La vicenda della nave Sea Watch 3 ferma a 1 miglio da Siracusa con 47 persone a bordo prima o poi dovrà concludersi, anche se il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, non ha ancora accettato come soluzione la disponibilità della Chiesa attraverso più di una struttura. La sua posizione è comprensibile perché, nel caso di Nave Diciotti, i migranti sbarcati poi…
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Phisikk du role - La memoria della giornata e il senso da non perdere
Quando arriva il 27 gennaio, giornata della memoria delle vittime della Shoah, ogni cosa è illuminata dall’ansia pedagogica di un mondo dei media che, come si fa con i coccodrilli preconfezionati per celebrare il personaggio pubblico che ha oltrepassato la soglia media di durata in questo mondo e da un momento all’altro se ne può andare, si tiene pronto a…
Perché il Consiglio d'Europa accusa l'Italia sui migranti. La versione di Bergamini
Una fotografia troppo severa che, se da un lato è figlia di alcuni atteggiamenti del governo italiano, dall'altro non tiene conto dello straordinario sforzo fatto dal nostro paese sul dossier migranti. Così l'on. Deborah Bergamini, vicepresidente del gruppo Ppe all'Apce, reduce dalla sessione d'inverno del Consiglio d'Europa in cui è stato prodotto un report votato nell'Assemblea che segnala anche un…
I gilet azzurri scendono in piazza. I 25 anni di FI raccontati da Calabria, Cattaneo e Polverini
Forza Italia compie 25 anni e il presidente Berlusconi, all’indomani dell’annuncio della sua candidatura al Parlamento europeo, ha scelto di ricordare l’anniversario con un video in cui cita La famosa frase che annunciò la sua discesa in campo: “L’Italia è il Paese che amo”. Un Paese che in questi 25 anni è cambiato moltissimo e che oggi si ritrova guidato…
Perché ho aderito con convinzione al progetto #SiamoEuropei
Riusciranno le ormai imminenti elezioni europee a “smuovere” (non nel senso di agitare, ma di offrire una nuova prospettiva) le acque stagnanti della politica italiana? Se, da un lato, il consenso alla maggioranza gialloverde – pur con oscillazioni sempre più sensibili e nonostante le divisioni e le confusioni interne alla coalizione – sembra tenere sulle politiche interne (migrazione, quota cento…
L'esigenza della giornata della memoria conto il buio delle menti
Vi racconto quanto accaduto oggi in radio, a RTL 102.5. Ci siamo occupati, nel consueto appuntamento domenicale dell’Indignato Speciale, della questione migranti. Essendo il 27 gennaio, siamo ovviamente partiti da uno scambio di opinioni e pareri sulla giornata della memoria. Una semplice occasione di riflessione, se vogliamo il minimo, in occasione di una ricorrenza di tale rilievo. Per tutti noi.…
Perché critico la reazione degli intellettuali contro l'informazione di Rai2
Premetto che, non essendo economista, non ho gli strumenti per giudicare quanta plausibilità ci sia nella tesi del “signoraggio” bancario, come causa prima della crisi economica italiana, che emergeva da una video-scheda preparata da Alessandro Giuli, giornalista fra l’altro rispettabilissimo e certo non inesperto, per il talk “Povera Patria” che ha debuttato venerdì sera sul secondo canale. Avendo però una…
Militari in Venezuela, a che punto è la fedeltà al regime di Maduro?
L’addetto militare del Venezuela a Washington, colonnello José Luis Silva, ha dichiarato fedeltà al nuovo presidente ad interim venezuelano, Juan Guaidó. “Io, nella mia posizione di addetto alla Difesa del Venezuela negli Stati Uniti, non riconoscono il signor Nicolás Maduro come presidente del Venezuela”, ha dichiarato in un video-messaggio. In un’intervista al quotidiano di Miami, El Nuevo Herald, ha inviato un…
Venezuela, anche Israele appoggia Guaidó. E l'Italia?
"Israele si unisce oggi agli Stati Uniti, al Canada e alla maggior parte dei Paesi dell'America Latina e dell'Europa, ed io annuncio che riconosciamo la nuova leadership in Venezuela". Sono le parole del il premier israeliano Benjamin Netanyahu, a proposito dell'autoproclamato presidente Juan Guaidó. Gli scorsi giorni gli Usa avevano esercitato pressioni su di lui ma, secondo i media, Israele…
Caso Huawei, Trudeau licenzia il suo ambasciatore in Cina
Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha licenziato il suo ambasciatore in Cina John McCallum. Già ministro della Difesa e dell'Immigrazione, McCallum era uno dei diplomatici più rodati e fidati dell'amministrazione Trudeau, che infatti nel 2017 gli aveva affidato la delicatissima missione in Cina, cruciale per trovare nuovi sbocchi commerciali e arginare i danni dell'America First di Donald Trump sul…