Skip to main content

L'autunno caldo di Meloni tra Schlein e Salvini

La segretaria dem annuncia che l’evento dell’11 novembre a Roma sarà “anche una manifestazione di pace”, ma non si sa ancora se le altre forze di opposizione parteciperanno. Schlein è critica sulla decisione dell’Italia di astenersi dal voto della risoluzione Onu sul Medio Oriente. Mentre Salvini conferma la manifestazione milanese, nonostante la linea low profile di Meloni

Il cortocircuito antisemita può incendiare l’Europa. Scrive Sisci

Da che parte sono Hamas e i suoi sostenitori occidentali? Non si può, in nome della tolleranza e libertà, tollerare chi la libertà la vuole togliere. Ciò non deve diventare santificare questo o quel governo di Israele ma significa togliere la parola a chi vuole fare rinascere sotto altre bandiere un neonazismo moderno

Chi si sente democristiano ha una possibilità. La via di Rotondi

L’anno prossimo la nuova Dc festeggerà i primi venti anni: nella vita di un uomo non sono poi tanti, nella vita di un partito rappresentano un’era, nella storia di un piccolo partito sono un’eternità.
Ci siamo stati e ci siamo ancora perché rappresentiamo un partito nuovo, ma autorizzato e dunque gemmato dalla Dc storica

Riforme verso la Terza Repubblica? Risponde l’ex premier Dini

Israele ha diritto a difendersi, ma va evitato il massacro di civili palestinesi. Gli Usa mediano per evitare un’escalation che coinvolga i Paesi Arabi a favore di Hamas. Preoccupa l’antisemitismo anche in Europa. L’Italia alle prese con una Manovra senza visione, con una riforma costituzionale che non convince e con un rischioso ritardo sulla ratifica del Mes. Salvini, la spina nel fianco per Meloni. Conversazione con l’ex presidente del Consiglio, Lamberto Dini

Il Mes? Una partita a poker con bluff scoperto. Il corsivo di Cangini

L’approccio di Meloni sul Mes è simile a quello di un giocatore di poker. L’intendimento è quello di avviare una trattativa per espungere dal computo dei parametri del Patto di Stabilità, le spese per gli investimenti e la Difesa. Ma il rischio  è che il Paese perda di credibilità in Europa. Il corsivo di Andrea Cangini

Unità dei centristi, ecco la prossima “rivoluzione” politica. Scrive Merlo

Forse oggi siamo alla vigilia di un nuovo progetto politico. Non più solitario e appaltato alle virtù salvifiche e miracolistiche di un capo ma al valore aggiunto di una comunità e di un popolo

Un luogo per il superamento della troppa divisività

Da molto tempo, e ancor più oggi, la “divisività” è una sorta di metastasi diffusa sia nella classe politica che in vari altri ambiti di questo Paese. Per superarla bisogna attingere al meglio della storia e della cultura politica, cercando di irrorare di questi aspetti la vita politica e culturale d’Italia. L’intervento di Luigi Tivelli, presidente della Academy di cultura e politica Giovanni Spadolini

Lasciamoli governare, che alternativa abbiamo?

È solo mettendolo alla prova, che si può sperare di veder cadere l’avversario. Purché a cadere sia solo lui e non anche le finanze pubbliche. Se poi non funzionano – come scrive Mattioli – “non sarà perché sono fascisti, ma perché sono scarsi”

Dinosauri, brindisi e palloni. Le foto politiche della settimana

C’è chi celebra un anno di governo, chi controlla cantieri, chi si accompagna ad animali estinti e poi chi addenta una tartina. La politica non si ferma mai, neanche i fotografi al seguito. Queste le avete viste?

Come imboccare la via del dialogo con gli elettori. La ricetta di Sisci

È comprensibile che i partiti vogliano vincere le prossime elezioni. Ma sarebbe ancora più normale che pensino prima cosa succederà dopo qualche anno di febbri elettorali monzesi. Il commento di Francesco Sisci

×

Iscriviti alla newsletter