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Perché i 5 Stelle senza Grillo conteranno ben poco per il Quirinale

Non si capisce perché le fughe di parlamentari grillini siano lette come decisive per eleggere il successore di Giorgio Napolitano. Si sprecano i commenti sulle possibilità che Matteo Renzi acquisirebbe, grazie a tali abbandoni. Bisogna almeno ridimensionare tali attese a fini quirinalizi, se non quasi azzerarle. Il segretario del Pd dovrà trattare con i titolari di pacchetti di voti. Quindi,…

Tito Boeri e l'avanzata di Repubblica nei Palazzi

I più maligni sostengono una sorta di convergenza parallela sempre più stretta fra il premier Matteo Renzi e l'ingegner Carlo De Benedetti. I maliziosi sottolineano come il quotidiano la Repubblica sia sempre più renziano a differenza di un Corriere della Sera sempre meno asettico nei confronti del presidente del Consiglio, verso cui il quotidiano diretto da Ferruccio de Bortoli non…

Ecco come Napolitano ha strigliato i magistrati

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class e dell’autore, pubblichiamo il commento di Massimo Tosti uscito sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi Alla vigilia stretta delle dimissioni (annunciate e inderogabili) Giorgio Napolitano si è levato alcuni sassolini dalle scarpe. Soprattutto nei confronti della magistratura. Come presidente del Csm, avrebbe potuto, nel corso degli anni, sollecitare maggiormente le toghe a non…

Tra Renzi e Alfano scherzi di Natale o colpi di grazia?

Chissà se Roberto Speranza, il giovane presidente del gruppo del Partito Democratico a Montecitorio, avrà avuto modo di leggere il saluto natalizio di Pierluigi Magnaschi ai lettori di Formiche.net. E di arrossire un po’ di vergogna per l’uso assai maldestro ch’egli ha fatto degli auguri in questi giorni. Magnaschi ha raccontato, fra l’altro, del Buon Natale in tedesco gridato di…

Chi ha vinto davvero sull'articolo 18 alla Renzi

Avevano già vinto, ma oggi volevano stravincere. E ora il rischio è che ci sia l'impressione che abbiano perso. Chissà se è stata una strategia azzeccata quella degli esponenti di Ncd sui decreti attuativi del Jobs Act approvati oggi dal consiglio dei ministri. In particolare con l'ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, gli alfaniani avevano avanzato due richieste. La prima: opting…

Jobs Act, l'unica certezza è che l'articolo 18 non è più un tabù

Oggi il Governo (dopo la maratona che ha condotto al varo contrastato della legge di stabilità 2015) presenterà i primi schemi di decreti delegati in attuazione del Jobs act Poletti 2.0. Salvo sorprese dell’ultima ora si tratterà di due provvedimenti: il primo relativo all’istituzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti (il clou della legge delega n. 183/2014); il…

Parliamo di macroregioni senza fissazioni alla Gianantonio Stella?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Sergio Chiamparino e Nicola Zingaretti hanno ripreso una discussione sulla ristrutturazione delle Regioni italiane che era stata avviata dalla proposta, sull’onda delle antiche tesi di Gianfranco Miglio, di costituire delle macroregioni, avanzata poi nel Duemila sia dalla Lega Nord sia da Roberto Formigoni, allora governatore della Lombardia. Come sempre avviene in Italia la discussione (finalmente) parte…

Che cosa sta succedendo al Movimento 5 Stelle secondo Paolo Becchi

“Alcune uscite in un movimento politico sono fisiologiche, ma qui stiamo superando la soglia patologica. Questo è un chiaro segno della crisi dei 5 Stelle e di Beppe Grillo”. Il professor Paolo Becchi, docente di filosofia del diritto, considerato vicino al M5S (di cui è uscito da poco in libreria “Colpo di Stato permanente”, edito da Marsilio), guarda sconsolato agli…

Come sconfiggere il nuovo terrorismo

La parola "terrorismo" ci fa tornare in un baleno agli anni '70. Allora, dopo il fallimento dei moti sessantotteschi, si creò un decennio abbondante di lotta armata che rappresenta per molti versi l'essenza funesta del '900 e una vergogna nazionale, in un secolo dominato da deliranti contrapposizioni ideologiche. Anche la DC e il PCI furono trascinati all'interno della logica dello…

Il Messaggero interroga Marino sul progetto di Parnasi per Tor di Valle

Con 29 voti favorevoli, 8 contrari e 3 astenuti, l'assemblea capitolina ha approvato la delibera che prevede il riconoscimento di pubblico interesse dello stadio della Roma nell'area di Tor di Valle. L'iter però non è finito: ora la questione passa alla Regione Lazio dove proseguirà con la conferenza dei servizi finale. CHI HA VOTATO Alle defezioni della maggioranza (Imma Battaglia…

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