva di ripartenza a quindici anni dal sisma. Colloquio con il sindaco Biondi

La Russia ha gioco facile se la società è divisa. Parla Ciaran Martin

Parla il primo direttore del National Cyber Security Centre del Regno Unito. “È molto più difficile usare la tecnologia per dividere una società che non è già profondamente lacerata”, spiega citando il caso degli Stati Uniti

Macron e Scholz, gemelli diversi. Ma la priorità resta il supporto a Kyiv. Parla Bonomi (Iai)

Conversazione con il responsabile di ricerca nel programma Ue, Politiche e Istituzioni dell’Istituto Affari Internazionali: “C’è una grandissima differenza nel modo in cui si pongono Scholz e Macron. Il grosso dibattito su quante armi comprare da Paesi terzi e su quanto sia necessario riuscire a sviluppare una industria europea deve essere tenuto insieme in qualche modo. Senza dimenticare cosa accadrebbe in caso di vittoria di un presidente americano più isolazionista”

Meloni e la barra al centro. Le riforme? Troppa ideologia. Parla Macry

Meloni deve stare attenta al fuoco amico. Per consolidare il consenso alle Europee le conviene valorizzare la parte centrista della coalizione. Tanto più che Salvini cerca sempre di più di polarizzare il voto a destra. Le riforme sono un rischio e bisogna lavorare sulla costruzione della classe dirigente. Conversazione con Paolo Macry, docente emerito di Storia contemporanea all’università Federico II di Napoli

Di pasti gratis si muore. Dove la politica ha sbagliato secondo De Romanis

​La stagione delle misure per l’economia reale, fatte passare per operazioni a costo zero, ha creato l’illusione che sostenere famiglie e imprese con soldi pubblici sia sempre un buon affare. Non è così, specialmente se non si racconta tutta la verità. E vale anche per le tasse. Intervista a Veronica De Romanis, nelle librerie con il saggio “Il pasto gratis. Dieci anni di spesa pubblica senza costi (apparenti)”, edito da Mondadori

Contro la Cina si vice uniti. Il G7 Industria visto da Fortis

Dalla riunione dei ministri dell’Industria voluta da Adolfo Urso emerge un messaggio di unità, senza la quale non sarà possibile reggere il confronto con la Cina. Intelligenza Artificiale e semiconduttori i temi portanti. L’economista e vicepresidente della Fondazione Edison, Marco Fortis, a Formiche.net: rinsaldare l’alleanza è la priorità, l’Europa si metta in scia agli Stati Uniti

I conservatori si riuniscono a Cipro. La nuova Europa blu spiegata da Procaccini

La tregiorni dei conservatori europei sull’isola nel Mediterraneo orientale come nuovo step di avvicinamento alle europee di giugno. Il co-presidnete di Ecr a Formiche.net: “C’è un’onda blu non di sinistra, ma a trazione conservatori e popolari che sarà la nuova guida politica del continente”

Fentanyl, perché non possiamo farne a meno. L’intervista a Carlo Locatelli

“Il fentanyl è un farmaco essenziale e i pazienti che ne hanno bisogno devono averlo. Se rischiamo un’escalation come quella Usa? Impossibile, in Italia i nostri medici hanno criteri di prescrizione molto precisi, specifici e stringenti e non lo prescrivono se non per necessità reale e irrinunciabile”. L’intervista a Carlo Locatelli, direttore del Centro antiveleni ICS Maugeri di Pavia

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