Il 16 ottobre 1943 alle 05.15 del mattino le SS invasero le strade di Portico d’Ottavia e rastrellarono prima 1022 che poi diventarono 1024 persone: due donne partorirono nei due giorni tra il 16 e il 18 ottobre. Alle 14.05 del 18 ottobre, diciotto vagoni partono dalla stazione Tiburtina. Dopo sei giorni arriveranno al campo di concentramento di Auschwitz. Solo…
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C’è la politica dietro lo scisma nella Chiesa Ortodossa
Ci ricorderemo del Patriarca Bartolomeo I come un Davide che ha lottato contro due Golia, nello specifico Putin ed Erdogan, nel mezzo dell’indifferenza della comunità internazionale e con una parte della sua Chiesa che gli ha remato contro. L’argomento sembra riportare a dispute antiche, che appaiono lontane nel tempo perché si studia troppo male la storia e le sue implicazioni.…
Il nuovo governo di Macron, mentre all'Eliseo volano stracci presidenziali
Mentre volano gli stracci all’Eliseo e dintorni, come la stampa francese ampiamente rende noto da qualche giorno, il presidente Emmanuel Macron, la cui resistibilissima ascesa è sotto gli occhi di tutti, ha varato la nuova squadra di governo procedendo ad un rimpasto molto socialista è molto poco macroniano. Forse per arrestare la caduta di consensi, forse per dare un segnale…
Libia, la conferenza senza Haftar? Al Sisi fa da mediatore
E se Khalifa Haftar disertasse Palermo? In quella che ormai sembra diventata una corsa a ostacoli vera e propria, le ultime dichiarazioni del deputato libico Ali al Sadi e riportate dalla Stampa, si abbattono come un fulmine a ciel sereno sul faticoso lavoro diplomatico messo in campo dall'Italia negli ultimi mesi in Libia. Un dubbio però, quello che ha cominciato…
Ecco chi potrebbe prendere il posto di James Mattis a capo del Pentagono
“Se volete saperla tutta, credo che sia una sorta di democratico... Potrebbe anche lasciare”. Con queste parole, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato definitivamente le indiscrezioni di una presunta insofferenza nei confronti di James Mattis, il capo del Pentagono. Nel corso della lunga intervista a “60 Minutes”, l'inquilino della Casa Bianca ha dato più di qualche segnale…
Torna la violenza in Nicaragua. E il Cremlino difende Ortega
Il Nicaragua non è più nelle prime pagine dei media, ma gli episodi di violenza e repressione sono tutt’altro che finiti. Ieri sera la polizia ha arrestato 38 persone che volevano protestare contro il presidente Daniel Ortega a Managua. Secondo l’agenzia stampa Efe, decine di agenti di sicurezza hanno soppresso l’inizio di una manifestazione organizzata dalla coalizione di opposizione Unidad Nacional Azul…
Khashoggi, l'interrogatorio "fuori controllo" e la difesa di Riad
L'Arabia Saudita ha pronta la sua (nuova) versione sui fatti che riguardano il giornalista Jamal Khashoggi: dopo aver negato per tredici giorni, Riad potrebbe ammettere di aver ucciso il famoso editorialista del Washington Post all'interno del consolato di Istanbul durante un'operazione con cui una squadraccia dei servizi segreti sauditi intendeva rapirlo per riportarlo con la forza in patria, da dove il giornalista si…
La Spagna insiste, ma l’Ue non cede sulle sanzioni contro Maduro
Non cederanno sulla strategia di “mano dura” contro il regime di Nicolás Maduro in Venezuela. I ministri degli Affari esteri dell’Unione europea hanno discusso sulla crisi del Paese sudamericano e gli effetti della migrazione durante la riunione di lunedì a Lussemburgo. Tuttavia, si sono detti disponibili ad aprire un nuovo processo di dialogo tra l’opposizione venezuelana e il governo. L’Alto…
Intelligence e rivoluzione tecnologica, il binomio possibile
Nelle nuove società digitali, gli organismi deputati all’Intelligence e alla Sicurezza Nazionale incontrano difficoltà maggiori, perché la rivoluzione tecnologica mette in discussione i loro tradizionali modelli organizzativi. Il problema - difficile da affrontare ma di possibile soluzione - è cambiarli senza perdere i valori della tradizione. A crederlo è Marco Mayer, direttore del Master in Intelligence e Sicurezza della Link…
La questione dell’intelligence tra Stati Uniti e Cina
La tensione, prima economica e poi di intelligence, tra Stati Uniti e Cina è ormai al massimo dalla fine della guerra fredda. Dove, peraltro, la Cina aveva agito in anche opposizione ai sovietici, con l’apertura agli Stati Uniti e la “diplomazia del ping pong” nei primi anni ’70 e l’appoggio, tacito, di Pechino, alla chiusura kissingeriana di tutte le tensioni…