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Unanimità addio? Così il Parlamento europeo si prepara all'allargamento secondo Pirozzi

Conversazione con l’analista dell’Istituto affari internazionali, secondo cui “il segnale politico da parte del Parlamento c’è stato, ma non è arrivato con la forza che sarebbe necessaria poi per smuovere veramente le acque”

Sociali e geopolitiche, le dinamiche di un antisemitismo in crescita

Dall’accademia alla politica, italiane o meno, sono state numerose le voci intervenute al convegno ospitato in Piazza Capranica. Con l’obiettivo di cogliere le sfumature sociali e geopolitiche di un fenomeno antisemita in pericolosa crescita

Perché a Giorgia Meloni non conviene candidarsi alle europee. Il corsivo di Cangini

In campagna elettorale, si sa, ci si fa prendere la mano. La necessità di competere con gli alleati e mobilitare la base elettorale sospingerebbe fatalmente Meloni verso temi e toni opportunamente accantonati con l’assunzione delle responsabilità di governo. Sarebbe un balzo all’indietro, con evidenti ricadute negative sulla credibilità internazionale del presidente del Consiglio italiano e di conseguenza sull’interesse nazionale. Un peccato

La Standa dei bottoni. 30 anni di destra democratica da Berlusconi alla manovra

Quello che finirà per passare alla Storia come lo “sdoganamento” della destra post-fascista avvenne il 23 novembre 1993, trent’anni fa, con queste parole: “Fini è un esponente che ben rappresenta i valori del blocco moderato nei quali io credo”. Eccola, la parolina magica: “moderato”

Le punture della Lega a Meloni fanno male (prima di tutto) a Salvini. Parla Campi

Prima la notizia dei tre emendamenti alla Manovra, poi il ritiro annunciato dal capogruppo in Senato, Romeo. Il Carroccio continua a punzecchiare il governo, facendo innervosire l’elettorato di centrodestra (anche leghista). Tajani cerca di gestire l’eredità berlusconiana, mettendo un suo uomo di fiducia a guidare il gruppo di Palazzo Madama. Rimandare la ratifica del Mes? Forse non è sbagliato. Conversazione con il politologo Alessandro Campi

Scioperi, così la Cgil rottama pluralismo e riformismo. L'opinione di Bonanni

Finché si è in tempo si cambi modo di fare, si ricostruisca il solido tessuto del dialogo tra parti sociali e si inizi con responsabilità una rinnovata stagione fondata sulla concretezza. Ripetere nelle piazze slogan che mettono in guardia dall’autoritarismo, non ha senso. Ecco perché secondo Raffaele Bonanni

Migranti, chi andrà in Albania e cosa cambia. Il punto di Tajani

Il ministro degli esteri alla Camera illustra i capisaldi del progetto con l’Albania: “Un approccio diverso per la lotta agli scafisti e accogliere chi ha diritto alla protezione internazionale”

Ecofin, su cosa si fonda l’inedito ottimismo di Meloni

Meloni è convinta che il bilaterale con Scholz domani si concluderà con un informale via libera tedesco alle richieste italiane in vista dell’imminente Ecofin. Se così sarà, ai partner è già stato assicurato che nella seconda metà di dicembre il Parlamento italiano voterà la riforma del Meccanismo europeo di stabilità… Il commento di Andrea Cangini

Phisikk du role - A scuola di politica. Con Tolkien e Collodi

L’iniziativa del “network pentastellato” rivolto ai giovani, a modo suo è una nuova svolta, non a caso tenuta a battesimo da Grillo e dal suo labirinto di paradossi e provocazioni. Siamo curiosi di sapere chi ci metterà nel suo pantheon valoriale Conte, il nuovo leader. Chissà se, in mancanza di riferimenti autoctoni, il M5S seguirà la stessa scia fantasy di Meloni… La rubrica di Pino Pisicchio

Serve un Centro ispirato alla Margherita. Scrive Merlo

Il partito nato agli inizi del Duemila, è stato uno dei primi autorevoli tentativi di “partito plurale” nel nostro Paese. Una formazione con una netta cifra riformista, una leadership politica diffusa che riuscì a riunificare sotto lo stesso tetto varie culture politiche riconducibili al Centro. Il commento di Giorgio Merlo

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