Skip to main content

Isolare Meloni in Europa è un errore. Il precedente di Forza Italia raccontato da Cangini

L’esperienza insegna che i veti sortiscono spesso risultati contrari a quelli voluti. Rendere accessibile l’area del governo a forze politiche apparentemente antisistema è il modo migliore per depotenziarle elettoralmente e allinearle politicamente. Va ricordato l’originario scetticismo dell’establishment europeo verso Forza Italia. Ecco perché le resistenze di Scholz e di Macron verso l’interlocuzione con Meloni ed Ecr potrebbero essere controproducenti. Il corsivo di Cangini

Riforme costituzionali, l’inconciliabilità degli opposti nella visione di Veltroni spiegata da Polillo

Rafforzare governo e Parlamento, non è possibile. Ne consegue che occorre individuare un arbitro diverso per dirimere gli inevitabili contrasti, che sono il sale della democrazia. E allora non resta che ridare lo scettro al popolo, convocandolo, quando è necessario, in libere elezioni per il responso definitivo. Troppo semplice, per non dire semplicistico? Un’anomalia, rispetto all’esperienza storica delle democrazie europee? Il commento di Gianfanco Polillo

Da Tajani a Salvini e da Meloni a Schlein, le campagne social dei leader ai raggi X. I voti di Giordano

La campagna social di Salvini ha penalizzato sia lui che il candidato Vannacci, nonostante abbia fatto un boom di preferenze. Meloni con il video off-topic sulle ciliegie ha registrato un picco di visualizzazioni su Instagram e TikTok. Il Pd regge grazie agli amministratori, mentre la forza “tranquilla” di Tajani funziona. I social possono essere un antidoto contro l’astensionismo. E il silenzio elettorale va superato. Conversazione con lo spin doctor di Arcadia, Domenico Giordano

Una filosofia della libertà per l'Europa. Il libro di Corrado Ocone

Di Luigi Tivelli e Francesco Subiaco

Emergono in questo saggio le crepe e le conquiste, gli errori e le visioni, i fallimenti e le potenzialità del progetto europeo in maniera propositiva e chiara. Un sentiero “europeista e scettico”, ma anche pragmatico e costruttivo, per risolvere i principali nodi dello sviluppo europeo e i problemi dei popoli europei conciliando radici e libertà, pragmatismo e cultura. La recensione di Luigi Tivelli e Francesco Subiaco

Il cane di Nardella, il pisolino di Lotito, i paracadutisti del G7. Queste le avete viste?

Profluvio di animali, chi li porta al seggio a votare come Nardella e chi invece li sfama (come Giani). E poi il senatore di Forza Italia riposa gli occhi in aula, mentre al G7 i grandi della terra scrutano il cielo in attesa dei paracadutisti della Folgore. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni

Il Centro c’è ma non è più a sinistra. La versione di Merlo

Non possiamo non prendere atto che il Centro continua ad essere un progetto politico importante ma a una condizione. Che il Centro venga rappresentato da chi crede veramente in questo progetto e da chi lavora per rafforzarlo e consolidarlo attraverso un processo politico unitario, plurale, convincente e aggregante

Berlusconi e l'estraneità alla politica come chiave del suo successo. Il ricordo di Ignazi

La chiave del successo, il bifrontismo, la capacità di catalizzare il consenso e soprattutto la disintermediazione come cifra politica. Si rivolgeva direttamente alle persone, essendo anche un mago della televisione. Meloni ha raccolto una parte del suo elettorato ma ha tratti stilistici differenti. Conversazione con il politologo Piero Ignazi, a un anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi

Ecr di Meloni cambierà il paradigma europeo. Procaccini spiega come

“Qualcuno ha pensato che Giorgia Meloni fosse solo una piccola sovranista e invece abbiamo appurato che rappresenta proprio un nuovo paradigma della destra europea”, spiega a Formiche.net Nicola Procaccini, non solo co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo, ma uno di quelli che a Bruxelles ha lavorato da tempo per una legittimazione (politica e personale) dinanzi ai vertici europei

Tutte le ragioni di Schlein per festeggiare. Parla Parisi

Elly Schlein ha tutti i titoli per godersi questo risultato. È vero che il polo capeggiato da Meloni esce dalla competizione meglio dall’ancora ipotetico campo largo, ma i partiti e i leader che avevano sfidato il suo Pd ne escono indiscutibilmente disfatti. I partiti del centrodestra sono serenamente divisi sul futuro e rissosamente aggrappati al presente. Il Movimento 5 Stelle è ridimensionato ma faticherà ad essere junior partner. E ciò che sta accadendo in Francia ci dice tanto sull’Occidente. Intervista all’ex ministro e docente universitario, Arturo Parisi

Tertium Polum non datur. Il sistema politico resta bipolare

Si prospetta per Azione, Italia Viva e Più Europa la possibilità di una palingenesi e la prospettiva di un nuovo Asinello (la creatura politica che a suo tempo fece capo a Romano Prodi) o, meglio, di una nuova Margherita. Un partito, cioè, strutturalmente alleato al Pd. Questo dicono i risultati delle elezioni europee. Tertium Polum non datur. Il commento di Andrea Cangini

×

Iscriviti alla newsletter