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Andreotti tra fedeltà atlantica e mediterraneo

Di Andrea Riccardi

“Andreotti d’Arabia”: è un’espressione d’ironia e critica sulla sua capacità mediativa e sul suo filoarabismo. “Giulio d’Arabia”: così titola “Panorama” nel 1983, ricordando come –per il governo Craxi, ad agosto 1983- alcuni avrebbero preferito agli Esteri, ad Andreotti, Spadolini filoisraeliano. Riflettere – come facciamo a cinque anni dalla sua scomparsa - sulla visione mediorientale di “Giulio d’Arabia” è un debito…

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L'eredità di Minniti: crollo degli sbarchi e l'Onu in Libia. Ma l'Europa resta indifferente

L’ordinaria amministrazione di un governo ormai scaduto non esiste nel caso del ministro dell’Interno che, in qualunque epoca, ha sempre gatte da pelare. Così Marco Minniti alterna missioni in Libia o in Niger con ordinarie questioni di ordine pubblico e con interventi nei quali riassume lo stato dell’arte sull’immigrazione. L’ha fatto domenica 6 maggio al convegno di Limes a Genova,…

pd

Il voto anticipato accelera la crisi del Pd

Le elezioni anticipate, con la fine prematura della legislatura, dopo l’ennesimo giro di consultazioni al Quirinale senza esito, sembrano avvicinarsi prepotentemente. E l’accelerazione della crisi istituzionale non può non far sentire le proprie ripercussioni sul Partito democratico, già uscito malconcio dal voto del 4 marzo, e ancora alla ricerca di un suo nuovo assetto interno. La possibilità, ormai concreta, di…

Mattarella

Mattarella sfida i partiti, ma Salvini e Di Maio sbattono la porta

Il Capo dello Stato non ha usato il fioretto nel suo discorso di stasera bensì la spada, scegliendo cioè di sfidare apertamente il sistema dei partiti, incapace in oltre due mesi di trattative di formare una maggioranza di governo. Lo ha fatto in piena consapevolezza, non trascurando nessuno dei più rilevanti elementi di criticità e sottolineando uno ad uno i…

La legislatura è moribonda e non serve accanimento terapeutico: Gentiloni a Palazzo Chigi fino al voto

Tra qualche ora conosceremo le valutazioni del Capo dello Stato, ma la mattina di oggi dice cose abbastanza esplicite sullo stato reale delle trattative per formare un governo a oltre due mesi dalle elezioni del 4 marzo. I colloqui al Quirinale infatti presentano una caratteristica direi decisiva: i protagonisti (due in particolare, Salvini e Di Maio) parlano lingue diverse, incompatibili…

Di Maio, confini

Di Maio e quei confini da non oltrepassare

​La politica è un esercizio difficile che si esercita in molti modi e per quanto le azioni siano decisive, non meno rilevanti sono le parole che costituiscono il core business di chiunque si presenti davanti all'elettorato. Che siano espresse sui social media, in tv o in comizi, poco importa. ​Le parole sono macigni e a volte superano la volontà con…

Moro

Aldo Moro e tutte le intuizioni sulle crisi future

Di Agostino Giovagnoli

La politica e la società italiana hanno metabolizzato solo in parte l’omicidio di Aldo Moro. Il rapimento dell’allora presidente della Dc ha sicuramente segnato indelebilmente la politica italiana, ma è legato a una storia parziale che ha a che fare con il terrorismo degli anni 70. Per rendere giustizia all’eredità politica e umana di Moro e fare finalmente i conti con…

Aldo Moro, antiterrorismo

Moro, la Dc e lo sguardo oltre la siepe

In presenza di difficili passaggi politici è normale che si cerchino, nella memoria, analogie con qualche vicenda del nostro passato che ci aiuti a trovare una via di uscita. I collaboratori del presidente Sergio Mattarella sono stati impegnati a ricercare, nella storia della nostra giovane Repubblica, qualche precedente nelle numerose crisi di governo che potesse gettare una luce nel buio…

di maio, new york times, salvini

Di Maio, goal in zona Cesarini. La palla ora è a Salvini (e al Cavaliere)

Incrociamo le dita, potrebbe essere la volta buona. L’offerta di Luigi Di Maio consegnata oggi a Lucia Annunziata è politicamente sensata, coerente con lo spirito necessario ad interpretare in modo saggio gli equilibri parlamentari nati da un voto proporzionale e anche piuttosto coraggiosa. Certo, arriva dopo due mesi di tira e molla clamorosamente inconcludente e qualche giravolta di troppo dello…

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I giochi multipli e la formazione del governo

Non è stato difficile, utilizzando gli strumenti della teoria dei giochi, profetizzare che nel negoziato tra M5S e Pd, allora a livello di pourparler confidati dai pertinenti gruppi parlamentari, al presidente della Camera, Lilliput (ossia il Pd che dopo avere perso cinque elezioni negli ultimi quattro anni ha avuto risultati scoraggianti anche nelle regionali in Friuli Venezia Giulia) ha sconfitto…

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