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Cos’è successo (davvero) sulle risoluzioni per le armi all’Ucraina

All’indomani dei voti in Camera e Senato, la segretaria Schlein rivendica la risoluzione che impegna il governo a continuare a sostenere Kyiv con “tutte le forme” necessarie. Ma quanto accaduto in Aula è la conferma di un partito schiacciato tra centristi e pentastellati

Sardegna, Europa. Perché a Meloni non conviene rompere con Salvini secondo Castellani

Meloni rivendica posizioni in virtù dei rapporti di forza in coalizione. Salvini sgomita per confermare, in Sardegna in particolare, il governatore uscente. Uno scontro frontale, però, non è conveniente. Anche in vista delle europee in cui probabilmente i conservatori (presieduti dalla leader di FdI) faranno il pieno di voti. Il Pd è debole e Conte è un’insidia per Schlein. Conversazione con il politologo della Luiss

Una giusta e una sbagliata. Le mosse Ue di Salvini secondo Mayer

All’Italia non servono candidature di bandiera che si dimettano il giorno dopo ma persone che intendano impegnarsi seriamente per cinque anni come parlamentari europei. Sul generale, invece… L’opinione di Marco Mayer

Tre indizi che fanno la prova sulla sinistra. Il corsivo di Cangini

Si grida allo scandalo, si evoca il fascismo, si prospetta l’impunità, si invocano sanzioni penali esemplari. Il moralismo come ripiego della morale perduta, il panpenalismo come succedaneo della violenza politica. L’opinione di Andrea Cangini

Modena dice no alla propaganda russa. E le altre città?

Niente aula comunale per la conferenza sulla ricostruzione russa della città ucraina occupata Mariupol. A Lucca l’hotel nega la sala per l’evento con Dugin. Il film “Il testimone”, intanto, fa breccia in cuori neri e rossi

Specchietti per le allodole e altri trucchetti italioti. La versione di Pasquino

In verità, ancora una volta, l’obiettivo principale perseguito dai dirigenti dei partiti italiani è meglio definibile come “regolamento dei conti”. I voti ottenuti serviranno per ridefinire i rapporti di forza, soprattutto all’interno della coalizione di governo. Il commento di Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza politica, socio dell’Accademia dei Lincei, europeo di nascita e cittadinanza

Effetto politico no count. Il rischio per il governo e il defibrillatore del bipolarismo

Il “non poter contare” più di tanto da parte di alcuni partiti di maggioranza spingerà questi ultimi a provare a sopravvivere in altra maniera e prospettiva: o cucendo al centro una nuova dimensione per tentare di coniugare tutto il mondo liberaldemocratico, di tradizione popolare, unendo anche i cattolici moderati da destra e da sinistra, oppure opponendosi al premierato da qui in avanti. Il commento di Angelo Lucarella

Una proposta conservatrice per l'Europa. L'idea di Ippolito

L’alternativa idea conservatrice di Europa al progressismo si fonda sul dovere di restare sé stessi, di mantenere nel piccolo la grandezza di una civiltà antica, ordinata, consapevole della sua verità. Scommettere sull’Europa è credere che per noi la partita non è finita. La riflessione di Benedetto Ippolito

Francia e Germania in affanno, e se la stabilità europea si chiamasse Italia?

In Ue praticamente solo l’Italia ha una parvenza e una sostanza di stabilità politica, che si riflette positivamente sui mercati e sul gioco di alleanze e partnership. Il 2024 si apre con una serie di sfide altamente complesse e dalla difficile gestione ma che, al contempo, rappresentano una opportunità oggettiva per Giorgia Meloni: la presidenza italiana del G7 può essere laboratorio dove sperimentare modelli di azione e intuizioni strategiche, come il Piano Mattei

Ripartiamo da donne e giovani, viatico per la crescita. Scrive Liuzzo

Gli ultimi dati Istat sul lavoro certificano che sull’occupazione femminile e giovanile ci sono ampi margini di miglioramento. La quota degli occupati tra 15 e 34 anni di età è scesa dal 30,1% del terzo trimestre 2008 al 22,7% del terzo 2023, mentre quella di chi ha almeno 50 anni è aumentata dal 24,2% al 40,4 per cento. È ora di trasformare in forza le nostre debolezze, come avrebbe voluto Guido Carli. L’intervento di Romana Liuzzo, presidente della Fondazione Guido Carli

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